L’ultima volta che siamo stati bambini è l’opera prima di Claudio Bisio, che porta sul grande schermo l’omonimo libro di Fabio Bartolomei.
Questa emozionante e avventurosa storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale e vede protagonisti quattro bambini di dieci anni: Cosimo (Vincenzo Sebastiani), Italo (Alessio Di Domenicoantonio), Riccardo (Lorenzo McGovern Zaini) e Vanda (Carlotta De Leonardis). I bambini non sanno di essere "diversi", e tra loro nasce “la più grande amicizia del mondo”, impermeabile alle divisioni che la guerra sta producendo attorno a loro. Nei loro giochi combattono in cortile una fantasiosa guerra fatta di missioni avventurose ed eroismi, in cui si fanno patti “di sputo” e non “di sangue” per paura di tagliarsi.
Ma il 16 ottobre 1943 Riccardo viene portato via dai tedeschi insieme ad oltre mille persone del Ghetto ebraico di Roma. Grazie al padre di Italo, un federale fascista, i tre amici credono di sapere dove si trovi e, per onorare il “patto di sputo”, decidono segretamente di partire per liberare il loro amico. Due adulti, Agnese (Marianna Fontana), suora dell’orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio (Federico Cesari), fratello di Italo ed eroe di guerra fascista partono per cercare i bambini.
Il doppio viaggio dei bambini e degli adulti nell’Italia stremata dalla guerra, fra soldati allo sbando, disertori, truppe di occupanti tedeschi e civili affamati, si svolge tra il Lazio e la Toscana. Il primo atto del film ha come sfondo Roma, con diverse scene girate nel cuore della Capitale. La seconda parte, invece, è un film on the road, per il quale le riprese hanno interessato le province di Siena e Grosseto, con numerose scene girate nel tratto dell’antica linea ferroviaria Asciano-Monte Antico, nelle stazioni di Sant’Angelo Cinigiano e di Buonconvento.
L’ultima volta che siamo stati bambini è l’opera prima di Claudio Bisio, che porta sul grande schermo l’omonimo libro di Fabio Bartolomei.
Questa emozionante e avventurosa storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale e vede protagonisti quattro bambini di dieci anni: Cosimo (Vincenzo Sebastiani), Italo (Alessio Di Domenicoantonio), Riccardo (Lorenzo McGovern Zaini) e Vanda (Carlotta De Leonardis). I bambini non sanno di essere "diversi", e tra loro nasce “la più grande amicizia del mondo”, impermeabile alle divisioni che la guerra sta producendo attorno a loro. Nei loro giochi combattono in cortile una fantasiosa guerra fatta di missioni avventurose ed eroismi, in cui si fanno patti “di sputo” e non “di sangue” per paura di tagliarsi.
Ma il 16 ottobre 1943 Riccardo viene portato via dai tedeschi insieme ad oltre mille persone del Ghetto ebraico di Roma. Grazie al padre di Italo, un federale fascista, i tre amici credono di sapere dove si trovi e, per onorare il “patto di sputo”, decidono segretamente di partire per liberare il loro amico. Due adulti, Agnese (Marianna Fontana), suora dell’orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio (Federico Cesari), fratello di Italo ed eroe di guerra fascista partono per cercare i bambini.
Il doppio viaggio dei bambini e degli adulti nell’Italia stremata dalla guerra, fra soldati allo sbando, disertori, truppe di occupanti tedeschi e civili affamati, si svolge tra il Lazio e la Toscana. Il primo atto del film ha come sfondo Roma, con diverse scene girate nel cuore della Capitale. La seconda parte, invece, è un film on the road, per il quale le riprese hanno interessato le province di Siena e Grosseto, con numerose scene girate nel tratto dell’antica linea ferroviaria Asciano-Monte Antico, nelle stazioni di Sant’Angelo Cinigiano e di Buonconvento.
Solea, Bartlebyfilm, Rosebud Entertainment Pictures, Medusa Film
Roma, estate 1943. Quattro bambini giocano alla guerra mentre attorno esplodono le bombe della guerra vera. Italo è il ricco figlio del Federale, Cosimo ha il papà al confino e una fame atavica, Vanda è orfana e credente, Riccardo viene da un’agiata famiglia ebrea. Sono diversi ma non lo sanno e tra loro nasce “la più grande amicizia del mondo”, impermeabile alle divisioni della Storia che insanguina l’Europa.