1920. Luigi Pirandello (Toni Servillo) torna in Sicilia in occasione dell’ottantesimo compleanno di Giovanni Verga, ma all’arrivo nella sua Girgenti, l’attuale Agrigento, lo accoglie la notizia della dipartita dell’amata balia Maria Stella. Volendone seguire personalmente le esequie, si imbatte in una coppia di singolari becchini, Nofrio e Bastiano (Valentino Picone e Salvo Ficarra), che per diletto praticano anche il teatro.
La maggior parte delle riprese si è svolta in Sicilia, laddove il film è ambientato: il borgo di Erice ha ceduto alle esigenze della narrazione i propri vicoli e la Chiesa di San Francesco d’Assisi, dove si svolge un funerale. A Trapani i set sono stati allestiti tra piazza Umberto I e la stazione ferroviaria.
Nelle riprese anche un cameo della città di Catania, che diede i natali proprio a Giovanni Verga (qui interpretato da Renato Carpentieri): il set, arricchito da carrozze, cavalli, auto d'epoca e comparse in abiti di inizio Novecento, è stato allestito nella cornice monumentale di via Crociferi e all'incrocio con via Antonino di Sangiuliano.
Palermo ha prestato alle riprese alcuni dei suoi palazzi storici: Palazzo Burgio, Palazzo Branciforte, l’Archivio di Stato Gancia, la sede del comune dove i due becchini contrattano le tempistiche per la tumulazione della balia di Pirandello, il chiostro del Monastero di Santa Caterina, dove viene annunciata la morte della madre badessa.
Riprese anche in Toscana, a Montalcino (SI), nelle aree delle stazioni ferroviarie delle frazioni di Torrenieri e di San Giovanni d’Asso.
Pirandello, in crisi di ispirazione, perseguitato dalla folla di personaggi che bussano ogni giorno alla sua mente, metterà finalmente a fuoco l’idea che cova da tempo con l’aiuto inconsapevole di una compagnia amatoriale di teatranti: parte delle riprese si sono svolte nei locali dell’ex Cineteatro di via Roma a Castel Madama (RM).
Un anno dopo, è il 1921, al Teatro Valle di Roma si è raccolto il pubblico delle grandi occasioni per la prima dei Sei personaggi in cerca d’autore. In platea ci sono anche Nofrio e Bastiano, ospiti dell’autore. Lo spettacolo inizia e i due assistono sorpresi e rapiti, come d’altronde anche gli altri spettatori, al susseguirsi di situazioni paradossali proposte dal commediografo nella sua commedia, sino a un finale imprevedibile.
1920. Luigi Pirandello (Toni Servillo) torna in Sicilia in occasione dell’ottantesimo compleanno di Giovanni Verga, ma all’arrivo nella sua Girgenti, l’attuale Agrigento, lo accoglie la notizia della dipartita dell’amata balia Maria Stella. Volendone seguire personalmente le esequie, si imbatte in una coppia di singolari becchini, Nofrio e Bastiano (Valentino Picone e Salvo Ficarra), che per diletto praticano anche il teatro.
La maggior parte delle riprese si è svolta in Sicilia, laddove il film è ambientato: il borgo di Erice ha ceduto alle esigenze della narrazione i propri vicoli e la Chiesa di San Francesco d’Assisi, dove si svolge un funerale. A Trapani i set sono stati allestiti tra piazza Umberto I e la stazione ferroviaria.
Nelle riprese anche un cameo della città di Catania, che diede i natali proprio a Giovanni Verga (qui interpretato da Renato Carpentieri): il set, arricchito da carrozze, cavalli, auto d'epoca e comparse in abiti di inizio Novecento, è stato allestito nella cornice monumentale di via Crociferi e all'incrocio con via Antonino di Sangiuliano.
Palermo ha prestato alle riprese alcuni dei suoi palazzi storici: Palazzo Burgio, Palazzo Branciforte, l’Archivio di Stato Gancia, la sede del comune dove i due becchini contrattano le tempistiche per la tumulazione della balia di Pirandello, il chiostro del Monastero di Santa Caterina, dove viene annunciata la morte della madre badessa.
Riprese anche in Toscana, a Montalcino (SI), nelle aree delle stazioni ferroviarie delle frazioni di Torrenieri e di San Giovanni d’Asso.
Pirandello, in crisi di ispirazione, perseguitato dalla folla di personaggi che bussano ogni giorno alla sua mente, metterà finalmente a fuoco l’idea che cova da tempo con l’aiuto inconsapevole di una compagnia amatoriale di teatranti: parte delle riprese si sono svolte nei locali dell’ex Cineteatro di via Roma a Castel Madama (RM).
Un anno dopo, è il 1921, al Teatro Valle di Roma si è raccolto il pubblico delle grandi occasioni per la prima dei Sei personaggi in cerca d’autore. In platea ci sono anche Nofrio e Bastiano, ospiti dell’autore. Lo spettacolo inizia e i due assistono sorpresi e rapiti, come d’altronde anche gli altri spettatori, al susseguirsi di situazioni paradossali proposte dal commediografo nella sua commedia, sino a un finale imprevedibile.
BiBi Film, Tramp Limited, Medusa Film, Rai Cinema
David di Donatello 2023: Miglior sceneggiatura originale (Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo Gaudioso) - Miglior produttore (Angelo Barbagallo per Bibi Film, Attilio De Razza per Tramp Limited- con Medusa Film e Rai Cinema) - Migliore scenografia (scenografa: Giada Calabria; arredamento: Loredana Raffi) - Migliori costumi (Maria Rita Barbera)
Nel 1920 in Sicilia per un breve soggiorno, Luigi Pirandello s’imbatte in un imprevisto che lo porterà a incontrare due singolari figure di teatranti, Onofrio Principato e Sebastiano Vella, due dilettanti che stanno provando con gli attori della loro filodrammatica un nuovo spettacolo. L’incontro tra il geniale autore dei Sei personaggi in cerca d’autore e questa scalcinata compagnia amatoriale sarà foriero di molte sorprese.