Ambientato nella Napoli borghese, Lorenzo vive nel centro storico, in un bel palazzo antico color ocra accanto alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Largo dei Banchi nuovi. Mentre sale le scale, la via sottostante è visibile dalle finestre. Siamo nella parte storica di quel set a cielo aperto che è la città partenopea, quella che più volte Lorenzo percorre nel suo vagare tra viuzze strette pavimentate a sanpietrini e vecchi palazzi dai balconi bassi, tra Largo dei Banchi nuovi e il Monastero di Santa Chiara, tra via Candelora, via Santa Chiara e la piazzatta Monticelli.
Una Napoli sempre affollata, anche quando, all’interno della ottocentesca galleria Umberto I, Fabio, Michela e i figli siedono al tavolino di un bar e Fabio ha una violenta discussione con un venditore ambulante immigrato, proprio sotto gli occhi di Lorenzo, seduto ad un altro tavolo, poco più in là.
Ma nel film c’è spazio per un’altra Napoli, quella moderna del Palazzo di Giustizia, dove Elena, la figlia di Lorenzo, lavora come traduttrice, e quella dei cantieri navali (i cantieri del Mediterraneo al porto) dove invece lavora Fabio.
Ambientato nella Napoli borghese, Lorenzo vive nel centro storico, in un bel palazzo antico color ocra accanto alla chiesa dei Santi Cosma e Damiano in Largo dei Banchi nuovi. Mentre sale le scale, la via sottostante è visibile dalle finestre. Siamo nella parte storica di quel set a cielo aperto che è la città partenopea, quella che più volte Lorenzo percorre nel suo vagare tra viuzze strette pavimentate a sanpietrini e vecchi palazzi dai balconi bassi, tra Largo dei Banchi nuovi e il Monastero di Santa Chiara, tra via Candelora, via Santa Chiara e la piazzatta Monticelli.
Una Napoli sempre affollata, anche quando, all’interno della ottocentesca galleria Umberto I, Fabio, Michela e i figli siedono al tavolino di un bar e Fabio ha una violenta discussione con un venditore ambulante immigrato, proprio sotto gli occhi di Lorenzo, seduto ad un altro tavolo, poco più in là.
Ma nel film c’è spazio per un’altra Napoli, quella moderna del Palazzo di Giustizia, dove Elena, la figlia di Lorenzo, lavora come traduttrice, e quella dei cantieri navali (i cantieri del Mediterraneo al porto) dove invece lavora Fabio.
Nastro d'argento 2017: Miglior film - Miglior regista a Gianni Amelio - Miglior attore protagonista a Renato Carpentieri - Miglior fotografia a Luca Bigazzi / Globo d'oro 2017: Miglior attore a Renato Carpentieri / Ciak d'oro 2017: Miglior regista a Gianni Amelio - Miglior attore protagonista a Renato Carpentieri
Liberamente tratto dal romanzo di Lorenzo Marone La tentazione di essere felici (2015), Lorenzo, in passato famoso avvocato, ad un certo punto ha smesso di amare i figli. Quando nell’appartamento accanto al suo si trasferiscono Fabio e Michela, una coppia del Nord, il carattere affabile di lei riesce a sciogliere la sua durezza. Fin quando non accade qualcosa che sconvolge l’esistenza di tutti.