La promozione del territorio, in Hundred Days, passa attraverso la valorizzazione delle eccellenze vitivinicole del Piemonte, regione sede del team di sviluppo. Protagonista del gioco è una donna inglese che giunge nel nostro Paese per gestire un vigneto di uva Barbera. Nello specifico, il territorio coperto è quello tra le Langhe e il Roero, patrimonio Unesco dal 2014. Nel titolo non mancano riferimenti a luoghi reali: vedi il comune di Alba, in provincia di Cuneo; la Cappella del Barolo, situata a La Morra; il fiume Tanaro. Presenti sulla mappa anche due comuni simbolo delle Langhe e del Roero, rispettivamente Barbaresco e Canale.
La promozione del territorio, in Hundred Days, passa attraverso la valorizzazione delle eccellenze vitivinicole del Piemonte, regione sede del team di sviluppo. Protagonista del gioco è una donna inglese che giunge nel nostro Paese per gestire un vigneto di uva Barbera. Nello specifico, il territorio coperto è quello tra le Langhe e il Roero, patrimonio Unesco dal 2014. Nel titolo non mancano riferimenti a luoghi reali: vedi il comune di Alba, in provincia di Cuneo; la Cappella del Barolo, situata a La Morra; il fiume Tanaro. Presenti sulla mappa anche due comuni simbolo delle Langhe e del Roero, rispettivamente Barbaresco e Canale.
Hundred Days applica gli stilemi del videogioco gestionale a un contesto inedito: quello della produzione vinicola. Il videogioco di Broken Arms Games offre una sfida che affonda le proprie radici non solo in meccaniche ludiche, ma anche e soprattutto in processi e prodotti reali, rappresentati digitalmente a seguito di lunghe ricerche sul campo. Hundred Days diventa così non solo il pretesto per addentrarsi in un ambiente per nulla battuto dai gestionali, ma anche e soprattutto per scoprire prodotti d’eccellenza e corrispondenti modi di produzione.