Con La quattordicesima domenica del tempo ordinario il regista Pupi Avati trasporta la sua città natale, Bologna, negli anni Settanta, raccontando nell’arco di alcuni decenni la storia di Marzio, Samuele e Sandra (intepretati rispettivamente da Lodo Guenzi, Nick Russo e Camilla Ciraolo) fin da giovanissimi e ciascuno con il proprio sogno da realizzare. I due ragazzi, amici per la pelle, fondano il gruppo musicale "I Leggenda" e sognano il successo. Sandra è un fiore di bellezza e aspira a diventare indossatrice. Qualche anno dopo, nella quattordicesima domenica del tempo ordinario, Marzio sposa Sandra mentre Samuele suona l’organo. Quella ‘quattordicesima domenica’ diventa il titolo di una loro canzone, la sola da loro incisa, la sola ad essere diffusa da qualche radio locale.
Le riprese hanno coinvolto il centro storico di Bologna, in particolare piazza Galvani davanti al caffè Zanarini, oltre alla Chiesa San Giuseppe Sposo e al Cinema Teatro Bellinzona.
I due giovani si sposano e si lasciano, per poi ritrovarsi dopo 35 anni, nel periodo più maturo della loro vita. Si rivedono in occasione di un funerale, inscenato in una suggestiva location collinare, il Monastero di San Michele in Bosco. La Sandra più matura è interpretata da Edwige Fenech, che torna al cinema dopo una lunga assenza nel primo ruolo drammatico della sua carriera; Marzio ha invece ha il volto di Gabriele Lavia.
Alcune scene, soprattutto di interni, sono state girate anche a Roma.
Con La quattordicesima domenica del tempo ordinario il regista Pupi Avati trasporta la sua città natale, Bologna, negli anni Settanta, raccontando nell’arco di alcuni decenni la storia di Marzio, Samuele e Sandra (intepretati rispettivamente da Lodo Guenzi, Nick Russo e Camilla Ciraolo) fin da giovanissimi e ciascuno con il proprio sogno da realizzare. I due ragazzi, amici per la pelle, fondano il gruppo musicale "I Leggenda" e sognano il successo. Sandra è un fiore di bellezza e aspira a diventare indossatrice. Qualche anno dopo, nella quattordicesima domenica del tempo ordinario, Marzio sposa Sandra mentre Samuele suona l’organo. Quella ‘quattordicesima domenica’ diventa il titolo di una loro canzone, la sola da loro incisa, la sola ad essere diffusa da qualche radio locale.
Le riprese hanno coinvolto il centro storico di Bologna, in particolare piazza Galvani davanti al caffè Zanarini, oltre alla Chiesa San Giuseppe Sposo e al Cinema Teatro Bellinzona.
I due giovani si sposano e si lasciano, per poi ritrovarsi dopo 35 anni, nel periodo più maturo della loro vita. Si rivedono in occasione di un funerale, inscenato in una suggestiva location collinare, il Monastero di San Michele in Bosco. La Sandra più matura è interpretata da Edwige Fenech, che torna al cinema dopo una lunga assenza nel primo ruolo drammatico della sua carriera; Marzio ha invece ha il volto di Gabriele Lavia.
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Bologna, anni Settanta. Marzio, Samuele e Sandra sono giovanissimi e ognuno ha un suo sogno da realizzare. La musica, la moda o forse la carriera. Qualche anno dopo, nella quattordicesima domenica del tempo ordinario, Marzio sposa Sandra mentre Samuele suona l’organo. Poi un giorno di quei meravigliosi anni novanta in cui tutto sembra loro possibile, si appalesa all’improvviso la burrasca, un vento contrario e ostile che tutto spazza via. Li ritroviamo 35 anni dopo. Cosa è stato delle loro vite, dei loro rapporti? Ma soprattutto cosa ne è stato dei loro sogni?
Desideri essere cancellato? Scrivi a: info@italyformovies.it
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