Il sol dell'avvenire è il 14° lungometraggio diretto da Nanni Moretti, in cui lui stesso interpreta Giovanni (lo stesso Moretti), un rinomato regista italiano che sta per girare il suo nuovo film. Ma tra il suo matrimonio in crisi, il suo produttore francese sull'orlo del fallimento e sua figlia che lo abbandona, tutto sembra giocare a suo sfavore! Sempre sul filo del rasoio, Giovanni dovrà ripensare il suo modo di fare le cose se vuole guidare il suo piccolo mondo verso un futuro luminoso.
Quello di Moretti è un racconto meta-cinematografico dove il regista è il protagonista, interpretando un alter ego di se stesso con il nome di Giovanni, come in Mia Madre (2015) e ne La Stanza del figlio (2001). Al suo fianco Mathieu Amalric, Margherita Buy, Silvio Orlando, Barbora Bobulova, Benjamin Stender, Jerzy Stuhr, Elena Lietti, Blu Yoshimi, Flavio Furno, Beniamino Marcone, Laura Nardi, Francesco Brandi, Francesco Rossini e Rosario Lisma.
Il film è stato girato a Roma per 14 settimane. Nel susseguirsi del film si riconoscono, in lunghe inquadrature, le zone centrali della capitale, cui Moretti sembra offrire un omaggio, quasi una dichiarazione d'amore. A partire da Castel Sant'Angelo, la cui veduta apre il film insieme al lungotevere, dove da uno dei muri che lo costeggia si calano gli imbianchini per scrivere a lettere rosse cubitali il titolo Il sol dell'avvenire. È sempre il lungotevere, dalle parti de lponte Giacomo Matteotti, a fare da sfondo al set del film d'azione coprodotto dalla moglie del protagonista (Margherita Buy). È invece piazza Mazzini quella che percorrono di notte sui monopattini Moretti e il suo produttore francese (Mathieu Amalric), attraversandola più volte, scambiandosi opinioni, prima di spingersi su via Sabotino e arrivare al ponte Pietro Nenni. Ben riconoscibili i Fori Imperiali protagonisti dalla sontuosa e affollata parata finale del film; così come alcune strade della Garbatella e il vecchio ex deposito Atac di San Paolo.
Realizzate da Cinecittà le scenografie con cui è stato ricostruito parte del set, in particolare il quartiere del Quarticciolo, dove arriva a un certo punto il circo ungherese Budavari, chiamato dai membri del PCI. L'imponente scenografia, per l'intera durata delle riprese, è stata collocata in un’ampia area sulla Pontina, nella periferia di Roma, di proprietà di Cinecittà. La scenografia riscostruita comprende le alte palazzine ocra del rione, perfettamente ricostruito in pieno stile anni Cinquanta; al piano terra si scorgono la sezione del Partito Comunista Italiano, un tabacchino e il negozio di alimentari. Alcune scene sono state girate negli studi sulla Tuscolana di Cinecittà, tra i viali che fiancheggiano il bar, l'esterno del Teatro 8 e l'interno di uno Studio.
Il sol dell'avvenire è il 14° lungometraggio diretto da Nanni Moretti, in cui lui stesso interpreta Giovanni (lo stesso Moretti), un rinomato regista italiano che sta per girare il suo nuovo film. Ma tra il suo matrimonio in crisi, il suo produttore francese sull'orlo del fallimento e sua figlia che lo abbandona, tutto sembra giocare a suo sfavore! Sempre sul filo del rasoio, Giovanni dovrà ripensare il suo modo di fare le cose se vuole guidare il suo piccolo mondo verso un futuro luminoso.
Quello di Moretti è un racconto meta-cinematografico dove il regista è il protagonista, interpretando un alter ego di se stesso con il nome di Giovanni, come in Mia Madre (2015) e ne La Stanza del figlio (2001). Al suo fianco Mathieu Amalric, Margherita Buy, Silvio Orlando, Barbora Bobulova, Benjamin Stender, Jerzy Stuhr, Elena Lietti, Blu Yoshimi, Flavio Furno, Beniamino Marcone, Laura Nardi, Francesco Brandi, Francesco Rossini e Rosario Lisma.
Il film è stato girato a Roma per 14 settimane. Nel susseguirsi del film si riconoscono, in lunghe inquadrature, le zone centrali della capitale, cui Moretti sembra offrire un omaggio, quasi una dichiarazione d'amore. A partire da Castel Sant'Angelo, la cui veduta apre il film insieme al lungotevere, dove da uno dei muri che lo costeggia si calano gli imbianchini per scrivere a lettere rosse cubitali il titolo Il sol dell'avvenire. È sempre il lungotevere, dalle parti de lponte Giacomo Matteotti, a fare da sfondo al set del film d'azione coprodotto dalla moglie del protagonista (Margherita Buy). È invece piazza Mazzini quella che percorrono di notte sui monopattini Moretti e il suo produttore francese (Mathieu Amalric), attraversandola più volte, scambiandosi opinioni, prima di spingersi su via Sabotino e arrivare al ponte Pietro Nenni. Ben riconoscibili i Fori Imperiali protagonisti dalla sontuosa e affollata parata finale del film; così come alcune strade della Garbatella e il vecchio ex deposito Atac di San Paolo.
Realizzate da Cinecittà le scenografie con cui è stato ricostruito parte del set, in particolare il quartiere del Quarticciolo, dove arriva a un certo punto il circo ungherese Budavari, chiamato dai membri del PCI. L'imponente scenografia, per l'intera durata delle riprese, è stata collocata in un’ampia area sulla Pontina, nella periferia di Roma, di proprietà di Cinecittà. La scenografia riscostruita comprende le alte palazzine ocra del rione, perfettamente ricostruito in pieno stile anni Cinquanta; al piano terra si scorgono la sezione del Partito Comunista Italiano, un tabacchino e il negozio di alimentari. Alcune scene sono state girate negli studi sulla Tuscolana di Cinecittà, tra i viali che fiancheggiano il bar, l'esterno del Teatro 8 e l'interno di uno Studio.
Giovanni è un regista, Paola una produttrice. Giovanni gira un film ambientato nel 1956, scrive un film da Il nuotatore di Cheever e immagina un film con tante canzoni italiane.