La miniserie tv in due puntate che racconta la vita di Giacomo Leopardi è ambientata e girata a Recanati, città natia del poeta, e nelle Marche, dove ha usufruito del supporto del bando regionale per il sostegno alla produzione, con riprese anche a Montecassiano, Potenza Picena, Treia, Offagna, Osimo, Pollenza, Ascoli Piceno e Macerata. Entusiasta del set nelle Marche il regista Sergio Rubini, che ha sottolineato di essersi trovato di fronte a piazze affascinanti, borghi intatti, teatri tra i più belli. "C’ero già stato da attore con Piccioni per Il grande blek, ci sono tornato da regista. Ogni volta che sullo schermo compaiono le Marche c’è un'immagine icastica che cattura, e la capacità del cinema di diffondere queste immagini è fondamentale".
Il set non si è limitato alle Marche, ma ha coinvolto anche la Lombardia, con una cospicua parte di girato a Mantova: “Del resto, Leopardi è stato abbastanza nomade nella sua breve vita", ha commentato Rubini, rivelando di non essere sempre andato a girare nei luoghi esatti dove ha vissuto il poeta, ma di avere, piuttosto, prediletto location facilmente modellabili sul set e adattabili al contesto che aveva in mente.
Rubini ha anche girato per più di 3 settimane in Puglia con il sostegno dell’Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission: qui sono state ricostruite alcune sequenze ambientate a Napoli (Taranto vecchia e a Martina Franca), la residenza dell’amico di Leopardi Antonio Ranieri (Museo Civico Romanazzi Carducci di Putignano), è stata utilizzata la spiaggia di Vignanotica (Foggia) e la Tipografia Portoghese di Altamura (tipografia fiorentina e una tipografia milanese).
Riprese anche a Napoli, città in cui il poeta visse gli ultimi anni della sua vita, presso la Certosa si San Martino (al Vomero), il Complesso di Santa Maria La Nova e la Reggia di Portici.
La produzione ha toccato anche il Piemonte, con set nei dintorni di Torino, in particolare a Racconigi, Borgo Cornalese, antico abitato rurale del comune di Villastellone, Palazzo dei Conti e via Vittorio Emanuele a Bricherasio.
Nel Lazio, infine, Rubini ha scelto Ariccia, presso Palazzo Chigi e nel centro storico tra via Ippolito e via Lucidi, e Civita Castellana, nella Tuscia viterbese.
La miniserie tv in due puntate che racconta la vita di Giacomo Leopardi è ambientata e girata a Recanati, città natia del poeta, e nelle Marche, dove ha usufruito del supporto del bando regionale per il sostegno alla produzione, con riprese anche a Montecassiano, Potenza Picena, Treia, Offagna, Osimo, Pollenza, Ascoli Piceno e Macerata. Entusiasta del set nelle Marche il regista Sergio Rubini, che ha sottolineato di essersi trovato di fronte a piazze affascinanti, borghi intatti, teatri tra i più belli. "C’ero già stato da attore con Piccioni per Il grande blek, ci sono tornato da regista. Ogni volta che sullo schermo compaiono le Marche c’è un'immagine icastica che cattura, e la capacità del cinema di diffondere queste immagini è fondamentale".
Il set non si è limitato alle Marche, ma ha coinvolto anche la Lombardia, con una cospicua parte di girato a Mantova: “Del resto, Leopardi è stato abbastanza nomade nella sua breve vita", ha commentato Rubini, rivelando di non essere sempre andato a girare nei luoghi esatti dove ha vissuto il poeta, ma di avere, piuttosto, prediletto location facilmente modellabili sul set e adattabili al contesto che aveva in mente.
Rubini ha anche girato per più di 3 settimane in Puglia con il sostegno dell’Apulia Film Fund di Regione Puglia e Apulia Film Commission: qui sono state ricostruite alcune sequenze ambientate a Napoli (Taranto vecchia e a Martina Franca), la residenza dell’amico di Leopardi Antonio Ranieri (Museo Civico Romanazzi Carducci di Putignano), è stata utilizzata la spiaggia di Vignanotica (Foggia) e la Tipografia Portoghese di Altamura (tipografia fiorentina e una tipografia milanese).
Riprese anche a Napoli, città in cui il poeta visse gli ultimi anni della sua vita, presso la Certosa si San Martino (al Vomero), il Complesso di Santa Maria La Nova e la Reggia di Portici.
La produzione ha toccato anche il Piemonte, con set nei dintorni di Torino, in particolare a Racconigi, Borgo Cornalese, antico abitato rurale del comune di Villastellone, Palazzo dei Conti e via Vittorio Emanuele a Bricherasio.
Nel Lazio, infine, Rubini ha scelto Ariccia, presso Palazzo Chigi e nel centro storico tra via Ippolito e via Lucidi, e Civita Castellana, nella Tuscia viterbese.
Il racconto della vita di Giacomo Leopardi e la mappa sterminata dei temi che ha attraversato con sguardo disincantato e forza utopica.