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Tratto da uno dei romanzi cult della beat generation scritto da William S. Burroughs, Queer di Luca Guadagnino, con Daniel Craig protagonista, è una coproduzione Italia-USA, prodotta da The Apartment, Frenesy e Fremantle North America. Il film è ambientato nella Città del Messico degli Anni '40 ed è la storia semi-autobiografica di William Lee, americano fuggito da un arresto per droga a New Orleans, che decide di rifugiarsi in un luogo in cui poter essere finalmente se stesso. Si infatua di un militare della Marina americana in congedo, Eugene Allerton, un tossicodipendente che, sebbene indifferente alle sue avances, alla fine cede, ma solo quanto basta per rendere i desideri sessuali di Lee ancora più ossessivi. Insieme, intraprendono un viaggio in Sud America alla ricerca di una droga nota come "Yage", che secondo Lee lo renderà un sensitivo.
Il film è girato in buona parte negli studi di Cinecittà a Roma, dove è stato riscostruito un intero quartiere di Città del Messico."Girare a Cinecittà, è sempre stato un mio desiderio, Ho girato a Roma molte volte, ma non avevo ancora mai girato negli Studi, e questo, di per sé, ha in molti modi creato il film che vedete", ha detto Daniel Craig, il più macho dei James Bond qui in un ruolo tanto diverso da quelli che lo hanno reso celebre, un omosessuale affettato e goffo nei suoi approcci sentimentali, alla ricerca disperata di amore. "Luca Guadagnino mi ha in un certo senso liberato, e io ero pronto a essere liberato. Mi ha dato la libertà di esprimermi in un ruolo che, sinceramente, credevo che a questo punto della mia carriera non avrei mai più avuto occasione di interpretare. E' stata un’esperienza davvero straordinaria. Abbiamo lavorato duramente, eravamo esausti, ma sempre pieni di energia, ogni giorno. Questo perchè ci stavamo divertendo, ci siamo proprio divertiti moltissimo sul set".
Oltre che a Roma Queer è stato girato in varie località della Sicilia, dove sono stati ricreati gli esterni dell’America Latina degli anni Quaranta. A Palermo, l’orto botanico ed il quartiere della Kalsa hanno ospitato le scene ambientate in Messico, in particolare piazza Magione è diventata un mercato di Città del Messico degli anni Quaranta, con carretti in legno e bancarelle di frutta e verdura e l'orto botanico si è trasformato in una foresta messicana. Buonfornello frazione di Termini Imerese in provincia di Palermo, e Selinunte, alla foce del fiume Belice (con palafitte, barche e relitti) in provincia di Trapani, sono state trasformate, per la finzione scenica, in Panama.
Tratto da uno dei romanzi cult della beat generation scritto da William S. Burroughs, Queer di Luca Guadagnino, con Daniel Craig protagonista, è una coproduzione Italia-USA, prodotta da The Apartment, Frenesy e Fremantle North America. Il film è ambientato nella Città del Messico degli Anni '40 ed è la storia semi-autobiografica di William Lee, americano fuggito da un arresto per droga a New Orleans, che decide di rifugiarsi in un luogo in cui poter essere finalmente se stesso. Si infatua di un militare della Marina americana in congedo, Eugene Allerton, un tossicodipendente che, sebbene indifferente alle sue avances, alla fine cede, ma solo quanto basta per rendere i desideri sessuali di Lee ancora più ossessivi. Insieme, intraprendono un viaggio in Sud America alla ricerca di una droga nota come "Yage", che secondo Lee lo renderà un sensitivo.
Il film è girato in buona parte negli studi di Cinecittà a Roma, dove è stato riscostruito un intero quartiere di Città del Messico."Girare a Cinecittà, è sempre stato un mio desiderio, Ho girato a Roma molte volte, ma non avevo ancora mai girato negli Studi, e questo, di per sé, ha in molti modi creato il film che vedete", ha detto Daniel Craig, il più macho dei James Bond qui in un ruolo tanto diverso da quelli che lo hanno reso celebre, un omosessuale affettato e goffo nei suoi approcci sentimentali, alla ricerca disperata di amore. "Luca Guadagnino mi ha in un certo senso liberato, e io ero pronto a essere liberato. Mi ha dato la libertà di esprimermi in un ruolo che, sinceramente, credevo che a questo punto della mia carriera non avrei mai più avuto occasione di interpretare. E' stata un’esperienza davvero straordinaria. Abbiamo lavorato duramente, eravamo esausti, ma sempre pieni di energia, ogni giorno. Questo perchè ci stavamo divertendo, ci siamo proprio divertiti moltissimo sul set".
Oltre che a Roma Queer è stato girato in varie località della Sicilia, dove sono stati ricreati gli esterni dell’America Latina degli anni Quaranta. A Palermo, l’orto botanico ed il quartiere della Kalsa hanno ospitato le scene ambientate in Messico, in particolare piazza Magione è diventata un mercato di Città del Messico degli anni Quaranta, con carretti in legno e bancarelle di frutta e verdura e l'orto botanico si è trasformato in una foresta messicana. Buonfornello frazione di Termini Imerese in provincia di Palermo, e Selinunte, alla foce del fiume Belice (con palafitte, barche e relitti) in provincia di Trapani, sono state trasformate, per la finzione scenica, in Panama.
È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.