La serie The Swarm, grazie alla produzione esecutiva di Viola Film, è stata girata in diverse località italiane, per lo più marine, la cui scelta si è resa necessaria anche a causa delle restrizioni legate al periodo di pandemia (le riprese risalgono al 2021), che avevano impedito l’utilizzo di alcune location previste originariamente.
In Puglia in particolare, in località distanti fino a un massimo di 250 km, la finzione scenica ha permesso di far rinascere luoghi che nella realtà sono lontani tra loro migliaia di chilometri: la città di Trani è divenuta la Francia e il suo porto un mercato del pesce; la costa sabbiosa di Otranto si è trasformata nella Norvegia; il faro di Punta Palascia, situato sulla costa adriatica all’altezza di Otranto, ha riprodotto gli scenari delle isole Shetlands, situate al largo della Scozia. In accordo con la sovrintendenza, la produzione ha anche risistemato in terra battuta una stradina sterrata che conduce al vecchio faro simbolo del punto più a est d’Italia.
Vancouver è invece rinata in Veneto, mentre nel Lazio si ritrovano gli scenari del Perù. Nello specifico, a Rovigo e dintorni (Pila Porto Tolle e spiaggia di Volano) si sono insediati i set veneti, nel Lazio si è girato a Roma, Ostia, Civitavecchia e presso la torre Flavia di Ladispoli.
Le sequenze subacquee sono state riprodotte in una piscina a Bruxelles in Belgio. Tramite effetti visivi sono stati inoltre ricreati animali terrestri e acquatici, catastrofi naturali e lo “sciame” che dà il titolo alla serie.
La serie The Swarm, grazie alla produzione esecutiva di Viola Film, è stata girata in diverse località italiane, per lo più marine, la cui scelta si è resa necessaria anche a causa delle restrizioni legate al periodo di pandemia (le riprese risalgono al 2021), che avevano impedito l’utilizzo di alcune location previste originariamente.
In Puglia in particolare, in località distanti fino a un massimo di 250 km, la finzione scenica ha permesso di far rinascere luoghi che nella realtà sono lontani tra loro migliaia di chilometri: la città di Trani è divenuta la Francia e il suo porto un mercato del pesce; la costa sabbiosa di Otranto si è trasformata nella Norvegia; il faro di Punta Palascia, situato sulla costa adriatica all’altezza di Otranto, ha riprodotto gli scenari delle isole Shetlands, situate al largo della Scozia. In accordo con la sovrintendenza, la produzione ha anche risistemato in terra battuta una stradina sterrata che conduce al vecchio faro simbolo del punto più a est d’Italia.
Vancouver è invece rinata in Veneto, mentre nel Lazio si ritrovano gli scenari del Perù. Nello specifico, a Rovigo e dintorni (Pila Porto Tolle e spiaggia di Volano) si sono insediati i set veneti, nel Lazio si è girato a Roma, Ostia, Civitavecchia e presso la torre Flavia di Ladispoli.
Le sequenze subacquee sono state riprodotte in una piscina a Bruxelles in Belgio. Tramite effetti visivi sono stati inoltre ricreati animali terrestri e acquatici, catastrofi naturali e lo “sciame” che dà il titolo alla serie.
ndF International Production, Intaglio Films, ZDF, France Télévisions, ViaPlay, Hulu, Rai
Un gruppo di scienziati internazionali indaga su alcuni comportamenti anomali apparentemente scollegati che si verificano nelle profondità degli oceani causando disordini globali. Un verme di ghiaccio che minaccia la placca continentale innescando tsunami, batteri mortali che avvelenano l’acqua potabile, grandi mammiferi oceanici che attaccano in modo aggressivo le imbarcazioni sono fenomeni che deriverebbero, secondo gli scienziati, da una forza vitale intelligente, che dimora nel profondo Oceano Artico, in grado di manipolare il suo ambiente, l'oceano e tutto ciò che vi risiede. Nessuno crede a questa teoria, ma gli scienziati decidono di intraprendere attraverso una nave all'avanguardia la missione di seguire questa forza vitale intelligente, scavando nelle profondità dell'Oceano Artico.