“Negli Anni ’90 i cantanti erano dei fighi pazzeschi. Dal nulla arrivano loro: erano primi in classifica, ma non li facevano vedere perché non venivano considerati abbastanza fighi. Erano dei nerd, ma non quelli sexy, quelli veri, che lo rivendicano nei loro testi. La loro storia è tutta lì dentro e nella scelta di chiamarsi 883”.
Racconta così Sydney Sibilia la serie sulla 'leggendaria storia degli 883', di cui firma regia ma anche sceneggiatura e produzione: due ragazzotti di provincia, amici e underdog, che diventano di colpo leggende metropolitane che scalano da un giorno all'altro le classifiche di vendite di dischi.
120 location e 10 città coinvolte, spesso trasformate per rendere riconoscibile l'atmosfera di inizio Anni ‘90. Molte riprese hanno naturalmente coinvolto Pavia, sfondo reale dove si svolge prevalentemente la storia del gruppo. Il Comune ha concesso alla serie, insieme al Parco Ticino, il patrocinio per le location. Diverse le zone interessate: la zona del Borgo Ticino, dove è stata posizionata idealmente la casa di Max Pezzali, e il centro storico, al di là del fiume, dove abita invece Mauro Repetto. La zona di piazzale Ghinaglia e del Borgo Basso, il Ponte Coperto, la zona del Ticino sottostante Lungoticino Sforza, dove i due amici hanno il loro posto speciale, dove si raccontano e iniziano a scrivere. Ma anche alcune strade periferiche, come Ca’ della Terra, via Lardirago e via Tavazzani.
A Milano la produzione ha girato alla Stazione centrale e all'Alcatraz, uno dei locali attualmente più in voga della città divenuto per l'occasione il leggendario Rolling Stone, il tempio del rock dove il duo tenne il primo concerto.
Diverse le settimane di riprese a Roma e nel Lazio. Il parco acquatico Hydromania è stato trasformato nell'Aquafan di Riccione di inizi Anni ‘90, con la ricostruzione del box di Radio Deejay dove Max e Mauro arrivano per esibirsi di fronte a una folla di giovani e vengono poi chiamati a rapporto da Claudio Cecchetto. Pure il Festivalbar e lo stesso Jolly Blue compaiono nelle ambientazioni iconiche riprodotte a Roma e negli altri sette paesi laziali coinvolti, tra cui Santa Marinella, San Gregorio da Sassola, con riprese nel locale campo sportivo, il borgo sabino di Casperi, con set nella zona di Palazzo Forani, e Ardea, con riprese nei pressi via Bergamo.
“Negli Anni ’90 i cantanti erano dei fighi pazzeschi. Dal nulla arrivano loro: erano primi in classifica, ma non li facevano vedere perché non venivano considerati abbastanza fighi. Erano dei nerd, ma non quelli sexy, quelli veri, che lo rivendicano nei loro testi. La loro storia è tutta lì dentro e nella scelta di chiamarsi 883”.
Racconta così Sydney Sibilia la serie sulla 'leggendaria storia degli 883', di cui firma regia ma anche sceneggiatura e produzione: due ragazzotti di provincia, amici e underdog, che diventano di colpo leggende metropolitane che scalano da un giorno all'altro le classifiche di vendite di dischi.
120 location e 10 città coinvolte, spesso trasformate per rendere riconoscibile l'atmosfera di inizio Anni ‘90. Molte riprese hanno naturalmente coinvolto Pavia, sfondo reale dove si svolge prevalentemente la storia del gruppo. Il Comune ha concesso alla serie, insieme al Parco Ticino, il patrocinio per le location. Diverse le zone interessate: la zona del Borgo Ticino, dove è stata posizionata idealmente la casa di Max Pezzali, e il centro storico, al di là del fiume, dove abita invece Mauro Repetto. La zona di piazzale Ghinaglia e del Borgo Basso, il Ponte Coperto, la zona del Ticino sottostante Lungoticino Sforza, dove i due amici hanno il loro posto speciale, dove si raccontano e iniziano a scrivere. Ma anche alcune strade periferiche, come Ca’ della Terra, via Lardirago e via Tavazzani.
A Milano la produzione ha girato alla Stazione centrale e all'Alcatraz, uno dei locali attualmente più in voga della città divenuto per l'occasione il leggendario Rolling Stone, il tempio del rock dove il duo tenne il primo concerto.
Diverse le settimane di riprese a Roma e nel Lazio. Il parco acquatico Hydromania è stato trasformato nell'Aquafan di Riccione di inizi Anni ‘90, con la ricostruzione del box di Radio Deejay dove Max e Mauro arrivano per esibirsi di fronte a una folla di giovani e vengono poi chiamati a rapporto da Claudio Cecchetto. Pure il Festivalbar e lo stesso Jolly Blue compaiono nelle ambientazioni iconiche riprodotte a Roma e negli altri sette paesi laziali coinvolti, tra cui Santa Marinella, San Gregorio da Sassola, con riprese nel locale campo sportivo, il borgo sabino di Casperi, con set nella zona di Palazzo Forani, e Ardea, con riprese nei pressi via Bergamo.
Pavia, fine anni Ottanta. Max ama i fumetti e la musica americana. È un anticonformista in una città dove non c’è nulla a cui ribellarsi. In più, dopo aver trascurato il liceo per seguire nuove amicizie e serate punk, arriva inevitabilmente la bocciatura.
Questo fallimento si rivela in realtà una nuova, fatale opportunità: nel liceo dove si trasferisce ha un nuovo compagno di banco, Mauro. La musica rende Max e Mauro inseparabili. Grazie alla forza trascinante di Mauro, Max abbraccia il suo talento e insieme a lui compone le prime canzoni che verranno prodotte da Claudio Cecchetto. Ma quando il successo li travolgerà, Max e Mauro, così diversi, riusciranno a rimanere uniti?