Per ambientare la serie Sky Original Il grande gioco è stata scelta la contemporaneità di Milano, città in divenire, che guarda al futuro, tra grattacieli di ultimissima costruzione e nuovi skyline.
Protagonista, dunque, la zona di porta Nuova e dintorni: il centro direzionale, il distretto sviluppatosi attorno a piazza Gae Aulenti, risultato del progetto di riabilitazione dei quartieri di Garibaldi, Isola e Varesine, punto d'incontro fra il centro storico e la zona finanziaria. Tra i vari edifici che circondano la piazza, il Bosco Verticale, complesso architettonico composto da due torri rivestite da 2.000 specie vegetali. I moderni palazzi di vetro, che svettano come enormi monoliti che riflettono la città vecchia circostante, quasi a volerla inglobare, rendono bene l’idea della grandiosità di un ambizioso centro di affari con migliaia di operatori.
Uomini e donne d’affari si muovono in questi scenari, non solo negli esterni ma anche nei patinati ambienti interni, ville dal sapore hollywoodiano, rooftop, terrazze con vista mozzafiato e attici. Un mondo che si ripete anche al di fuori del capoluogo lombardo, nelle scene che danno alla serie un respiro internazionale girate a Montecarlo, Madrid, Parigi e in costa Smeralda. I materiali scelti per gli interni – vetri, marmi, superfici riflettenti, metalli o legni pregiati – danno anch’essi l’idea dell’attenzione all’eleganza, che in certi casi diventa opulenza, degli ambienti in cui interagiscono i personaggi. Gli stessi uffici della ISG mantengono uno stile sobrio ed elegante fatto di legni, marmi e vetri.
La tecnologia è intervenuta per ricreare la folla di San Siro e Varese: gli attori hanno infatti recitato in stadi vuoti e gli artisti VFX, dopo aver esaminato partite di calcio della serie A, hanno ricreato la folla in 3D facendola interagire in modo naturale, tra sventolii di bandiere e inni dedicati alla squadra del cuore.
Per ambientare la serie Sky Original Il grande gioco è stata scelta la contemporaneità di Milano, città in divenire, che guarda al futuro, tra grattacieli di ultimissima costruzione e nuovi skyline.
Protagonista, dunque, la zona di porta Nuova e dintorni: il centro direzionale, il distretto sviluppatosi attorno a piazza Gae Aulenti, risultato del progetto di riabilitazione dei quartieri di Garibaldi, Isola e Varesine, punto d'incontro fra il centro storico e la zona finanziaria. Tra i vari edifici che circondano la piazza, il Bosco Verticale, complesso architettonico composto da due torri rivestite da 2.000 specie vegetali. I moderni palazzi di vetro, che svettano come enormi monoliti che riflettono la città vecchia circostante, quasi a volerla inglobare, rendono bene l’idea della grandiosità di un ambizioso centro di affari con migliaia di operatori.
Uomini e donne d’affari si muovono in questi scenari, non solo negli esterni ma anche nei patinati ambienti interni, ville dal sapore hollywoodiano, rooftop, terrazze con vista mozzafiato e attici. Un mondo che si ripete anche al di fuori del capoluogo lombardo, nelle scene che danno alla serie un respiro internazionale girate a Montecarlo, Madrid, Parigi e in costa Smeralda. I materiali scelti per gli interni – vetri, marmi, superfici riflettenti, metalli o legni pregiati – danno anch’essi l’idea dell’attenzione all’eleganza, che in certi casi diventa opulenza, degli ambienti in cui interagiscono i personaggi. Gli stessi uffici della ISG mantengono uno stile sobrio ed elegante fatto di legni, marmi e vetri.
La tecnologia è intervenuta per ricreare la folla di San Siro e Varese: gli attori hanno infatti recitato in stadi vuoti e gli artisti VFX, dopo aver esaminato partite di calcio della serie A, hanno ricreato la folla in 3D facendola interagire in modo naturale, tra sventolii di bandiere e inni dedicati alla squadra del cuore.
Screditato da false accuse, Corso Manni è passato dall’essere il golden boy dei procuratori della ISG, la più grande società di procuratori in Italia, ad essere emarginato dal mondo calcistico. Con l’aiuto del giovane procuratore Marco Assari, Corso ricostruisce la sua carriera contendendosi la procura del campione Quintana e del promettente Antonio Lagioia con Dino ed Elena De Gregorio, rispettivamente CEO della ISG e sua ex moglie. Un inaspettato gioco di alleanze e tradimenti prende forma con l’ingresso di Sasha Kirillov, un navigato procuratore della russa Plustar, determinato a conquistare non solo il mercato calcistico italiano, ma anche dei preziosissimi terreni intestati alla ISG.