Si sono svolte principalmente a Napoli le riprese del film I fratelli De Filippo di Sergio Rubini, in cui si racconta la storia di una delle più grandi famiglie d’arte del Novecento italiano, quella di Peppino, Titina e Eduardo, figli di Luisa De Filippo, mai riconosciuti dal padre naturale lo “zio” Eduardo Scarpetta.
Un film che parla dei De Filippo non può non entrare dentro i teatri: il celebre San Carlo e il Teatro Sannazaro, la “bomboniera” di via Chiaia, sono parte dei set napoletani. A Napoli si è girato anche in piazza Cardinale Riario Sforza, una caratteristica piazzetta del centro storico che apre su via dei Tribunali dominata dal centrale obelisco di San Gennaro benedicente, di fronte al complesso del Pio Monte della Misericordia: la piazza è tornata indietro nel tempo ai primi anni del Novecento, e i locali che vi si affacciano sono hanno le insegne delle botteghe antiche. Set è allestiti anche nell’immancabile piazza del Plebiscito, ma anche piazzetta Salazar e le rampe Paggeria, via Conte di Ruvo su cui affaccia il Teatro Bellini.
A Marcianise le riprese hanno coinvolto Palazzo Grauso Tartaglione, residenza storica situata in via Novelli, mentre a Santa Maria Capua Vetere si è girato nei dintorni e all’interno del Teatro Garibaldi.
La troupe si è anche spostata nel centro storico di Capua per alcune scene: il civico n. 3 di corso Gran Priorato di Malta ha fornito gli esterni della casa di mamma Luisa De Filippo; Il teatro Kursaal dove ha esordito la compagnia De Filippo si trova in corso Appio, tra l’Annunziata e l’ufficio anagrafe; Peppino ed Eduardo hanno una discussione in via Pier Delle Vigne.
Anche per questo film Sergio Rubini non ha rinunciato a girare alcune scene nella sua terra natia: ha infatti coinvolto nelle riprese le cittadine pugliesi di Ascoli Satriano e Volturino.
Si sono svolte principalmente a Napoli le riprese del film I fratelli De Filippo di Sergio Rubini, in cui si racconta la storia di una delle più grandi famiglie d’arte del Novecento italiano, quella di Peppino, Titina e Eduardo, figli di Luisa De Filippo, mai riconosciuti dal padre naturale lo “zio” Eduardo Scarpetta.
Un film che parla dei De Filippo non può non entrare dentro i teatri: il celebre San Carlo e il Teatro Sannazaro, la “bomboniera” di via Chiaia, sono parte dei set napoletani. A Napoli si è girato anche in piazza Cardinale Riario Sforza, una caratteristica piazzetta del centro storico che apre su via dei Tribunali dominata dal centrale obelisco di San Gennaro benedicente, di fronte al complesso del Pio Monte della Misericordia: la piazza è tornata indietro nel tempo ai primi anni del Novecento, e i locali che vi si affacciano sono hanno le insegne delle botteghe antiche. Set è allestiti anche nell’immancabile piazza del Plebiscito, ma anche piazzetta Salazar e le rampe Paggeria, via Conte di Ruvo su cui affaccia il Teatro Bellini.
A Marcianise le riprese hanno coinvolto Palazzo Grauso Tartaglione, residenza storica situata in via Novelli, mentre a Santa Maria Capua Vetere si è girato nei dintorni e all’interno del Teatro Garibaldi.
La troupe si è anche spostata nel centro storico di Capua per alcune scene: il civico n. 3 di corso Gran Priorato di Malta ha fornito gli esterni della casa di mamma Luisa De Filippo; Il teatro Kursaal dove ha esordito la compagnia De Filippo si trova in corso Appio, tra l’Annunziata e l’ufficio anagrafe; Peppino ed Eduardo hanno una discussione in via Pier Delle Vigne.
Anche per questo film Sergio Rubini non ha rinunciato a girare alcune scene nella sua terra natia: ha infatti coinvolto nelle riprese le cittadine pugliesi di Ascoli Satriano e Volturino.
David di Donatello 2022: Miglior colonna sonora a Nicola Piovani / Nastri D'Argento 2022: Miglior colonna sonora a Nicola Piovani
Inizio Novecento. I tre fratelli Peppino, Titina ed Eduardo vivono con la bella e giovane madre, Luisa De Filippo. Il padre è lo “zio” Eduardo Scarpetta, il più famoso, ricco e acclamato attore e drammaturgo del suo tempo. Alla morte di Scarpetta i figli legittimi si spartiscono la sua eredità, mentre a Titina, Eduardo e Peppino “zio” Scarpetta ha trasmesso un dono speciale, il suo grande talento.