Il film di Emanuele Crialese è ambientato nella Roma degli anni Settanta, in un periodo di ferventi cambiamenti sociali e culturali in cui condomini e palazzi sorgono al posto delle vecchie case e la televisione si apre alle immagini a colori e a nuovi ideali. Coinvolta dal clima di rinnovamento, la famiglia Borghetti si trasferisce in un appartamento all'ultimo piano di un condominio con vista panoramica sulla Capitale. Al'interno della loro nuova casa devono però fare i conti con un un rapporto coniugale ormai in frantumi e le vicissitudini legate alla crescita dei loro tre figli.
La troupe si è recata per le riprese anche in Toscana, presso Ansedonia, nella laguna di Orbetello, e sull'Isola del Giglio, dove sono state girate alcune scene vacanziere tra le acque cristalline di cala dell’Allume, cala del Morto e cala Molella.
Il film di Emanuele Crialese è ambientato nella Roma degli anni Settanta, in un periodo di ferventi cambiamenti sociali e culturali in cui condomini e palazzi sorgono al posto delle vecchie case e la televisione si apre alle immagini a colori e a nuovi ideali. Coinvolta dal clima di rinnovamento, la famiglia Borghetti si trasferisce in un appartamento all'ultimo piano di un condominio con vista panoramica sulla Capitale. Al'interno della loro nuova casa devono però fare i conti con un un rapporto coniugale ormai in frantumi e le vicissitudini legate alla crescita dei loro tre figli.
La troupe si è recata per le riprese anche in Toscana, presso Ansedonia, nella laguna di Orbetello, e sull'Isola del Giglio, dove sono state girate alcune scene vacanziere tra le acque cristalline di cala dell’Allume, cala del Morto e cala Molella.
Wildside, Chapter 2, Warner Bros. Pictures, Pathé Pictures
Roma, anni 70: un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati.
Clara e Felice si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà. Adriana, la più grande, ha appena compiuto 12 anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità, vuole convincere tutti di essere un maschio e questa sua ostinazione porta il già fragile equilibrio familiare ad un punto di rottura. Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall'alto o una canzone in tv, intorno e dentro di loro tutto cambia.