Mare fuori è ambientata all'interno dell’istituto penale per minori di Napoli.
Tra i reclusi ci sono Carmine Di Salvo (Massimiliano Caiazzo) e Filippo Ferrari (Nicolas Maupas): il primo è un aspirante parrucchiere che vuole scappare dal modo di vivere della sua famiglia camorrista; il secondo, invece, è un promettente pianista nato in una famiglia benestante di Milano. Quando vengono entrambi arrestati e rinchiusi in regime di custodia cautelare nel carcere minorile, i due ragazzi diventano migliori amici e innescano una catena di avvenimenti che coinvolgono tutte le persone intorno. La loro presenza, infatti, metterà pericolosamente in discussione il ruolo di capo del detenuto Ciro Ricci (Giacomo Giorgio), figlio di un boss camorrista. Nel settore femminile si trova invece Naditza (Valentina Romani), una ragazza rom con la quale Filippo ha una tormentata storia d'amore.
Dovendo fare i conti con le proprie paure e i sogni che vorrebbero realizzare, nella realtà del carcere i ragazzi diventano adulti. In questo percorso sono accompagnati, con una buona dose di sentimento e disciplina, dalla direttrice dell’istituto Paola (Carolina Crescentini) e dal comandante Massimo (Carmine Recano), determinati a dare ai giovani la possibilità di cambiare strada e vivere onestamente.
L’istituto di pena al centro della narrazione è stato integralmente ricostruito presso la base della Marina Militare del molo San Vincenzo di Napoli, grazie al lavoro del reparto scenografia della serie interamente campano, guidato dallo scenografo Antonio Farina.
La città di Napoli, con i suoi luoghi più suggestivi, accompagna i protagonisti della storia: si fanno notare il quartiere Gianturco, piazza del Plebiscito, il rione Sanità, il Centro Direzionale di Napoli, via Tribunali, via Toledo, la stazione Toledo della metropolitana, la panoramica via Orazio, via Petrarca, Villa Doria D’Angri, Posillipo, villa Grottamarina, il quartiere di Fuorigrotta, la zona di Montesanto, corso Vittorio Emanuele, la pedamentina di San Martino, la salita di Santa Lucia al Monte, le scale di Santa Maria Apparente e l’ospedale Monaldi di Napoli (nella scena in cui Nina, interpretata da Greta Esposito, effettua la prima ecografia).
Alcune sequenze sono state girate anche presso il porto di Salerno e a Cava de’ Tirreni, che nella finzione è diventata la città di Udine dove Gemma (Serena Codato) si trova prima dell’arresto.
La colonna sonora della serie, sapientemente costruita da Stefano Lentini, contribuisce notevolmente alla presentazione delle diverse ambientazioni grazie a un mix di musica diegetica (il pianoforte suonato dai protagonisti), musica trap/rap con la partecipazione del cantautore napoletano Raiz e alla collaborazione del Coro di Voci Bianche di Barcellona Pozzo di Gotto.
Il ritorno nell’istituto di detenzione minorile di Napoli per la seconda stagione vede l’introduzione di nuovi personaggi, come Kubra (Kyshan Wilson) e Sasà (Filippo Soave), e il racconto di nuove storie. Le difficoltà mettono a dura prova l’amore di Filippo e Naditza. Carmine, dopo la morte di Nina, si sente smarrito e privo di forze, mentre Edoardo tenta di prendere il posto di Ciro come capo.
Location principali della serie restano la base di molo San Vincenzo e la città di Napoli, di cui si riconoscono in particolare il rione Luzzatti, via Petrarca, il rione Sanità, la zona di Mergellina, Posillipo e la sua spiaggia delle Rocce Verdi. Inoltre, è nella Chiesa di San Domenico Maggiore che Naditza sta per sposare suo cugino prima dell’arrivo di Filippo.
Alcune scene, come quelle riguardanti i momenti immaginari di Carmine con Nina, sono state girate presso la spiaggia di Castel Volturno (CE).
La colonna sonora della seconda stagione, firmata ancora una volta da Stefano Lentini, vede la collaborazione di Raiz, nella canzone “Amore che fa male”, e Matteo Paolillo, autore di “Sangue Nero”, con le voci di due attori della serie: Domenico Cuomo e Serena Codato.
Nella terza stagione di Mare Fuori i ragazzi sono cresciuti e devono compiere delle scelte per definire quale ruolo assumere nel mondo ormai da adulti. La scoperta dell’amore è la rotta che li conduce alla scoperta di nuovi aspetti di se stessi. Alcuni si perdono in questo sentimento, per altri invece rappresenta un faro che li può guidare verso la luce.
Nuovi detenuti arrivano nell’istituto: Giulia (Clara Soccini), una trapper appartenente ad una gang milanese, e i fratelli Di Meo (Francesco Panarella e Giuseppe Pirozzi) che insieme a Dobermann (Salahudin Tijani Imrana), un amico extracomunitario di colore, entrano in prigione per aver devastato un ospedale.
Confermata l’ambientazione principale: Napoli con i suoi luoghi iconici. Si riconoscono il Maschio Angioino, la galleria Umberto, l’Orto Botanico, il rione Sanità, Montesanto, piazza Monteoliveto, la Chiesa di San Francesco d'Assisi al Vomero e l’isolotto di Nisida dove si trova il vero carcere minorile di Napoli. Alcune scene sono state girate anche a Pozzuoli e a Bacoli, in particolare presso la spiaggia di Capo Miseno e presso la Piscina Mirabilis.
Sullo sfondo anche i comuni di Gragnano, Somma Vesuviana e Torre del Greco, e il litorale di Castel Volturno (CE).
Nella quarta stagione i protagonisti si trovano metaforicamente a navigare in mare aperto, pur avendo sempre come punto di riferimento l'istituto, ovvero la base della Marina Militare del molo San Vincenzo di Napoli. Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella vivono la consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia. Sono soli, spinti dalla corrente verso il largo. Ora devono vincere le loro più intime paure per affrontare la vita. Al loro fianco solo gli amici con cui scelgono di navigare. A contrastare questo racconto ci sono Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia che, nel bene e nel male, vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita. È il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere.
Le riprese hanno coinvolto nuovamente il centro di Napoli, in particolare la zona di Forcella, oltre al quartire orientale di Poggioreale, il lungomare di Bagnoli, Posillipo e Bacoli con la sua Piscina Mirabilis.
Mare fuori è ambientata all'interno dell’istituto penale per minori di Napoli.
Tra i reclusi ci sono Carmine Di Salvo (Massimiliano Caiazzo) e Filippo Ferrari (Nicolas Maupas): il primo è un aspirante parrucchiere che vuole scappare dal modo di vivere della sua famiglia camorrista; il secondo, invece, è un promettente pianista nato in una famiglia benestante di Milano. Quando vengono entrambi arrestati e rinchiusi in regime di custodia cautelare nel carcere minorile, i due ragazzi diventano migliori amici e innescano una catena di avvenimenti che coinvolgono tutte le persone intorno. La loro presenza, infatti, metterà pericolosamente in discussione il ruolo di capo del detenuto Ciro Ricci (Giacomo Giorgio), figlio di un boss camorrista. Nel settore femminile si trova invece Naditza (Valentina Romani), una ragazza rom con la quale Filippo ha una tormentata storia d'amore.
Dovendo fare i conti con le proprie paure e i sogni che vorrebbero realizzare, nella realtà del carcere i ragazzi diventano adulti. In questo percorso sono accompagnati, con una buona dose di sentimento e disciplina, dalla direttrice dell’istituto Paola (Carolina Crescentini) e dal comandante Massimo (Carmine Recano), determinati a dare ai giovani la possibilità di cambiare strada e vivere onestamente.
L’istituto di pena al centro della narrazione è stato integralmente ricostruito presso la base della Marina Militare del molo San Vincenzo di Napoli, grazie al lavoro del reparto scenografia della serie interamente campano, guidato dallo scenografo Antonio Farina.
La città di Napoli, con i suoi luoghi più suggestivi, accompagna i protagonisti della storia: si fanno notare il quartiere Gianturco, piazza del Plebiscito, il rione Sanità, il Centro Direzionale di Napoli, via Tribunali, via Toledo, la stazione Toledo della metropolitana, la panoramica via Orazio, via Petrarca, Villa Doria D’Angri, Posillipo, villa Grottamarina, il quartiere di Fuorigrotta, la zona di Montesanto, corso Vittorio Emanuele, la pedamentina di San Martino, la salita di Santa Lucia al Monte, le scale di Santa Maria Apparente e l’ospedale Monaldi di Napoli (nella scena in cui Nina, interpretata da Greta Esposito, effettua la prima ecografia).
Alcune sequenze sono state girate anche presso il porto di Salerno e a Cava de’ Tirreni, che nella finzione è diventata la città di Udine dove Gemma (Serena Codato) si trova prima dell’arresto.
La colonna sonora della serie, sapientemente costruita da Stefano Lentini, contribuisce notevolmente alla presentazione delle diverse ambientazioni grazie a un mix di musica diegetica (il pianoforte suonato dai protagonisti), musica trap/rap con la partecipazione del cantautore napoletano Raiz e alla collaborazione del Coro di Voci Bianche di Barcellona Pozzo di Gotto.
Il ritorno nell’istituto di detenzione minorile di Napoli per la seconda stagione vede l’introduzione di nuovi personaggi, come Kubra (Kyshan Wilson) e Sasà (Filippo Soave), e il racconto di nuove storie. Le difficoltà mettono a dura prova l’amore di Filippo e Naditza. Carmine, dopo la morte di Nina, si sente smarrito e privo di forze, mentre Edoardo tenta di prendere il posto di Ciro come capo.
Location principali della serie restano la base di molo San Vincenzo e la città di Napoli, di cui si riconoscono in particolare il rione Luzzatti, via Petrarca, il rione Sanità, la zona di Mergellina, Posillipo e la sua spiaggia delle Rocce Verdi. Inoltre, è nella Chiesa di San Domenico Maggiore che Naditza sta per sposare suo cugino prima dell’arrivo di Filippo.
Alcune scene, come quelle riguardanti i momenti immaginari di Carmine con Nina, sono state girate presso la spiaggia di Castel Volturno (CE).
La colonna sonora della seconda stagione, firmata ancora una volta da Stefano Lentini, vede la collaborazione di Raiz, nella canzone “Amore che fa male”, e Matteo Paolillo, autore di “Sangue Nero”, con le voci di due attori della serie: Domenico Cuomo e Serena Codato.
Nella terza stagione di Mare Fuori i ragazzi sono cresciuti e devono compiere delle scelte per definire quale ruolo assumere nel mondo ormai da adulti. La scoperta dell’amore è la rotta che li conduce alla scoperta di nuovi aspetti di se stessi. Alcuni si perdono in questo sentimento, per altri invece rappresenta un faro che li può guidare verso la luce.
Nuovi detenuti arrivano nell’istituto: Giulia (Clara Soccini), una trapper appartenente ad una gang milanese, e i fratelli Di Meo (Francesco Panarella e Giuseppe Pirozzi) che insieme a Dobermann (Salahudin Tijani Imrana), un amico extracomunitario di colore, entrano in prigione per aver devastato un ospedale.
Confermata l’ambientazione principale: Napoli con i suoi luoghi iconici. Si riconoscono il Maschio Angioino, la galleria Umberto, l’Orto Botanico, il rione Sanità, Montesanto, piazza Monteoliveto, la Chiesa di San Francesco d'Assisi al Vomero e l’isolotto di Nisida dove si trova il vero carcere minorile di Napoli. Alcune scene sono state girate anche a Pozzuoli e a Bacoli, in particolare presso la spiaggia di Capo Miseno e presso la Piscina Mirabilis.
Sullo sfondo anche i comuni di Gragnano, Somma Vesuviana e Torre del Greco, e il litorale di Castel Volturno (CE).
Nella quarta stagione i protagonisti si trovano metaforicamente a navigare in mare aperto, pur avendo sempre come punto di riferimento l'istituto, ovvero la base della Marina Militare del molo San Vincenzo di Napoli. Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella vivono la consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia. Sono soli, spinti dalla corrente verso il largo. Ora devono vincere le loro più intime paure per affrontare la vita. Al loro fianco solo gli amici con cui scelgono di navigare. A contrastare questo racconto ci sono Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia che, nel bene e nel male, vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita. È il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere.
Le riprese hanno coinvolto nuovamente il centro di Napoli, in particolare la zona di Forcella, oltre al quartire orientale di Poggioreale, il lungomare di Bagnoli, Posillipo e Bacoli con la sua Piscina Mirabilis.
Picomedia, Rai Fiction
Un gruppo di ragazzi reclusi nell’istituto di pena minorile di Napoli sono costretti ad affrontare il carcere e le sue leggi ma anche la paura di lasciare fuori, assieme al mare, anche i propri sogni.