Con il suo programma "travel and food", ormai giunto alla seconda stagione, Stanley Tucci dichiara di fare un omaggio alla sua terra di origine, poiché di famiglia italiana, raccontando agli americani la ricchezza del patrimonio enogastronomico, storico e culturale dell'Italia.
La prima stagione ha il suo avvio in Campania, dove tra Napoli, Ischia e la costiera Amalfitana Stanley parte dai prodotti locali per scoprire la loro combinazione nei piatti più prelibati.
Il secondo episodio lo vede a Roma, dove nascoste all’ombra delle bellezze architettoniche della città eterna quali il Pantheon, si trovano delizie culinarie come i dolci maritozzi o un gustoso piatto di carbonara.
In Emilia-Romagna per il terzo appuntamento, Tucci visita un caseificio nella cittadina di Zocca (MO) e la produzione di aceto a Modena, raggiunge Bologna dove gusta la mortadella, visita casa Artusi a Forlimpopoli (FC), per poi passare per Rimini, città natale di Federico Fellini.
Nella quarta tappa, tra un risotto e una polenta, si sposta nella città di Milano, tra le Alpi Orobie e presso il lago di Como.
La Toscana è protagonista del quinto episodio, partendo da Firenze, tra il vivace mercato di Sant'Ambrogio, gli antichi locali e osterie del centro e il mercato centrale, per poi fare tappa a Livorno.
La prima stagione si chiude in Sicilia, con un viaggio a Bagheria (PA) per assaggiare gli spaghetti alla bottarga, la visita al vigneto di Vittoria (RG), una cena nella città portuale di Catania, la prova del timballo a Palermo e l’incontro con una famiglia di Lampedusa.
La seconda stagione della serie si apre lungo i canali di Venezia, sostando ai “bacari”, le osterie dove bere accompagnati dai “cicchetti” (stuzzichini). Oltre al cuore di Venezia, le riprese hanno riguardato anche le isole lagunari di Torcello e Mazzorbo, fino ad arrivare nella zona di Campagna Lupia per la caccia alle anatre.
Il secondo episodio si focalizza sulla città di Torino, in Piemonte, dove la troupe ha sostato 10 giorni e coinvolto le piazze San Carlo, Carignano e Castello, il lungo Po, il monte dei Cappuccini, il mercato di Porta Palazzo, il mercato centrale, il Lingotto e numerosi locali storici e iconici del capoluogo piemontese. Tucci e la sua squadra hanno fatto tappa anche a Nizza Monferrato, nelle Langhe e nel vercellese, per scoprire le eccellenze e le peculiarità dell’enogastronomia locale. Tucci conclude l’episodio spostandosi in Valle d’Aosta, nella località lago Blu della frazione Breuil-Cervinia di Valtournenche, dove assapora la fonduta.
In Umbria, sua terza tappa, Tucci ha modo di assaporare la porchetta recandosi a Montefalco dallo chef Giorgio Barchiesi. A Norcia l'attore sosta per assaggiare i salumi in una norcineria. Si reca poi in San Pietro a Pettine, a Trevi, dove visita alcune coltivazioni di tartufo di 21 anni d’età. Ad Orvieto il centro storico è il protagonista, insieme ai tipici ristoranti e al mercato cittadino in piazza del Popolo, dove assaggiare i migliori salumi e formaggi umbri. Prima di lasciare l’Umbria, Tucci si reca a Città della Pieve, dove Colin e Livia Firth gestiscono una fattoria sostenibile di 60 acri.
Con il suo programma "travel and food", ormai giunto alla seconda stagione, Stanley Tucci dichiara di fare un omaggio alla sua terra di origine, poiché di famiglia italiana, raccontando agli americani la ricchezza del patrimonio enogastronomico, storico e culturale dell'Italia.
La prima stagione ha il suo avvio in Campania, dove tra Napoli, Ischia e la costiera Amalfitana Stanley parte dai prodotti locali per scoprire la loro combinazione nei piatti più prelibati.
Il secondo episodio lo vede a Roma, dove nascoste all’ombra delle bellezze architettoniche della città eterna quali il Pantheon, si trovano delizie culinarie come i dolci maritozzi o un gustoso piatto di carbonara.
In Emilia-Romagna per il terzo appuntamento, Tucci visita un caseificio nella cittadina di Zocca (MO) e la produzione di aceto a Modena, raggiunge Bologna dove gusta la mortadella, visita casa Artusi a Forlimpopoli (FC), per poi passare per Rimini, città natale di Federico Fellini.
Nella quarta tappa, tra un risotto e una polenta, si sposta nella città di Milano, tra le Alpi Orobie e presso il lago di Como.
La Toscana è protagonista del quinto episodio, partendo da Firenze, tra il vivace mercato di Sant'Ambrogio, gli antichi locali e osterie del centro e il mercato centrale, per poi fare tappa a Livorno.
La prima stagione si chiude in Sicilia, con un viaggio a Bagheria (PA) per assaggiare gli spaghetti alla bottarga, la visita al vigneto di Vittoria (RG), una cena nella città portuale di Catania, la prova del timballo a Palermo e l’incontro con una famiglia di Lampedusa.
La seconda stagione della serie si apre lungo i canali di Venezia, sostando ai “bacari”, le osterie dove bere accompagnati dai “cicchetti” (stuzzichini). Oltre al cuore di Venezia, le riprese hanno riguardato anche le isole lagunari di Torcello e Mazzorbo, fino ad arrivare nella zona di Campagna Lupia per la caccia alle anatre.
Il secondo episodio si focalizza sulla città di Torino, in Piemonte, dove la troupe ha sostato 10 giorni e coinvolto le piazze San Carlo, Carignano e Castello, il lungo Po, il monte dei Cappuccini, il mercato di Porta Palazzo, il mercato centrale, il Lingotto e numerosi locali storici e iconici del capoluogo piemontese. Tucci e la sua squadra hanno fatto tappa anche a Nizza Monferrato, nelle Langhe e nel vercellese, per scoprire le eccellenze e le peculiarità dell’enogastronomia locale. Tucci conclude l’episodio spostandosi in Valle d’Aosta, nella località lago Blu della frazione Breuil-Cervinia di Valtournenche, dove assapora la fonduta.
In Umbria, sua terza tappa, Tucci ha modo di assaporare la porchetta recandosi a Montefalco dallo chef Giorgio Barchiesi. A Norcia l'attore sosta per assaggiare i salumi in una norcineria. Si reca poi in San Pietro a Pettine, a Trevi, dove visita alcune coltivazioni di tartufo di 21 anni d’età. Ad Orvieto il centro storico è il protagonista, insieme ai tipici ristoranti e al mercato cittadino in piazza del Popolo, dove assaggiare i migliori salumi e formaggi umbri. Prima di lasciare l’Umbria, Tucci si reca a Città della Pieve, dove Colin e Livia Firth gestiscono una fattoria sostenibile di 60 acri.
Il viaggio di Stanley Tucci permette di scoprire le peculiarità culinarie delle diverse regioni d’Italia, dove le materie prime locali fanno la differenza.
In Campania Tucci scopre la mozzarella e il suo processo produttivo, si lascia conquistare dalla pizza napoletana e dalla pizza fritta, raggiunge Ischia dove assaggia il coniglio all'ischitana, e continua con gli spaghetti alla Nerano e la delizia al limone della costiera Amalfitana.
Roma accoglie l'attore con il caffè espresso e i tipici maritozzi e lo conduce al Pantheon per dei rigatoni all'amatriciana e alla ricerca della carbonara perfetta. Il tour romano prosegue in un ristorante di frattaglie, dove gustare una frittata con purè di frattaglie di pollo, la trippa romana, le tartare di cuore wagyu e polpetta di coda di bue con salsa di arachidi, sedano selvatico e polvere di cacao. L’episodio non si conclude senza il carciofo fritto e la celebre pasta cacio e pepe.
In Emilia-Romagna Tucci scopre il parmigiano, prodotto con latte delle mucche locali, con l’aggiunta di miele, aceto di fiori di sambuco e aceto balsamico. Assaggia la mortadella a Bologna, l’aceto balsamico tradizionale di Modena, il ragù alla bolognese di casa Artusi, per concludere a Rimini con cappelletti e strozzapreti.
A Milano, oltre a un classico aperitivo, a Tucci vengono serviti cotolette di vitello e risotto allo zafferano. Nelle Alpi Orobiche si segue il processo alla base del bitto storico ribelle, un formaggio con duemila anni di storia. Tucci ha inoltre preparato i pizzoccheri, una pasta a base di grano saraceno.
In Toscana Tucci si perde per i mercati alla ricerca degli ingredienti per la bistecca alla fiorentina e della “cucina povera”. Tra le osterie del centro si dà forma a un ricco menù toscano, che comprende: la ribollita, la pappa al pomodoro e la panzanella, accompagnate da un buon vino, per concludere con il dessert, ovvero vin santo e i tipici biscotti alle mandorle chiamati cantucci. Livorno si presenta invece con una frittella a base di farina di ceci.
La regione siciliana, ultima tappa della prima stagione, presenta tutta la sua tipicità culinaria: il timballo, gli spaghetti alla bottarga, il carpaccio d'asino, la pasta alla norma, le sardine in salsa verde e le sarde a beccafico.
A Venezia, apripista della seconda stagione, Tucci si è fatto conquistare dai tipici stuzzichini, denominati cicchetti, e dai piatti della tradizione veneta come il risotto al nero di seppia o un buon tiramisù. Non potevano mancare i cocktail e l’assaggio del dorona, vino prodotto solo nell’isola di Mazzorbo.
A Torino il tour gastronomico ha inizio con un buon bicerin, bevanda celebre fin dal Settecento e composta da tre strati: caffè, cioccolato e panna, ciascuno a una temperatura diversa. Tra ristoranti a conduzione familiare e chef stellati Tucci conosce le specialità piemontesi: l’antico stufato chiamato la finanziera; la salsa denominata “bagna cauda” a base di acciughe e aglio; il risotto, cucinato a Vercelli, con una variante con caffè, birra e grana padano; il profumo del tartufo bianco; la peculiarità del barolo delle Langhe.
Una breve tappa in Valle d’Aosta aggiunge alla ricerca culinaria la fonduta, una ricetta a base di fontina.
L’Umbria, pur essendo una piccola regione, offre una ricca tradizione culinaria, a partire dalla porchetta al forno, farcita con salsiccia ed erbe aromatiche. Una cena con un gruppo di cacciatori di cinghiali formato da sole donne è l’occasione per assaggiare il ragù al cinghiale, mentre le norcinerie e i locali tipici presentano vasta scelta di salumi e formaggi. A Orvieto viene cucinato e servito il piccione, in parte brasato nello stile tradizionale, mentre il resto è marinato in salsa di soia e cotto in sacchetti sottovuoto. Ospiti nella fattoria dei Firth, è invece possibile gustare il caviale di melanzane, ovvero melanzane arrostite, con aglio, olio d'oliva, sale e dragoncello.
Emmy Award 2021 - Outstanding Hosted Nonfiction Program
L’attore e regista americano Stanley Tucci viaggia per l’Italia alla scoperta della cucina italiana e della sua storia e cultura, regione per regione, tra le tradizionali cucine familiari e i ristoranti tipici locali.