A quarant'anni dalla strage del 3 settembre 1983 di via Carini 13 (Palermo) in cui il generale Carlo Alberto dalla Chiesa perse la vita assieme alla moglie e ad un agente della scorta, la serie Il nostro generale racconta una storia legata alla guerra contro le brigate rosse a difesa della democrazia e alla nascita del Nucleo Speciale Antiterrorismo, il gruppo scelto di giovani carabinieri sotto copertura creato dallo stesso dalla Chiesa per controbattere con nuovi mezzi investigativi alle azioni di propoganda armata dei brigatisti.
Ambientata nel periodo degli anni di piombo, la serie prende il via nel 1973, quando da Palermo, dove si occupava di lotta alla mafia, il generale dalla Chiesa (interpretato da Sergio Castellitto) viene trasferito a Torino per indagare sul clima di tensione crescente che sta investendo il cosiddetto triangolo industriale del Nord (Torino, Milano, Genova).
Realizzata con la collaborazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, la serie intreccia immagini e filmati di repertorio alla ricostruzione accurata delle vicende storiche e personali dei protagonisti, utilizzando alcuni dei luoghi reali delle vicende narrate, tra cui la Caserma dei Carabinieri Pietro Micca di Torino e il cortile dove le Brigate Rosse uccisero Fulvio Croce, presidente dell’ordine degli avvocati di Torino. Tra le location interessate: il quartiere La Crocetta, l'ex carcere Le Nuove, la galleria Subalpina, il cinema Romano, la sala da Ballo Le Roi Dancing Music Hall Lutrario, le sale Chiablese, parte del complesso del Musei Reali di Torino.
La piaga del terrorismo ad un certo punto si allarga e dalle fabbriche, luoghi da dove è partita la protesta, inizia a prendere di mira anche i palazzi e gli uomini del potere: anche Roma è dunque coinvolta dalle riprese.
A quarant'anni dalla strage del 3 settembre 1983 di via Carini 13 (Palermo) in cui il generale Carlo Alberto dalla Chiesa perse la vita assieme alla moglie e ad un agente della scorta, la serie Il nostro generale racconta una storia legata alla guerra contro le brigate rosse a difesa della democrazia e alla nascita del Nucleo Speciale Antiterrorismo, il gruppo scelto di giovani carabinieri sotto copertura creato dallo stesso dalla Chiesa per controbattere con nuovi mezzi investigativi alle azioni di propoganda armata dei brigatisti.
Ambientata nel periodo degli anni di piombo, la serie prende il via nel 1973, quando da Palermo, dove si occupava di lotta alla mafia, il generale dalla Chiesa (interpretato da Sergio Castellitto) viene trasferito a Torino per indagare sul clima di tensione crescente che sta investendo il cosiddetto triangolo industriale del Nord (Torino, Milano, Genova).
Realizzata con la collaborazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, la serie intreccia immagini e filmati di repertorio alla ricostruzione accurata delle vicende storiche e personali dei protagonisti, utilizzando alcuni dei luoghi reali delle vicende narrate, tra cui la Caserma dei Carabinieri Pietro Micca di Torino e il cortile dove le Brigate Rosse uccisero Fulvio Croce, presidente dell’ordine degli avvocati di Torino. Tra le location interessate: il quartiere La Crocetta, l'ex carcere Le Nuove, la galleria Subalpina, il cinema Romano, la sala da Ballo Le Roi Dancing Music Hall Lutrario, le sale Chiablese, parte del complesso del Musei Reali di Torino.
La piaga del terrorismo ad un certo punto si allarga e dalle fabbriche, luoghi da dove è partita la protesta, inizia a prendere di mira anche i palazzi e gli uomini del potere: anche Roma è dunque coinvolta dalle riprese.
Nel 1973 il generale dalla Chiesa viene trasferito da Palermo, dove era impegnato nella lotta alla mafia, a Torino, dove le brigate rosse stanno iniziando a rivendicare le loro prime azioni di propaganda armata. Nonostante le resistenze dei vertici dell’Arma, nasce il Nucleo Speciale Antiterrorismo, un gruppo scelto di uomini, tutti giovanissimi, fortemente specializzato e capace di muoversi negli ambienti vicini ai brigatisti. La grande abilità strategica di dalla Chiesa, che non riguarderà solo la “lotta sul campo” ma anche l’intuizione dell’importanza dei pentiti, e il coraggio dei suoi ragazzi riusciranno a vincere la guerra contro le brigate rosse.