Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig, una coproduzione Italia-Usa, prodotto da The Apartment, Frenesy, Fremantle North America. Ambientato a Città del Messico negli Anni '40, è la storia semi-autobiografica di Lee, fuggito da un arresto per droga a New Orleans. Si infatua di un militare della Marina americana in congedo, Allerton, un tossicodipendente, che, sebbene indifferente alle sue avances, alla fine cede, ma solo quanto basta per rendere i desideri sessuali di Lee ancora più un'ossessione. Insieme, intraprendono un viaggio in Sud America alla ricerca di una droga nota come "Yage", che secondo Lee lo renderà un sensitivo. Il film è girato in buona parte a Cinecittà (Roma), dove è stato riscostruito un intero quartiere di Città del Messico, e in varie località della Sicilia.
Nell'isola sono stati ricreati gli esterni dell’America Latina degli anni Quaranta. A Palermo, l’orto botanico ed il quartiere della Kalsa hanno ospitato le scene ambientate in Messico, in particolare piazza Magione è diventata un mercato di Città del Messico degli anni Quaranta, con carretti in legno e bancarelle di frutta e verdura e l'orto botanico si è trasformato in una foresta messicana. Buonfornello frazione di Termini Imerese in provincia di Palermo, e Selinunte, alla foce del fiume Belice (con palafitte, barche e relitti) in provincia di Trapani, sono state trasformate, per la finzione scenica, in Panama.
Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig, una coproduzione Italia-Usa, prodotto da The Apartment, Frenesy, Fremantle North America. Ambientato a Città del Messico negli Anni '40, è la storia semi-autobiografica di Lee, fuggito da un arresto per droga a New Orleans. Si infatua di un militare della Marina americana in congedo, Allerton, un tossicodipendente, che, sebbene indifferente alle sue avances, alla fine cede, ma solo quanto basta per rendere i desideri sessuali di Lee ancora più un'ossessione. Insieme, intraprendono un viaggio in Sud America alla ricerca di una droga nota come "Yage", che secondo Lee lo renderà un sensitivo. Il film è girato in buona parte a Cinecittà (Roma), dove è stato riscostruito un intero quartiere di Città del Messico, e in varie località della Sicilia.
Nell'isola sono stati ricreati gli esterni dell’America Latina degli anni Quaranta. A Palermo, l’orto botanico ed il quartiere della Kalsa hanno ospitato le scene ambientate in Messico, in particolare piazza Magione è diventata un mercato di Città del Messico degli anni Quaranta, con carretti in legno e bancarelle di frutta e verdura e l'orto botanico si è trasformato in una foresta messicana. Buonfornello frazione di Termini Imerese in provincia di Palermo, e Selinunte, alla foce del fiume Belice (con palafitte, barche e relitti) in provincia di Trapani, sono state trasformate, per la finzione scenica, in Panama.
È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei cinquanta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, gli mostra per la prima volta la possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.