L'ambientazione de L’invenzione della neve di Vittorio Moroni è teatrale, per quadri, ma lo sguardo della macchina a mano persegue un'intimità documentaristica. Il film è intervallato da alcuni minuti di sequenze animate attraverso le quali viene raccontata una favola: una famiglia di sirene fugge dal fiume e impara a vivere nella giungla, ma la terra non è meno minacciosa dell’acqua… I disegni e lo stile sono quelli di Gianluigi Toccafondo: corpi fluidi che mutano continuamente in un gioco evolutivo imprevedibile. È la favola che Massimo ha inventato per sua figlia Giada. A quella favola Carmen si aggrappa con tutte le sue forze perché è l’unica speranza di salvezza e di riconciliazione. È la rivincita del suo desiderio di felicità sulla crudeltà del mondo reale. È l’invenzione della neve.
Il film è stato girato in 18 giorni tra Puglia e Sicilia e le 6 scene principali sono state riprese senza interruzioni per 30 minuti in media, chiedendo agli attori di considerare ogni imprevisto come un’opportunità, di abitare la scena come un documentario, come la vita.
Le riprese pugliesi hanno riguardato Lecce, Carmiano, Otranto e Castro Marina, per la realizzazione del film sono state impegnate 35 unità lavorative pugliesi, mentre le riprese sul territorio pugliese sono durate 3 settimane. Le riprese in Sicilia hanno invece coinvolto Palermo, Trapani e Scopello.
L'ambientazione de L’invenzione della neve di Vittorio Moroni è teatrale, per quadri, ma lo sguardo della macchina a mano persegue un'intimità documentaristica. Il film è intervallato da alcuni minuti di sequenze animate attraverso le quali viene raccontata una favola: una famiglia di sirene fugge dal fiume e impara a vivere nella giungla, ma la terra non è meno minacciosa dell’acqua… I disegni e lo stile sono quelli di Gianluigi Toccafondo: corpi fluidi che mutano continuamente in un gioco evolutivo imprevedibile. È la favola che Massimo ha inventato per sua figlia Giada. A quella favola Carmen si aggrappa con tutte le sue forze perché è l’unica speranza di salvezza e di riconciliazione. È la rivincita del suo desiderio di felicità sulla crudeltà del mondo reale. È l’invenzione della neve.
Il film è stato girato in 18 giorni tra Puglia e Sicilia e le 6 scene principali sono state riprese senza interruzioni per 30 minuti in media, chiedendo agli attori di considerare ogni imprevisto come un’opportunità, di abitare la scena come un documentario, come la vita.
Le riprese pugliesi hanno riguardato Lecce, Carmiano, Otranto e Castro Marina, per la realizzazione del film sono state impegnate 35 unità lavorative pugliesi, mentre le riprese sul territorio pugliese sono durate 3 settimane. Le riprese in Sicilia hanno invece coinvolto Palermo, Trapani e Scopello.
Carmen ama troppo intensamente, troppo a modo suo e il mondo non glielo perdona. Lei e Massimo si sono lasciati, ma Carmen continua a considerarlo l’uomo della sua vita. Adora Giada, la figlia che hanno avuto insieme e che adesso ha 5 anni. La bambina è stata affidata al padre, alla madre il permesso di vederla una volta ogni quindici giorni. Carmen non ci sta: sa di aver commesso degli errori, ma anche di essere una buona madre e non permetterà che accada di nuovo quello che è successo a lei da bambina. Se il mondo la vuole distruggere, lei trasformerà il mondo.