Il film inizia con una veduta dall’alto di Palazzo della Regione e una panoramica su Padova. Nella prima scena una Valeria molto triste e arrabbiata ferma la sua Mini gialla davanti all’Hotel Ambassador di Abano Terme (PD), nel cui comune sono girati i primi fotogrammi in cui Valeria cerca e trova il suo fidanzato Maurizio e inizia a inseguirlo in una corsa sfrenata della città che attraversa, tra le altre, Piazza Sacro Cuore. Rientrerà a casa solo in serata, non prima di aver ammirato Prato della Valle di notte. La piazza, la più grande di Padova e una delle più grandi d’Europa, ritornerà in varie scene del film come quella della passeggiata tra l’ex cantante e il prete, o quando Valeria va a trovare il Cardinale che dovrebbe autorizzare il don Mario a sposarsi, o subito dopo, durante la discussione tra don Mario e alcuni operai sui doveri legati al suo abito talare.
Conosciuto don Mario, Valeria non lo molla, e si vedono i due passeggiare in varie piazze di Padova: oltre a Prato della Valle, anche Piazza dei Signori (qui Valeria si presenterà con un abito scuro, quasi da prete, per non mettere in imbarazzo l’uomo).
Durante una gita scolastica a cui si unirà anche Valeria, Don Mario e i suoi ragazzi prendono il traghetto da Piazzetta Vigo a Chioggia (VE) e, attraverso la laguna, intravedono Venezia: vi si scorge in lontananza Piazza San Marco, mentre il prete, improbabile guida, cerca di indicare a Valeria la Chiesa di San Giorgio.
Mario è sempre più tormentato dai suoi sentimenti nei confronti della donna e decide di ritirarsi per qualche giorno presso il fittizio Collegio di San Nicola a Torrescura: l’ambientazione padovana si sposta dunque alle pendici dei Colli Berici (VI) e il collegio è in realtà la settecentesca Villa Fracanzan-Piovene di Orgiano. Quando don Mario passeggia con don Filippo è possibile ammirare la facciata barocca della villa e il vasto giardino antistante. A sinistra, sotto il portico della barchessa, i due preti si incontrano dopo tanto tempo.
Ma Valeria non molla e, venuta a conoscenza del luogo dove si è nascosto Mario, si presenta durante una messa, che il prete sta celebrando presso la Chiesa di Santa Maria Assunta, ad Orgiano (VI): all’esterno della chiesa don Mario cede per la prima volta alle avances della donna e la bacia.
Si torna a Padova dunque, e sotto il portico in Piazza Duomo Mario va a trovare Valeria che nel frattempo fa la commessa in una libreria.
I due, non senza imbarazzo da parte di lui, iniziano a frequentarsi: mentre Valeria cerca di insegnare a guidare a Mario, i due incorrono in un incidente che li porterà a mangiare in una trattoria dove si trovano a festeggiare una coppia di neosposi. Siamo al ristorante "Al Zocco" in località Grisignano di Zocco (VI). Lungo la strada che i due percorrono si intravede l'Abbazia di Praglia, monastero benedettino situato nella campagna padovana, presso i Colli Euganei nel comune di Teolo (PD).
Convintosi ormai di voler sposare Valeria, don Mario decide di portarla a fare la conoscenza dei suoi, che vivono in un casolare detto il Casone delle Sacche nella Valle Millecampi nei pressi di Codevigo (PD).
Le scene finali ci portano a Roma, nei palazzi vaticani: l’ambientazione romana è quella di Piazza San Pietro dove Valeria arriva per scoprire la verità sul suo futuro.
Il film inizia con una veduta dall’alto di Palazzo della Regione e una panoramica su Padova. Nella prima scena una Valeria molto triste e arrabbiata ferma la sua Mini gialla davanti all’Hotel Ambassador di Abano Terme (PD), nel cui comune sono girati i primi fotogrammi in cui Valeria cerca e trova il suo fidanzato Maurizio e inizia a inseguirlo in una corsa sfrenata della città che attraversa, tra le altre, Piazza Sacro Cuore. Rientrerà a casa solo in serata, non prima di aver ammirato Prato della Valle di notte. La piazza, la più grande di Padova e una delle più grandi d’Europa, ritornerà in varie scene del film come quella della passeggiata tra l’ex cantante e il prete, o quando Valeria va a trovare il Cardinale che dovrebbe autorizzare il don Mario a sposarsi, o subito dopo, durante la discussione tra don Mario e alcuni operai sui doveri legati al suo abito talare.
Conosciuto don Mario, Valeria non lo molla, e si vedono i due passeggiare in varie piazze di Padova: oltre a Prato della Valle, anche Piazza dei Signori (qui Valeria si presenterà con un abito scuro, quasi da prete, per non mettere in imbarazzo l’uomo).
Durante una gita scolastica a cui si unirà anche Valeria, Don Mario e i suoi ragazzi prendono il traghetto da Piazzetta Vigo a Chioggia (VE) e, attraverso la laguna, intravedono Venezia: vi si scorge in lontananza Piazza San Marco, mentre il prete, improbabile guida, cerca di indicare a Valeria la Chiesa di San Giorgio.
Mario è sempre più tormentato dai suoi sentimenti nei confronti della donna e decide di ritirarsi per qualche giorno presso il fittizio Collegio di San Nicola a Torrescura: l’ambientazione padovana si sposta dunque alle pendici dei Colli Berici (VI) e il collegio è in realtà la settecentesca Villa Fracanzan-Piovene di Orgiano. Quando don Mario passeggia con don Filippo è possibile ammirare la facciata barocca della villa e il vasto giardino antistante. A sinistra, sotto il portico della barchessa, i due preti si incontrano dopo tanto tempo.
Ma Valeria non molla e, venuta a conoscenza del luogo dove si è nascosto Mario, si presenta durante una messa, che il prete sta celebrando presso la Chiesa di Santa Maria Assunta, ad Orgiano (VI): all’esterno della chiesa don Mario cede per la prima volta alle avances della donna e la bacia.
Si torna a Padova dunque, e sotto il portico in Piazza Duomo Mario va a trovare Valeria che nel frattempo fa la commessa in una libreria.
I due, non senza imbarazzo da parte di lui, iniziano a frequentarsi: mentre Valeria cerca di insegnare a guidare a Mario, i due incorrono in un incidente che li porterà a mangiare in una trattoria dove si trovano a festeggiare una coppia di neosposi. Siamo al ristorante "Al Zocco" in località Grisignano di Zocco (VI). Lungo la strada che i due percorrono si intravede l'Abbazia di Praglia, monastero benedettino situato nella campagna padovana, presso i Colli Euganei nel comune di Teolo (PD).
Convintosi ormai di voler sposare Valeria, don Mario decide di portarla a fare la conoscenza dei suoi, che vivono in un casolare detto il Casone delle Sacche nella Valle Millecampi nei pressi di Codevigo (PD).
Le scene finali ci portano a Roma, nei palazzi vaticani: l’ambientazione romana è quella di Piazza San Pietro dove Valeria arriva per scoprire la verità sul suo futuro.
Sono varie le soste in trattoria dei due quasi sposi, una delle prime, quella in cui don Mario scappa dal corteggiamento di Valeria, offre pasta e fagioli e baccalà alla vicentina, zuppa di pesce, bresaola della Valtellina il tutto condito con vino Sileno bianco.
Compagnia Cinematografica Champion
Valeria, ex cantante delusa dagli uomini e dalla vita si innamora della voce maschile del "telefono amico" che ha chiamato prima di tentare il suicidio. Quell'uomo è in realtà un prete.