Rapito è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia di origine per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale. Tra gli interpreti ci sono Paolo Pierobon, che veste i panni di Papa Pio IX, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo), Filippo Timi e Fabrizio Gifuni.
Durate circa tre mesi, le riprese di Rapito di Marco Bellocchio sono partite nell’estate 2022 in piazza Minozzi a Roccabianca, piccolo comune in provincia di Parma, dove è stata ricostruita la casa della famiglia Mortara (la piazza era stata anche set de Il signore delle formiche di Gianni Amelio). Un'altra tappa della troupe è stata la città natale del piccolo Edgardo, Bologna, dove per l’ambientazione d’epoca sono state utilizzate alcune sale di Palazzo d’Accursio, oltre che piazza Maggiore e alcune zone del centro storico. La Chiesa barocca di San Barnaba, nel centro di Modena ha prestato i suoi interni.
Il film ha come location anche gli interni della sinagoga di Sabbioneta, nel mantovano, gioiellino dichiarato Patrimonio dell’Umanità nella 2008, che in passato ha ospitato le riprese della serie TV I medici e della fiction Rai La guerra è finita. Nel cuore di Roma, nell’Oratorio dei Filippini, è stato ricostruito il refettorio di San Pietro in Vincoli.
Rapito è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia di origine per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale. Tra gli interpreti ci sono Paolo Pierobon, che veste i panni di Papa Pio IX, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo), Filippo Timi e Fabrizio Gifuni.
Durate circa tre mesi, le riprese di Rapito di Marco Bellocchio sono partite nell’estate 2022 in piazza Minozzi a Roccabianca, piccolo comune in provincia di Parma, dove è stata ricostruita la casa della famiglia Mortara (la piazza era stata anche set de Il signore delle formiche di Gianni Amelio). Un'altra tappa della troupe è stata la città natale del piccolo Edgardo, Bologna, dove per l’ambientazione d’epoca sono state utilizzate alcune sale di Palazzo d’Accursio, oltre che piazza Maggiore e alcune zone del centro storico. La Chiesa barocca di San Barnaba, nel centro di Modena ha prestato i suoi interni.
Il film ha come location anche gli interni della sinagoga di Sabbioneta, nel mantovano, gioiellino dichiarato Patrimonio dell’Umanità nella 2008, che in passato ha ospitato le riprese della serie TV I medici e della fiction Rai La guerra è finita. Nel cuore di Roma, nell’Oratorio dei Filippini, è stato ricostruito il refettorio di San Pietro in Vincoli.
IBC Movie, Kavac Film, Rai Cinema, Ad Vitam Production, The Match Factory
David di Donatello 2024: Miglior sceneggiatura non originale a Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli / Migliore scenografia a Andrea Castorina e Valeria Vecellio / Migliori costumi a Sergio Ballo e Daria Calvelli / Miglior trucco a Enrico Iacoponi / Miglior acconciatura a Alberta Giuliani
Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara per prendere Edgardo, il figlio di sette anni. Ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile, per cui Edgardo deve ricevere un'educazione cattolica, ma i genitori faranno di tutto per riavere il figlio.