Il film è girato nei luoghi in cui visse e combattè come partigiano Beppe Fenoglio, esperienza che proiettò nel romanzo Il partigiano Johnny. Le prime scene ci riportano in collina, alle spalle di Alba (CN) in località Pertinace. Dalle persiane della villa in cui si nasconde dopo aver disertato, Johnny (Stefano Dinisi) osserva la città e il Tanaro ed è colpito dalla camminata stanca del padre che percorre tra le vigne la salita che lo porta da lui. Alla notizia della morte di un caro amico il giovane studente torna in città, dove matura la decisione di passare all’azione. Alcune scene hanno come sfondo via Vernazza, via Cavour e piazza Risorgimento; la caserma dei Carabinieri davanti alla quale un gruppo di partigiani chiede la liberazione dei familiari dei renitenti alla leva si trova di fronte alla Chiesa di San Giuseppe.
Neive è nella finzione cinematografica Mango, dove si trova il quartier generale dei partigiani cosiddetti “Azzurri”. Le scene convulse nei boschi, nei pressi dei costoni di arenaria, sono state girata nel vallone di Sant’Elena, ai piedi della Cascina di Langa nella quale il Johnny del romanzo si nascose per molto tempo in compagnia della lupa e della contadina Rina.
L’ultima scena del romanzo e del film si svolge tra Mango e Santo Stefano Belbo, nella frazione di Valdivilla, sebbene la casa crivellata di colpi durante lo scontro si trovi nei pressi di Benevello. La storia racconta che qui il 24 febbraio del 1945 si svolse la battaglia che segnò l’epilogo degli scontri armati tra partigiani, fascisti e tedeschi nella Langa. “Due mesi dopo la guerra era finita".
Il film è girato nei luoghi in cui visse e combattè come partigiano Beppe Fenoglio, esperienza che proiettò nel romanzo Il partigiano Johnny. Le prime scene ci riportano in collina, alle spalle di Alba (CN) in località Pertinace. Dalle persiane della villa in cui si nasconde dopo aver disertato, Johnny (Stefano Dinisi) osserva la città e il Tanaro ed è colpito dalla camminata stanca del padre che percorre tra le vigne la salita che lo porta da lui. Alla notizia della morte di un caro amico il giovane studente torna in città, dove matura la decisione di passare all’azione. Alcune scene hanno come sfondo via Vernazza, via Cavour e piazza Risorgimento; la caserma dei Carabinieri davanti alla quale un gruppo di partigiani chiede la liberazione dei familiari dei renitenti alla leva si trova di fronte alla Chiesa di San Giuseppe.
Neive è nella finzione cinematografica Mango, dove si trova il quartier generale dei partigiani cosiddetti “Azzurri”. Le scene convulse nei boschi, nei pressi dei costoni di arenaria, sono state girata nel vallone di Sant’Elena, ai piedi della Cascina di Langa nella quale il Johnny del romanzo si nascose per molto tempo in compagnia della lupa e della contadina Rina.
L’ultima scena del romanzo e del film si svolge tra Mango e Santo Stefano Belbo, nella frazione di Valdivilla, sebbene la casa crivellata di colpi durante lo scontro si trovi nei pressi di Benevello. La storia racconta che qui il 24 febbraio del 1945 si svolse la battaglia che segnò l’epilogo degli scontri armati tra partigiani, fascisti e tedeschi nella Langa. “Due mesi dopo la guerra era finita".
Dal Romanzo di Beppe Fenoglio. Dopo l’8 settembre 1943, Johnny, studente appassionato di letteratura inglese, diserta e aderisce alla lotta partigiana.