Nel film Folle d'amore viene raccontata la biografia di Alda Merini, cogliendone i momenti salienti e mostrandola non solo come poetessa, ma anche come donna e come madre.
In un dialogo con il giovane intellettuale Arnoldo (Federico Cesari) una Alda Merini settantenne (interpretata da Laura Morante) ripercorre, con ironia e sagacia, la sua storia: a partire dallo spiccato talento per la poesia già da adolescente, che la rende nota e la qualifica come enfant prodige, alle frequentazione dei circoli letterari e ai primi amori; passando per la maternità e la crisi che la porta al ricovero in manicomio per dodici anni; fino alla sua risalita, anche grazie all'alleata di sempre, la poesia.
Realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, il progetto ha coinvolto 65 professionisti locali nella troupe impegnandoli per 6 settimane di riprese tra ottobre e novembre 2022 – oltre a 4 settimane di preparazione – toccando varie zone cittadine. La Milano di Alda Merini è stata infatti interamente riprodotta a Torino – sia per ambientazioni esterne che per gli interni che raccontano i luoghi attraversati dalla poetessa nella sua vita. È il caso, per esempio, della Chiesa dello Spirito Santo, che riproduce la Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, luogo del matrimonio della giovane con Ettore Carniti nel 1954.
Particolarmente degna di nota anche è la ricostruzione dell’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano – dove la donna allora trentenne rimase dal 1961 al 1972 – interamente riprodotto presso la Certosa Reale di Collegno.
Nel film Folle d'amore viene raccontata la biografia di Alda Merini, cogliendone i momenti salienti e mostrandola non solo come poetessa, ma anche come donna e come madre.
In un dialogo con il giovane intellettuale Arnoldo (Federico Cesari) una Alda Merini settantenne (interpretata da Laura Morante) ripercorre, con ironia e sagacia, la sua storia: a partire dallo spiccato talento per la poesia già da adolescente, che la rende nota e la qualifica come enfant prodige, alle frequentazione dei circoli letterari e ai primi amori; passando per la maternità e la crisi che la porta al ricovero in manicomio per dodici anni; fino alla sua risalita, anche grazie all'alleata di sempre, la poesia.
Realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, il progetto ha coinvolto 65 professionisti locali nella troupe impegnandoli per 6 settimane di riprese tra ottobre e novembre 2022 – oltre a 4 settimane di preparazione – toccando varie zone cittadine. La Milano di Alda Merini è stata infatti interamente riprodotta a Torino – sia per ambientazioni esterne che per gli interni che raccontano i luoghi attraversati dalla poetessa nella sua vita. È il caso, per esempio, della Chiesa dello Spirito Santo, che riproduce la Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, luogo del matrimonio della giovane con Ettore Carniti nel 1954.
Particolarmente degna di nota anche è la ricostruzione dell’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano – dove la donna allora trentenne rimase dal 1961 al 1972 – interamente riprodotto presso la Certosa Reale di Collegno.
Cosa rende speciale Alda Merini? La sua poesia, certo, ma forse anche la sua vita senza mezze misure, che è lei stessa a raccontare, con ironia e sagacia, a un giovane intellettuale, Arnoldo.