Per la sua opera prima, Come pecore in mezzo ai lupi, Lyda Patitucci sceglie un crime dalle tinte forti con una protagonista femminile (Isabella Ragonese). Un film fatto di contrasti, allo stesso tempo intimo e d’azione, una storia cupa ma dai toni caldi. A due fratelli, i cui rapporti sono deteriorati dal tempo cui viene presentata una nuova, inaspettata, occasione: Vera e Bruno (interpretato Andrea Arcangeli) si ritrovano improvvisamente una di fronte all'altro, in ruoli opposti, obbligati a mantenere il segreto che li lega e a fare scelte difficili. Nel cast anche Carolina Michelangeli, Gennaro Di Colandrea, Aleksandar Gavranic, Alan Katic, Miloš Timotijevic, Clara Ponsot, Gabriele Portoghese, Imma Villa, Tommaso Ragno.
Anche l’ambientazione è cupa come la storia che vi è immersa: una Roma anonima, lontana dai monumenti millenari che l’hanno resa la città eterna, che a stento si intravedono in alcune inquadrature. Tra gli spazi riconoscibili, Vera cammina nervosamente sul ponte dell’Industria (o ponte di Ferro), che collega le due sponde del fiume Tevere tra via del Porto Fluviale a via Antonio Pacinotti, nei quartieri Ostiense e Portuense e il parco giochi Cinecittà World a Castel Romano, dove i due fratelli si incontrano per mettere a punto alcune questioni mentre la piccola Marta, figlia di Bruno, si distrae sulle giostre. L’assalto al portavalori avviene di fronte alle forme razionaliste della Basilica dei Santi Pietro e Paolo, nel quartiere Eur.
Per la sua opera prima, Come pecore in mezzo ai lupi, Lyda Patitucci sceglie un crime dalle tinte forti con una protagonista femminile (Isabella Ragonese). Un film fatto di contrasti, allo stesso tempo intimo e d’azione, una storia cupa ma dai toni caldi. A due fratelli, i cui rapporti sono deteriorati dal tempo cui viene presentata una nuova, inaspettata, occasione: Vera e Bruno (interpretato Andrea Arcangeli) si ritrovano improvvisamente una di fronte all'altro, in ruoli opposti, obbligati a mantenere il segreto che li lega e a fare scelte difficili. Nel cast anche Carolina Michelangeli, Gennaro Di Colandrea, Aleksandar Gavranic, Alan Katic, Miloš Timotijevic, Clara Ponsot, Gabriele Portoghese, Imma Villa, Tommaso Ragno.
Anche l’ambientazione è cupa come la storia che vi è immersa: una Roma anonima, lontana dai monumenti millenari che l’hanno resa la città eterna, che a stento si intravedono in alcune inquadrature. Tra gli spazi riconoscibili, Vera cammina nervosamente sul ponte dell’Industria (o ponte di Ferro), che collega le due sponde del fiume Tevere tra via del Porto Fluviale a via Antonio Pacinotti, nei quartieri Ostiense e Portuense e il parco giochi Cinecittà World a Castel Romano, dove i due fratelli si incontrano per mettere a punto alcune questioni mentre la piccola Marta, figlia di Bruno, si distrae sulle giostre. L’assalto al portavalori avviene di fronte alle forme razionaliste della Basilica dei Santi Pietro e Paolo, nel quartiere Eur.
Vera è un'agente sotto copertura della Polizia. Ha un carattere duro e in apparenza impenetrabile, temprato dai rischi della sua professione e segnato da un passato familiare doloroso. Viene incaricata di infiltrarsi in una banda internazionale di rapinatori, e scopre che uno di loro è suo fratello minore Bruno, con cui ha rotto i rapporti da tempo. Bruno è appena uscito di prigione, non ha un soldo e vuole partecipare al colpo per ricominciare tutto insieme a sua figlia Marta. Dopo anni lontani, Vera e Bruno si ritrovano improvvisamente uno di fronte all'altra, in ruoli opposti e obbligati a mantenere il segreto che li lega: vecchie ferite riemergono, e i due saranno costretti a fare delle scelte che metteranno a dura prova il raggiungimento dei reciproci obiettivi.