Piedone - Uno sbirro a Napoli, serie tv in 4 episodi diretta da Alessio Maria Federici ha come protagonista Salvatore Esposito nel ruolo di Vincenzo Palmieri, un ispettore di polizia erede spirituale del commissario Rizzo di Piedone Lo Sbirro (1973) reso immortale da Bud Spencer. Al suo fianco, Silvia D’Amico interpreta il commissario Sonia Ascarelli, capo del distaccamento di Polizia al porto di Napoli, e Fabio Balsamo è l’ispettore aggiunto Michele Noviello.
Palmieri è un ispettore di polizia che viene dalla strada e appartiene alla strada. Proprio come il suo mentore, l’ispettore Rizzo, da cui ha imparato tutto. In polizia dicono che è irregolare, indisciplinato, scorbutico: tutto vero, ma compensa con il talento. Crede nella giustizia ma a modo suo, e crede che, per ottenerla, la legge ufficiale non basti.
Al centro delle sue indagini una Napoli ricca di umanità, dai vicoli del centro storico, a Spaccanapoli, il rione Sanità, i quartieri Spagnoli fino al porto, al molo San Vincenzo, e il lungomare. Una città che si adatta ai tempi che corrono, anche "arrendendosi" al turismo 2.0 che fa bella mostra di sé sui social.
"Quella che cerchiamo di raccontare è la Napoli assediata dal turismo, la Napoli souvenirizzata e instagrammabile, la Napoli del divertimento mordi e fuggi dei locali di Chiaia e degli onnipresenti set cinematografici, una città che adatta la sua tradizionale arte di arrangiarsi all’epoca dei social e di Airbnb. Il tutto innanzitutto attraverso lo sguardo di un protagonista che si porta addosso un’appucundria, una malinconia, anche questa molto partenopea" spiegano gli autori.
Piedone - Uno sbirro a Napoli, serie tv in 4 episodi diretta da Alessio Maria Federici ha come protagonista Salvatore Esposito nel ruolo di Vincenzo Palmieri, un ispettore di polizia erede spirituale del commissario Rizzo di Piedone Lo Sbirro (1973) reso immortale da Bud Spencer. Al suo fianco, Silvia D’Amico interpreta il commissario Sonia Ascarelli, capo del distaccamento di Polizia al porto di Napoli, e Fabio Balsamo è l’ispettore aggiunto Michele Noviello.
Palmieri è un ispettore di polizia che viene dalla strada e appartiene alla strada. Proprio come il suo mentore, l’ispettore Rizzo, da cui ha imparato tutto. In polizia dicono che è irregolare, indisciplinato, scorbutico: tutto vero, ma compensa con il talento. Crede nella giustizia ma a modo suo, e crede che, per ottenerla, la legge ufficiale non basti.
Al centro delle sue indagini una Napoli ricca di umanità, dai vicoli del centro storico, a Spaccanapoli, il rione Sanità, i quartieri Spagnoli fino al porto, al molo San Vincenzo, e il lungomare. Una città che si adatta ai tempi che corrono, anche "arrendendosi" al turismo 2.0 che fa bella mostra di sé sui social.
"Quella che cerchiamo di raccontare è la Napoli assediata dal turismo, la Napoli souvenirizzata e instagrammabile, la Napoli del divertimento mordi e fuggi dei locali di Chiaia e degli onnipresenti set cinematografici, una città che adatta la sua tradizionale arte di arrangiarsi all’epoca dei social e di Airbnb. Il tutto innanzitutto attraverso lo sguardo di un protagonista che si porta addosso un’appucundria, una malinconia, anche questa molto partenopea" spiegano gli autori.
Per Vincenzo Palmieri tornare a Napoli significa chiudere i conti con il passato. Allievo del popolare Commissario Rizzo, detto Piedone, dovrà conquistare la fiducia della sua nuova squadra e dimostrare che i suoi metodi anticonvenzionali sono l’arma migliore per risolvere i casi in una città complessa come la sua. La commissaria Sonia Ascarelli, una poliziotta determinata e molto diversa da lui, gli darà decisamente del filo da torcere. Tra un’indagine e l’altra, in cui non mancheranno colpi di scena e sorrisi, Vincenzo proverà a fare pace con i propri fantasmi in una città che ha sempre qualcosa da insegnare.