Il film di Matteo Garrone ispirato al best seller di Roberto Saviano racconta, attraverso quattro storie, un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra che si apre e si chiude nel segno delle merci e del loro ciclo di vita: le merci "fresche", appena nate, che sotto varie forme (pezzi di plastica, abiti griffati, videogiochi, orologi) arrivano al porto di Napoli per essere stoccate e occultate e le merci da smaltire che arrivano da tutta Italia e da mezza Europa sotto forma di scorie chimiche, residui tossici, fanghi, scheletri umani, per essere abusivamente "sversate" nelle campagne campane.
A Terzigno, comune partenopeo alle falde del Vesuvio, Pasquale è un bravo sarto che lavora in nero per l’alta moda al servizio della camorra che decide di arrotondare insegnando il mestiere ad una squadra di operai cinesi clandestini.
A Scampia, complesso residenziale della periferia nord di Napoli composto da edifici a forma triangolare conosciuti come le “vele”, tra le maggiori piazze di spaccio d’Italia, Totò, don Ciro e Maria sono pedine nella faida in corso tra gli scissionisti ed il clan Di Lauro.
In quel lembo di terra tra le province di Napoli e Caserta tristemente noto come la “terra dei fuochi” a causa della presenza di discariche abusive e l’interramento di rifiuti tossici, Franco (Toni Servillo) e Roberto lavorano per conto di aziende del nord Italia che accettano di smaltire rifiuti tossici a costi dimezzati. Grazzanise, Cancello Arnone, Santa Maria La Fossa, Casal di Principe, Qualiano, Giugliano, Villaricca, Nola, Acerra e Marigliano le località coinvolte.
Marco e Ciro sono due adolescenti cresciuti con il mito di Scarface, un film di Brian De Palma del 1983, che iniziano attività illecite per proprio conto in una zona controllata dal clan dei casalesi: l’area delle riprese comprende Castel Volturno e il litorale Domiziano.
Il film di Matteo Garrone ispirato al best seller di Roberto Saviano racconta, attraverso quattro storie, un viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra che si apre e si chiude nel segno delle merci e del loro ciclo di vita: le merci "fresche", appena nate, che sotto varie forme (pezzi di plastica, abiti griffati, videogiochi, orologi) arrivano al porto di Napoli per essere stoccate e occultate e le merci da smaltire che arrivano da tutta Italia e da mezza Europa sotto forma di scorie chimiche, residui tossici, fanghi, scheletri umani, per essere abusivamente "sversate" nelle campagne campane.
A Terzigno, comune partenopeo alle falde del Vesuvio, Pasquale è un bravo sarto che lavora in nero per l’alta moda al servizio della camorra che decide di arrotondare insegnando il mestiere ad una squadra di operai cinesi clandestini.
A Scampia, complesso residenziale della periferia nord di Napoli composto da edifici a forma triangolare conosciuti come le “vele”, tra le maggiori piazze di spaccio d’Italia, Totò, don Ciro e Maria sono pedine nella faida in corso tra gli scissionisti ed il clan Di Lauro.
In quel lembo di terra tra le province di Napoli e Caserta tristemente noto come la “terra dei fuochi” a causa della presenza di discariche abusive e l’interramento di rifiuti tossici, Franco (Toni Servillo) e Roberto lavorano per conto di aziende del nord Italia che accettano di smaltire rifiuti tossici a costi dimezzati. Grazzanise, Cancello Arnone, Santa Maria La Fossa, Casal di Principe, Qualiano, Giugliano, Villaricca, Nola, Acerra e Marigliano le località coinvolte.
Marco e Ciro sono due adolescenti cresciuti con il mito di Scarface, un film di Brian De Palma del 1983, che iniziano attività illecite per proprio conto in una zona controllata dal clan dei casalesi: l’area delle riprese comprende Castel Volturno e il litorale Domiziano.
Festival di Cannes 2008: Gran Premio della Giuria a Matteo Garrone / David di Donatello 2009: Miglior film a Matteo Garrone e Domenico Procacci – Miglior regia a Matteo Garrone – Migliore sceneggiatura a Maurizio Braucci, Ugo Chiti, Gianni Di Gregorio, Matteo Garrone e Roberto Saviano – Miglior produttore a Domenico Procacci – Miglior canzone (Herculaneum) a Robert Del Naja e Neil Davidge – Miglior montaggio a Marco Spoletini – Miglior montaggio sonoro a Maricetta Lombardo / Nastro d'argento 2009: Nastro d'argento speciale dell'anno a Matteo Garrone – Miglior sonoro a Maricetta Lombardo
Potere, soldi e sangue. In un mondo apparentemente lontano dalla realtà, ma ben radicato nella nostra terra, questi sono i “valori” con i quali gli abitanti della provincia di Caserta, tra Aversa e Casal di Principe, devono scontrarsi ogni giorno.