Girato tra la California, gli Emirati Arabi e l’Italia. Un’Alfa Romeo verde fluo crea il panico nel traffico del centro di Firenze, tra sparatorie e numerosi incidenti, attraversa il Lungarno e Piazza Cavalleggeri, proprio di fronte alla Biblioteca Nazionale. Uno dei componenti della banda, l’acrobata, si trova in cima al Duomo e vedendo le difficoltà dei “compari” decide di scendere semplicemente scivolando giù per la cupola e correndo lungo i cornicioni: è l’occasione per una visuale insolita e spettacolare del capoluogo toscano. Un salto e magicamente ci ritroviamo a Siena: il Duomo e la Basilica di San Domenico spiccano in lontananza mentre l’acrobata si orienta tra i tetti dei palazzi medievali. Ha alle spalle la Chiesa di Santa Maria di Provenzano mentre l’Alfa si sta invece dirigendo in Piazza del Campo. Poi di nuovo a Firenze, per entrare a Piazzale degli Uffizi dall’Arco che affaccia sull’Arno e a Piazza della Signoria. Per seminare un elicottero, l’automobile entra nella Galleria dell’Accademia (ma è una ricostruzione) e attraversa varie sale sfiorando tra le tante, la celebre statua del David di Michelangelo.
Se il centro storico di Siena si è magicamente trasformato in Firenze, nell’ultima parte della storia, Taranto diventa il fittizio Turgistan, stato mediorentale guidato da un malvagio tiranno. Lungo il canale navigabile che costeggia il Castello aragonese è ormeggiato l’enorme yacht Kismet. Tra inseguimenti e incidenti, ci sono le riprese realizzate sul Ponte Girevole, nella Città Vecchia, l’esplosione di due auto su Corso Due Mari. Nella Vela di Calatrava, infine, l’incompiuta città dello sport composta da un’enorme intelaiatura metallica a forma di pinna di squalo che si trova nel quartiere Tor Vergata di Roma, la produzione ha girato diverse scene: qui è stato infatti parzialmente ricostruito il Kismet.
Alcune riprese sono avvenute anche all’interno degli Studios di Cinecittà.
Girato tra la California, gli Emirati Arabi e l’Italia. Un’Alfa Romeo verde fluo crea il panico nel traffico del centro di Firenze, tra sparatorie e numerosi incidenti, attraversa il Lungarno e Piazza Cavalleggeri, proprio di fronte alla Biblioteca Nazionale. Uno dei componenti della banda, l’acrobata, si trova in cima al Duomo e vedendo le difficoltà dei “compari” decide di scendere semplicemente scivolando giù per la cupola e correndo lungo i cornicioni: è l’occasione per una visuale insolita e spettacolare del capoluogo toscano. Un salto e magicamente ci ritroviamo a Siena: il Duomo e la Basilica di San Domenico spiccano in lontananza mentre l’acrobata si orienta tra i tetti dei palazzi medievali. Ha alle spalle la Chiesa di Santa Maria di Provenzano mentre l’Alfa si sta invece dirigendo in Piazza del Campo. Poi di nuovo a Firenze, per entrare a Piazzale degli Uffizi dall’Arco che affaccia sull’Arno e a Piazza della Signoria. Per seminare un elicottero, l’automobile entra nella Galleria dell’Accademia (ma è una ricostruzione) e attraversa varie sale sfiorando tra le tante, la celebre statua del David di Michelangelo.
Se il centro storico di Siena si è magicamente trasformato in Firenze, nell’ultima parte della storia, Taranto diventa il fittizio Turgistan, stato mediorentale guidato da un malvagio tiranno. Lungo il canale navigabile che costeggia il Castello aragonese è ormeggiato l’enorme yacht Kismet. Tra inseguimenti e incidenti, ci sono le riprese realizzate sul Ponte Girevole, nella Città Vecchia, l’esplosione di due auto su Corso Due Mari. Nella Vela di Calatrava, infine, l’incompiuta città dello sport composta da un’enorme intelaiatura metallica a forma di pinna di squalo che si trova nel quartiere Tor Vergata di Roma, la produzione ha girato diverse scene: qui è stato infatti parzialmente ricostruito il Kismet.
Alcune riprese sono avvenute anche all’interno degli Studios di Cinecittà.
Bay Films, Skydance Media
Una spietata banda di “vigilanti” che si fingono morti ha come missione quella di migliorare il mondo eliminando i cattivi. Il primo della lista è il malvagio dittatore di uno stato mediorentale.