Checco viene assunto come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano. Convinto che le regole non valgano per lui, durante una pausa pranzo nel Museo del Duomo, ma in realtà gli interni sono quelli della Pinacoteca di Brera, incontra Farah. La sua vita lavorativa si svolge nei pressi del Duomo, durante un’altra pausa è seduto ai tavolini di un bar in Via Mercanti con l’amico Giovanni: le guglie gotiche della cattedrale sono visibili sullo sfondo.
La casa dove Checco manda a vivere Farah è La Cascina del Guado, oggi sede di un laboratorio artistico-culturale, sul Naviglio Grande nel Parco del Ticino, mentre le scene relative alla vita di Checco al di fuori dal lavoro (la casa dove vive con la famiglia, il trullo ereditato dal nonno, il luogo dove Checco raggiunge Farah con il quadro di Santa Teresa) sono girate a Cuggiono (MI) e nella sua frazione Castelletto. Si scorge un altro naviglio, a Turbigo (MI), nella scena in cui Ivano rivela a Checco alcune cose su Farah. Durante una gita fuori porta, Checco e Farah organizzano un picnic sul Lago di Alserio (CO). In una scena, in cui la mamma di Checco va a salutare Don Bruno in una casa di riposo compare Villa Clerici a Milano.
Farah fa la conoscenza con la famiglia e le tradizioni pugliesi di Checco durante un battesimo che si celebra ad Alberobello (BA). Ritroviamo i caratteristici trulli del centro storico e i muretti a secco delle campagne circostanti, mentre il battesimo si celebra presso l’Abbazia di Santa Maria di Barsento a Noci (BA). C’è tempo anche per un bagno a Cala Incina, località balneare di Polignano a Mare (BA).
Le scene ambientate a Roma sono girate in Piazzale Garibaldi (al Gianicolo) dove il colonnello Mazzini e la moglie sono seduti ai tavolini di un bar, e in Piazza Pio XII, nelle immediate vicinanze della Città del Vaticano, a rappresentare Piazza San Pietro dove il papa, “protetto” da Checco, sta salutando i fedeli.
Checco viene assunto come addetto alla sicurezza del Duomo di Milano. Convinto che le regole non valgano per lui, durante una pausa pranzo nel Museo del Duomo, ma in realtà gli interni sono quelli della Pinacoteca di Brera, incontra Farah. La sua vita lavorativa si svolge nei pressi del Duomo, durante un’altra pausa è seduto ai tavolini di un bar in Via Mercanti con l’amico Giovanni: le guglie gotiche della cattedrale sono visibili sullo sfondo.
La casa dove Checco manda a vivere Farah è La Cascina del Guado, oggi sede di un laboratorio artistico-culturale, sul Naviglio Grande nel Parco del Ticino, mentre le scene relative alla vita di Checco al di fuori dal lavoro (la casa dove vive con la famiglia, il trullo ereditato dal nonno, il luogo dove Checco raggiunge Farah con il quadro di Santa Teresa) sono girate a Cuggiono (MI) e nella sua frazione Castelletto. Si scorge un altro naviglio, a Turbigo (MI), nella scena in cui Ivano rivela a Checco alcune cose su Farah. Durante una gita fuori porta, Checco e Farah organizzano un picnic sul Lago di Alserio (CO). In una scena, in cui la mamma di Checco va a salutare Don Bruno in una casa di riposo compare Villa Clerici a Milano.
Farah fa la conoscenza con la famiglia e le tradizioni pugliesi di Checco durante un battesimo che si celebra ad Alberobello (BA). Ritroviamo i caratteristici trulli del centro storico e i muretti a secco delle campagne circostanti, mentre il battesimo si celebra presso l’Abbazia di Santa Maria di Barsento a Noci (BA). C’è tempo anche per un bagno a Cala Incina, località balneare di Polignano a Mare (BA).
Le scene ambientate a Roma sono girate in Piazzale Garibaldi (al Gianicolo) dove il colonnello Mazzini e la moglie sono seduti ai tavolini di un bar, e in Piazza Pio XII, nelle immediate vicinanze della Città del Vaticano, a rappresentare Piazza San Pietro dove il papa, “protetto” da Checco, sta salutando i fedeli.
A causa del pericolo di attentati che richiede misure straordinarie per i luoghi a rischio, Checco diventa addetto alla sicurezza del Duomo di Milano, ma per una serie di malintesi diviene lui stesso una minaccia al patrimonio artistico italiano.