La famiglia Carati vive a Roma: gli esterni della palazzina più volte inquadrata sono in via del Vantaggio, a due passi da via di Ripetta, in pieno centro. I due fratelli Matteo e Nicola (interpretati rispettivamente da Alessio Boni e Luigi Lo Cascio) sono molto legati e condividono anche gli amici, con i quali passano le serate: come quella in cerca di donne nel parco di Tor Fiscale. Dopo un esame di Nicola, gli amici intendono partire per Capo Nord: percorrono in auto via delle Mura Aureliane, vicino all’edicola dell’Apostolo Andrea, per raggiungere il luogo dell’appuntamento con Matteo, piazza dei Mercanti, sulla sponda destra del Tevere vicino al porto di Ripa Grande.
Il tentativo di riportare Giorgia (Jasmine Trinca), una ragazza psichicamente disturbata, alla sua famiglia li porta a Pietracarmela, ma in realtà li borgo dove incontrano un parroco che riconosce la ragazza è Roccantica (RI). Le strade dei due fratelli si divideranno poco dopo per poi ricongiungersi a Firenze, a piazzale degli Uffizi, durante l’alluvione.
Nicola prosegue gli studi a Torino. Nel bel mezzo delle lotte studentesche (il palazzo dell’università è nei giardini La Marmora), durante una carica della polizia, si rifugia, assieme alla compagna Giulia (Sonia Bergamasco), nel cortile di un elegante stabile del Cinquecento di via degli Stampatori, Palazzo Scaglia di Verrua, la cui facciata e corte interna sono decorate con affreschi di Antonino Parentani. Nicola è già uno psichiatra che lotta contro i soprusi sui malati all’interno dei manicomi (un processo si tiene nei locali dell’ex tribunale di via IV Marzo) quando, in piazza della Consolata, ha una conversazione con la madre sulle condizioni di salute del padre.
Le scelte di vita portano Giulia ad allontanarsi da sua figlia e Nicola è costretto a crescere da solo la piccola Sara. Mentre passeggiano nel parco del Valentino fino al borgo medievale, lui le compra un palloncino blu che la bambina lascia andare in aria perché raggiunga la madre. Giulia rivede la figlia in un Museo regionale di scienze naturali deserto a causa della concomitanza della finale del mondiale di calcio nel 1982. A Torino Nicola torna anche a curare Giorgia, ritrovata dopo tanti anni durante un’ispezione in un ospedale psichiatrico. Tempo dopo la ragazza ha il coraggio di uscire dall’istituto una notte ed attraversa vari luoghi della città, tra cui via Roma, piazza Castello, il Palazzo Reale, piazza Carlo Felice, la stazione Porta Nuova.
Matteo, arruolatosi in Polizia, viene trasferito a Palermo: in un bar sul porto di Messina conosce Mirella (Maya Sansa), ma i tavolini sono in realtà allestiti su una banchina con vista sul porto di Civitavecchia (RM). Proprio a Messina viene rinvenuto un cadavere ma l’anfiteatro romano del ritrovamento è quello di Sutri (VT). Matteo e Mirella si reincontreranno a Roma in una biblioteca. I giardini nei quali chiacchierano e dividono il pranzo sono quelli dell’Istituto Geografico Italiano all’interno di Villa Celimontana. La loro passeggiata notturna ha come sfondo il Colosseo e l’arco di Costantino. Anni dopo Nicola e sua madre andranno a trovare Mirella a Stromboli.
Il tempo passa e la vita della famiglia Carati continua a ruotare intorno a Roma. In piazza Cavour Giulia incontra un uomo che le darà una valigetta con un’arma: il Palazzo di Giustizia che domina la piazza viene inquadrato più volte. La donna verrà arrestata in un’imboscata durante una visita al Colosseo.
Il finale è tutto toscano: Sara aspetta sua madre Giulia sui gradini della Biblioteca nazionale centrale di Firenze in Piazza dei Cavalleggeri. La donna suonerà l’organo per sua figlia nella Basilica di Santo Spirito. Il casale del finale è in Val d’Orcia, nei pressi di Pienza (SI).
La famiglia Carati vive a Roma: gli esterni della palazzina più volte inquadrata sono in via del Vantaggio, a due passi da via di Ripetta, in pieno centro. I due fratelli Matteo e Nicola (interpretati rispettivamente da Alessio Boni e Luigi Lo Cascio) sono molto legati e condividono anche gli amici, con i quali passano le serate: come quella in cerca di donne nel parco di Tor Fiscale. Dopo un esame di Nicola, gli amici intendono partire per Capo Nord: percorrono in auto via delle Mura Aureliane, vicino all’edicola dell’Apostolo Andrea, per raggiungere il luogo dell’appuntamento con Matteo, piazza dei Mercanti, sulla sponda destra del Tevere vicino al porto di Ripa Grande.
Il tentativo di riportare Giorgia (Jasmine Trinca), una ragazza psichicamente disturbata, alla sua famiglia li porta a Pietracarmela, ma in realtà li borgo dove incontrano un parroco che riconosce la ragazza è Roccantica (RI). Le strade dei due fratelli si divideranno poco dopo per poi ricongiungersi a Firenze, a piazzale degli Uffizi, durante l’alluvione.
Nicola prosegue gli studi a Torino. Nel bel mezzo delle lotte studentesche (il palazzo dell’università è nei giardini La Marmora), durante una carica della polizia, si rifugia, assieme alla compagna Giulia (Sonia Bergamasco), nel cortile di un elegante stabile del Cinquecento di via degli Stampatori, Palazzo Scaglia di Verrua, la cui facciata e corte interna sono decorate con affreschi di Antonino Parentani. Nicola è già uno psichiatra che lotta contro i soprusi sui malati all’interno dei manicomi (un processo si tiene nei locali dell’ex tribunale di via IV Marzo) quando, in piazza della Consolata, ha una conversazione con la madre sulle condizioni di salute del padre.
Le scelte di vita portano Giulia ad allontanarsi da sua figlia e Nicola è costretto a crescere da solo la piccola Sara. Mentre passeggiano nel parco del Valentino fino al borgo medievale, lui le compra un palloncino blu che la bambina lascia andare in aria perché raggiunga la madre. Giulia rivede la figlia in un Museo regionale di scienze naturali deserto a causa della concomitanza della finale del mondiale di calcio nel 1982. A Torino Nicola torna anche a curare Giorgia, ritrovata dopo tanti anni durante un’ispezione in un ospedale psichiatrico. Tempo dopo la ragazza ha il coraggio di uscire dall’istituto una notte ed attraversa vari luoghi della città, tra cui via Roma, piazza Castello, il Palazzo Reale, piazza Carlo Felice, la stazione Porta Nuova.
Matteo, arruolatosi in Polizia, viene trasferito a Palermo: in un bar sul porto di Messina conosce Mirella (Maya Sansa), ma i tavolini sono in realtà allestiti su una banchina con vista sul porto di Civitavecchia (RM). Proprio a Messina viene rinvenuto un cadavere ma l’anfiteatro romano del ritrovamento è quello di Sutri (VT). Matteo e Mirella si reincontreranno a Roma in una biblioteca. I giardini nei quali chiacchierano e dividono il pranzo sono quelli dell’Istituto Geografico Italiano all’interno di Villa Celimontana. La loro passeggiata notturna ha come sfondo il Colosseo e l’arco di Costantino. Anni dopo Nicola e sua madre andranno a trovare Mirella a Stromboli.
Il tempo passa e la vita della famiglia Carati continua a ruotare intorno a Roma. In piazza Cavour Giulia incontra un uomo che le darà una valigetta con un’arma: il Palazzo di Giustizia che domina la piazza viene inquadrato più volte. La donna verrà arrestata in un’imboscata durante una visita al Colosseo.
Il finale è tutto toscano: Sara aspetta sua madre Giulia sui gradini della Biblioteca nazionale centrale di Firenze in Piazza dei Cavalleggeri. La donna suonerà l’organo per sua figlia nella Basilica di Santo Spirito. Il casale del finale è in Val d’Orcia, nei pressi di Pienza (SI).
BiBi Film, Rai Fiction
Festival di Cannes 2003: Premio Un Certain Regard - Miglior film a Marco Tullio Giordana / David di Donatello 2004: Miglior film a Marco Tullio Giordana e Angelo Barbagallo – Miglior regia a Marco Tullio Giordana – Migliore sceneggiatura a Sandro Petraglia, Stefano Rulli e Marco Tullio Giordana – Miglior produttore a Angelo Barbagallo – Miglior montaggio a Roberto Missiroli – Migliore fonico di presa diretta a Fulgenzio Ceccon / Nastro d'argento 2004: Regista del miglior film a Marco Tullio Giordana – Miglior produttore a Angelo Barbagallo – Miglior sceneggiatura a Sandro Petraglia, Stefano Rulli e Marco Tullio Giordana – Migliore attrice protagonista a Adriana Asti, Sonia Bergamasco, Maya Sansa e Jasmine Trinca – Miglior attore protagonista a Alessio Boni, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio e Andrea Tidona – Miglior sonoro di presa diretta a Fulgenzio Ceccon – Miglior montaggio a Roberto Missiroli
La storia di una famiglia italiana dalla fine degli anni Sessanta a oggi attraverso le vicende di due fratelli che inizialmente condividono speranze, letture e amicizie ma che prenderanno strade diverse in seguito all’incontro con una ragazza psichicamente disturbata.