Il punto di rugiada di Marco Risi, prodotto da Fandango, Rai Cinema, con il contributo del MiC, è un film dalla gestazione lunghissima, “13 anni”, ha raccontato il regista. Ad ispirarlo, i racconti di un giovane maestro di scuola divenuto, nel frattempo, uno scrittore di successo, Enrico Galiano, che parlò al regista della sua esperienza di qualche anno prima in una casa di riposo come alternativa al servizio militare. Contemporaneamente nasceva l’idea di scrivere un libro che avesse a che fare con il padre Dino, “Forte respiro rapido”. La sceneggiatura contiene entrambi gli elementi, tanto da voler chiamare Dino uno degli ospiti della casa di riposo interpretato da Massimo De Francovich.
Protagonisti del film due giovani sbandati condannati ai lavori socialmente utili in una casa di riposo. Quattro stagioni portano un cambiamento significativo non solo all’esterno della struttura – l’arrivo del freddo, la neve, le festività natalizie e poi il rifiorire della natura con il ritorno delle temperature più miti – ma anche nell’animo dei due protagonisti, che inevitabilmente finiranno per farsi coivolgere emotivamente da ciò che accade intorno a loro, durante giornate che sembrano trascorrere apparentemente tutte uguali.
Il film è girato a Roma e dintorni, ma la location principale è Villa Bianca, la casa di riposo che accoglie gli anziani ospiti. I suoi ambienti sono ricostruiti a Villa Grazioli a Grottaferrata (in particolare la struttura esterna e alcuni spazi interni): la dimora storica del Cinquecento, oggi trasformata in hotel di lusso, è nota anche per aver ospitato, nello slargo antistante la facciata e nelle stesse stanze affrescate visibili nel film di Risi, alcune memorabili scene de Il marchese del Grillo (Mario Monicelli, 1981, qui le location). Alcuni interni sono girati presso Villa Tuscolana Park Hotel a Frascati.
Il punto di rugiada di Marco Risi, prodotto da Fandango, Rai Cinema, con il contributo del MiC, è un film dalla gestazione lunghissima, “13 anni”, ha raccontato il regista. Ad ispirarlo, i racconti di un giovane maestro di scuola divenuto, nel frattempo, uno scrittore di successo, Enrico Galiano, che parlò al regista della sua esperienza di qualche anno prima in una casa di riposo come alternativa al servizio militare. Contemporaneamente nasceva l’idea di scrivere un libro che avesse a che fare con il padre Dino, “Forte respiro rapido”. La sceneggiatura contiene entrambi gli elementi, tanto da voler chiamare Dino uno degli ospiti della casa di riposo interpretato da Massimo De Francovich.
Protagonisti del film due giovani sbandati condannati ai lavori socialmente utili in una casa di riposo. Quattro stagioni portano un cambiamento significativo non solo all’esterno della struttura – l’arrivo del freddo, la neve, le festività natalizie e poi il rifiorire della natura con il ritorno delle temperature più miti – ma anche nell’animo dei due protagonisti, che inevitabilmente finiranno per farsi coivolgere emotivamente da ciò che accade intorno a loro, durante giornate che sembrano trascorrere apparentemente tutte uguali.
Il film è girato a Roma e dintorni, ma la location principale è Villa Bianca, la casa di riposo che accoglie gli anziani ospiti. I suoi ambienti sono ricostruiti a Villa Grazioli a Grottaferrata (in particolare la struttura esterna e alcuni spazi interni): la dimora storica del Cinquecento, oggi trasformata in hotel di lusso, è nota anche per aver ospitato, nello slargo antistante la facciata e nelle stesse stanze affrescate visibili nel film di Risi, alcune memorabili scene de Il marchese del Grillo (Mario Monicelli, 1981, qui le location). Alcuni interni sono girati presso Villa Tuscolana Park Hotel a Frascati.
Carlo, un ragazzo viziato e sregolato, una notte provoca da ubriaco un grave incidente d’auto per il quale viene condannato a scontare un anno di lavori socialmente utili in una casa di riposo. Insieme a lui a Villa Bianca arriva anche Manuel, un giovane spacciatore colto in flagrante. Luisa, infermiera che lavora da anni nella struttura, guiderà i due ragazzi in un mondo senza età dove condivisione, conforto e accoglienza cambieranno per sempre il loro sguardo sul mondo e sulla vita.