All’ombra dell’Etna, sulla costa orientale della Sicilia, sorge Catania, la cui conformazione è il risultato di secoli di terremoti, eruzioni vulcaniche e alternanze di dominazioni.
Cuore della città è piazza Duomo, dove affacciano la Cattedrale di Sant’Agata, patrona cittadina, che fu iniziata nel 1091 da Ruggero il Normanno, distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita a partire dal 1736, come rivela il bel prospetto in stile neoclassico; il seicentesco Palazzo degli Elefanti, a nord, adibito a municipio; il Palazzo dei Chierici, a sud, collegato alla cattedrale dal cavalcavia sopra porta Uzeda, riconoscibile dalla facciata prevalentemente nera composta da sabbie vulcaniche alternate al bianco delle pietre di Ispica; di fronte alla cattedrale la statua dell’elefante (u’ Liotru) rende omaggio alla martire catanese.
Situato dietro il duomo, sotto il tunnel delle mura di Carlo V, l’antico mercato del pesce (la Pescheria) offre quotidianamente un’atmosfera estremamente vivace e pittoresca.
Riconoscibile dall’arco che si apre su via Crociferi, il complesso monumentale del Monastero dei Benedettini fu costruito nel 1558 e impreziosito nei secoli successivi con decorazioni e marmi pregiati. A 10 minuti dal duomo si trova invece il Monastero benedettino di San Nicolò l’Arena, gioiello del tardo barocco siciliano, costruito nel Cinquecento e esempio di integrazione architettonica tra le epoche.
Palazzo Bischeri è il massimo esempio di barocco cittadino: ricostruito dopo il terremoto del 1693, al suo interno custodisce varie sale, tra cui il salone delle feste, in stile rococò come gran parte dell’arredamento e delle decorazioni del palazzo.
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