Call my agent - Italia, remake della serie cult francese Dix pour cent, racconta le vicissitudini dell’immaginaria agenzia di management CMA (Claudio Maiorana Agency) che gestisce la carriera delle più grandi star del cinema.
In omaggio ai tempi d’oro del nostro cinema, la serie ha la sua ambientazione in una Roma da sogno in stile Dolce Vita. L’agenzia si colloca in un edificio storico in via Gabriele D’Annunzio con terrazza panoramica su piazza del Popolo. Anche gli ambienti interni sono un omaggio al cinema, attraverso i poster alle pareti che ne ricordano le icone e i più grandi successi: Io la conoscevo bene, La ragazza con la pistola, Il traditore, Call me by your name (in cui la parola “name” è cancellata e sostituita con “agent”), La dolce vita e tanti altri. Persino Marcello, il cane di Elvira (Marzia Ubaldi), celebra una delle scene più famose di tutti i tempi ogni volta che viene chiamato ("Marcello come here!"). La locandina di Perfetti sconosciuti in cinese (il più grande errore di Vittorio) è collocata sopra la macchinetta del caffè “per ricordarci ogni mattina che i successi vanno saputi vedere prima… dopo sono bravi tutti”.
Nel primo episodio, “Paola”, l’agente Gabriele (Maurizio Lastrico) attraversa in vespa il centro di Roma e si ferma a Villa Medici, situata sulla collina del Pincio a due passi da piazza di Spagna e dalla scalinata di Trinità dei Monti. Nei giardini della villa si sta svolgendo uno shooting fotografico per Vanity Fair che ha come sfondo la cornice incantevole della sede romana dell’Accademia di Francia e come protagonista Paola Cortellesi. L'attrice è solita fare jogging per i vicoli del centro storico: Gabriele, nel tentativo di riconciliarsi con lei, la segue nella sua corsa che tocca piazza Santa Maria in Trastevere, dove una fan le chiede una foto con la fontana sullo sfondo, e poi la banchina del lungotevere dell’Isola Tiberina.
Vittorio (Michele Di Mauro) è il più spregiudicato tra gli agenti della CMA. Una sera porta a cena una produttrice statunitense su una terrazza che lascia intravedere una vista spettacolare su fori Imperiali, mercati di Traiano e Vittoriano nel tentativo di convincerla che la Cortellesi è la scelta giusta per Tuskia la serie sugli Etruschi che avrebbe ingaggiato Brad Pitt come protagonista maschile. Il finale di episodio è nel teatro romano all’interno del Parco archeologico di Ostia Antica dove si stanno svolgendo proprio le riprese di Tuskia.
Nel secondo episodio, “Paolo”, gli agenti della CMA devono fare i conti con nuovi problemi: per conoscere le sorti dell’agenzia, vengono convocati a Palazzo Altemps. Nella stessa location, davanti al sarcofago “Grande Ludovisi”, Paolo Sorrentino, protagonista dell’episodio, commenta con Claudio, suo agente e fondatore dell’agenzia, il ritiro di quest’ultimo. Il Palazzo, sede del Museo Nazionale Romano, è situato a pochi passi da piazza Navona, che necessariamente compare più volte durante l’episodio.
Dalla Roma classica si passa alle architetture moderne con il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, dove nella finzione scenica si tiene l’anteprima del film di Mario Martone, e l’Auditorium Parco della Musica per la consegna dei David di Donatello nel terzo episodio “Pierfrancesco e Anna”.
Le scene relative al set del fantomatico Marybeth, che dovrebbe avere come protagonista Matilda De Angelis nel quarto episodio, “Matilda”, sono state girate al C’era una volta il West di Fiumicino.
Se il quinto episodio ha per protagonista Stefano Accorsi, attore appassionato e workaholic, che accetta troppi lavori insieme rischiando di mandare in tilt il suo agente, nel sesto episodio l’agenzia ha il problema contrario, un Corrado Guzzanti a cui non importa nulla di fatturare: perché essere costretti ad andare tutti i giorni sul set quando si può godere ogni mattina del proprio ufficio a cielo aperto (una panchina con vista sul laghetto di Villa Borghese)? Il dipanarsi della trama conduce Lea anche nella centralissima piazza di Pietra, che deve il suo nome ai resti dell’antico Hadrianeum, tempio dedicato all’imperatore Adriano fatto costruire dal figlio e successore Antonino Pio.
Piazza del Popolo, cuore pulsante di Roma, da dove parte e giunge a compimento ogni storia raccontata nei singoli episodi, è ancora una volta il set degli esterni della CMA - Claudio Maiorana Agency, collocata in un edificio storico che si affaccia sulla storica piazza, i cui ambienti interni sono ricostruiti nei teatri di posa degli ex Stabilimenti De Paolis.
Anche le altre location esterne a Roma sono state cercate per la maggior parte all’interno del centro della Capitale, puntando sulla bellezza iconica della Città Eterna, la cui bellezza classica vediamo qui mescolata con i maggiori interventi architettonici degli ultimi anni.
Così si passa dall’imponenza classica di Giordano Bruno a Campo de’ Fiori, alla balera in Largo dei Librari, ai Mercati di Traiano, i musei dei Fori Imperiali, e la modernità della sala proiezioni del MACRO.
Questa seconda stagione non è, però, solo Roma. Fa il suo ingresso nel racconto del dietro le quinte del cinema, la vita durante un grande festival, e dunque fa il suo ingresso la Mostra del Cinema di Venezia, le cui riprese si sono svolte al Lido proprio durante la scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, per gran finale che è una sorta di film-nel-film, con un exploit di confessioni, timori, scandali, ma anche momenti di celebrazione e festa.
Tra le immagini girate al Lido, l’arrivo all’iconico imbarcadero dell’Excelsior, nella più classica delle “cartoline” dal Festival, di Sabrina Impacciatore, madrina di Venezia, che saluta appena sbarcata il muro dei fotografi, in compagnia del direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera.
Girata sul red carpet del Palazzo del Cinema, con un set allestito nella notte tra il 7 e l’8 settembre, in piena Mostra in corso, la sequenza che vede sfilare sul tappeto rosso i protagonisti della serie a seguito della madrina della kermesse. Una scena che vanta anche alcune comparse d’eccezione tra gli addetti ai lavori presenti al festival, che si sono divertiti a giocare, per una sera, il cambio di ruolo e prospettiva.
La notte successiva il set si è spostato nel borgo di Malamocco, a Sud del Lido, dove è stata girata una scena in cui il personaggio interpretato da Emanuela Fanelli, la stravagante attrice Luana Pericoli, trascina faticosamente il suo enorme trolley alla ricerca del suo albergo, che scopre essere, purtroppo, ben lontano dai luoghi del Festival.
La spiaggia di fronte dell’Excelsior è protagonista anche delle foto di rito in cui la madrina gioca con l'acqua, e le sue tipiche cabine bianche fronte spiaggia appaiono sullo sfondo del dialogo di confronto finale tra Sabrina Impacciatore, attrice di fama ormai internazionale, e Luana Pericoli (una strepitosa Emanuela Fanelli), che quella fama insegue, sfiora ma non riesce mai ad afferrare. Due carriere all’opposto, due donne determinate e brillanti e una lampante differenza fra la serenità di chi ha già centrato l’obiettivo e la frustrazione di chi però non molla.
Call my agent - Italia, remake della serie cult francese Dix pour cent, racconta le vicissitudini dell’immaginaria agenzia di management CMA (Claudio Maiorana Agency) che gestisce la carriera delle più grandi star del cinema.
In omaggio ai tempi d’oro del nostro cinema, la serie ha la sua ambientazione in una Roma da sogno in stile Dolce Vita. L’agenzia si colloca in un edificio storico in via Gabriele D’Annunzio con terrazza panoramica su piazza del Popolo. Anche gli ambienti interni sono un omaggio al cinema, attraverso i poster alle pareti che ne ricordano le icone e i più grandi successi: Io la conoscevo bene, La ragazza con la pistola, Il traditore, Call me by your name (in cui la parola “name” è cancellata e sostituita con “agent”), La dolce vita e tanti altri. Persino Marcello, il cane di Elvira (Marzia Ubaldi), celebra una delle scene più famose di tutti i tempi ogni volta che viene chiamato ("Marcello come here!"). La locandina di Perfetti sconosciuti in cinese (il più grande errore di Vittorio) è collocata sopra la macchinetta del caffè “per ricordarci ogni mattina che i successi vanno saputi vedere prima… dopo sono bravi tutti”.
Nel primo episodio, “Paola”, l’agente Gabriele (Maurizio Lastrico) attraversa in vespa il centro di Roma e si ferma a Villa Medici, situata sulla collina del Pincio a due passi da piazza di Spagna e dalla scalinata di Trinità dei Monti. Nei giardini della villa si sta svolgendo uno shooting fotografico per Vanity Fair che ha come sfondo la cornice incantevole della sede romana dell’Accademia di Francia e come protagonista Paola Cortellesi. L'attrice è solita fare jogging per i vicoli del centro storico: Gabriele, nel tentativo di riconciliarsi con lei, la segue nella sua corsa che tocca piazza Santa Maria in Trastevere, dove una fan le chiede una foto con la fontana sullo sfondo, e poi la banchina del lungotevere dell’Isola Tiberina.
Vittorio (Michele Di Mauro) è il più spregiudicato tra gli agenti della CMA. Una sera porta a cena una produttrice statunitense su una terrazza che lascia intravedere una vista spettacolare su fori Imperiali, mercati di Traiano e Vittoriano nel tentativo di convincerla che la Cortellesi è la scelta giusta per Tuskia la serie sugli Etruschi che avrebbe ingaggiato Brad Pitt come protagonista maschile. Il finale di episodio è nel teatro romano all’interno del Parco archeologico di Ostia Antica dove si stanno svolgendo proprio le riprese di Tuskia.
Nel secondo episodio, “Paolo”, gli agenti della CMA devono fare i conti con nuovi problemi: per conoscere le sorti dell’agenzia, vengono convocati a Palazzo Altemps. Nella stessa location, davanti al sarcofago “Grande Ludovisi”, Paolo Sorrentino, protagonista dell’episodio, commenta con Claudio, suo agente e fondatore dell’agenzia, il ritiro di quest’ultimo. Il Palazzo, sede del Museo Nazionale Romano, è situato a pochi passi da piazza Navona, che necessariamente compare più volte durante l’episodio.
Dalla Roma classica si passa alle architetture moderne con il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, dove nella finzione scenica si tiene l’anteprima del film di Mario Martone, e l’Auditorium Parco della Musica per la consegna dei David di Donatello nel terzo episodio “Pierfrancesco e Anna”.
Le scene relative al set del fantomatico Marybeth, che dovrebbe avere come protagonista Matilda De Angelis nel quarto episodio, “Matilda”, sono state girate al C’era una volta il West di Fiumicino.
Se il quinto episodio ha per protagonista Stefano Accorsi, attore appassionato e workaholic, che accetta troppi lavori insieme rischiando di mandare in tilt il suo agente, nel sesto episodio l’agenzia ha il problema contrario, un Corrado Guzzanti a cui non importa nulla di fatturare: perché essere costretti ad andare tutti i giorni sul set quando si può godere ogni mattina del proprio ufficio a cielo aperto (una panchina con vista sul laghetto di Villa Borghese)? Il dipanarsi della trama conduce Lea anche nella centralissima piazza di Pietra, che deve il suo nome ai resti dell’antico Hadrianeum, tempio dedicato all’imperatore Adriano fatto costruire dal figlio e successore Antonino Pio.
Piazza del Popolo, cuore pulsante di Roma, da dove parte e giunge a compimento ogni storia raccontata nei singoli episodi, è ancora una volta il set degli esterni della CMA - Claudio Maiorana Agency, collocata in un edificio storico che si affaccia sulla storica piazza, i cui ambienti interni sono ricostruiti nei teatri di posa degli ex Stabilimenti De Paolis.
Anche le altre location esterne a Roma sono state cercate per la maggior parte all’interno del centro della Capitale, puntando sulla bellezza iconica della Città Eterna, la cui bellezza classica vediamo qui mescolata con i maggiori interventi architettonici degli ultimi anni.
Così si passa dall’imponenza classica di Giordano Bruno a Campo de’ Fiori, alla balera in Largo dei Librari, ai Mercati di Traiano, i musei dei Fori Imperiali, e la modernità della sala proiezioni del MACRO.
Questa seconda stagione non è, però, solo Roma. Fa il suo ingresso nel racconto del dietro le quinte del cinema, la vita durante un grande festival, e dunque fa il suo ingresso la Mostra del Cinema di Venezia, le cui riprese si sono svolte al Lido proprio durante la scorsa Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, per gran finale che è una sorta di film-nel-film, con un exploit di confessioni, timori, scandali, ma anche momenti di celebrazione e festa.
Tra le immagini girate al Lido, l’arrivo all’iconico imbarcadero dell’Excelsior, nella più classica delle “cartoline” dal Festival, di Sabrina Impacciatore, madrina di Venezia, che saluta appena sbarcata il muro dei fotografi, in compagnia del direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera.
Girata sul red carpet del Palazzo del Cinema, con un set allestito nella notte tra il 7 e l’8 settembre, in piena Mostra in corso, la sequenza che vede sfilare sul tappeto rosso i protagonisti della serie a seguito della madrina della kermesse. Una scena che vanta anche alcune comparse d’eccezione tra gli addetti ai lavori presenti al festival, che si sono divertiti a giocare, per una sera, il cambio di ruolo e prospettiva.
La notte successiva il set si è spostato nel borgo di Malamocco, a Sud del Lido, dove è stata girata una scena in cui il personaggio interpretato da Emanuela Fanelli, la stravagante attrice Luana Pericoli, trascina faticosamente il suo enorme trolley alla ricerca del suo albergo, che scopre essere, purtroppo, ben lontano dai luoghi del Festival.
La spiaggia di fronte dell’Excelsior è protagonista anche delle foto di rito in cui la madrina gioca con l'acqua, e le sue tipiche cabine bianche fronte spiaggia appaiono sullo sfondo del dialogo di confronto finale tra Sabrina Impacciatore, attrice di fama ormai internazionale, e Luana Pericoli (una strepitosa Emanuela Fanelli), che quella fama insegue, sfiora ma non riesce mai ad afferrare. Due carriere all’opposto, due donne determinate e brillanti e una lampante differenza fra la serenità di chi ha già centrato l’obiettivo e la frustrazione di chi però non molla.
Il dietro le quinte del mondo dello spettacolo viene raccontato attraverso le divertenti vicissitudini di una importante agenzia di management di attori, l’immaginaria CMA (Claudio Maiorana Agency), dei suoi agenti ed assistenti, che si dividono tra lavoro e vita privata.