Siglato un accordo di collaborazione tra il Comune di Napoli e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per semplificare le procedure relative alle attività di riprese fotografiche e audiovisive.
Dopo il Disciplinare dell’Ufficio Cinema ed il bando (ancora aperto) con cui il Comune assegna contributi alle società di produzione audiovisiva, questo atto ha come obiettivo quello di velocizzare e rendere più efficiente l’azione amministrativa a favore degli operatori della cultura. Nell’accordo sono, infatti, indicate nuove regole non solo per le attività di ripresa, ma anche per le richieste relative a eventi culturali e di spettacolo.
“L’accordo rappresenta un esempio significativo di collaborazione tra istituzioni – afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle Politiche Culturali per il Sindaco Manfredi – che, pur nelle differenti competenze, dimostrano di saper cooperare per l’interesse pubblico. È volontà comune, infatti, contribuire a dare a Napoli il posto che merita nel mondo della cultura, sostenendo i suoi operatori anche attraverso un percorso di ‘sburocratizzazione’, affermando con forza che il rispetto delle regole diventa tanto più diffuso quanto più queste regole sono chiare, semplici e vengono incontro alle esigenze legittime degli operatori. Il cinema e la cultura in genere rappresentano non solo dei canali per esprimersi, intrattenere, educare, ma anche dei settori produttivi che sono determinanti per lo sviluppo economico e sociale della nostra comunità ed in quanto tali vanno sostenuti”.
L’accordo rappresenta un ulteriore tassello della strategia di valorizzazione dell’immagine di Napoli a livello nazionale e internazionale, che si posiziona sempre tra le location più richieste in Italia, come confermano gli ultimi dati forniti dall’Ufficio Cinema del Comune di Napoli, che nel primo trimestre del 2025 ha offerto supporto amministrativo per la realizzazione di 43 progetti audiovisivi. In lista figurano, tra l’altro, il film su Pino Daniele Je so’ pazzo, diretto da Nicola Prosatore (le cui riprese partiranno a fine marzo e si protrarranno per 7 settimane tra Napoli, Torre del Greco, Torre Annunziata), 6 opere seriali, tra cui Un posto al sole, Gomorra – Le origini (regia di Marco D’Amore, Francesco Ghiaccio, sul set a Napoli fino a maggio 2025), Portobello sul caso Enzo Tortora, per la regia di Marco Bellocchio, e La preside di Luca Miniero, con protagonista Luisa Ranieri (sul set a Roma e Napoli per 14 settimane fino a maggio 2025), e 13 programmi tv, tra progetti per la Rai e produzioni straniere.
“L’audiovisivo è un volano fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio napoletano, ed è su questa consapevolezza che si fonda l’azione messa in campo dall’Amministrazione Manfredi, che della sinergia con le società di produzione ha fatto una cifra strategica – dichiara il delegato del sindaco per l’industria musicale e l’audiovisivo, Ferdinando Tozzi -. Una efficace politica di incoming delle produzioni audiovisive deve fondarsi sulla disponibilità di servizi, ambienti, professionalità e, dal punto di vista dell’azione strettamente amministrativa, su procedure snelle e adeguate ai tempi serrati delle riprese. Per questo, valorizzando la decennale esperienza dell’Ufficio Cinema, l’Amministrazione ha lavorato per snellire le procedure autorizzative e assicurare una risposta soddisfacente e tempestiva”.