Cosa amiamo nell’amare una persona? A cosa ci leghiamo? Alla dimensione spirituale del suo esistere, alle parole scambiate, ai ricordi, a quello che pensiamo di sapere dell’altro? O piuttosto a una dimensione più materica, corporea, al mistero che attiene a ciò che i corpi riescono a trasmettersi anche mentre si parla d’altro? All’esplorazione del rapporto corpo-coscienza (o corpo-anima) e al mistero di cosa sopravvive quando il corpo fisico perde di sostanza è dedicata opera seconda di Piero Messina, Another End.
Il film è girato tra Roma e Parigi che danno corpo a una metropoli senza nome, un non-luogo asettico e futuristico dominato da luce fredda, con enormi grattacieli di vetro e passerelle sospese, a rappresentare un’alterità tecnologica dominante che incombe sul muoversi nel mondo dei protagonisti, che – per contrasto – continuano a spostarsi in vecchie carrozze della metropolitana, vivono in case dall’aspetto tradizionale, frequentano locali notturni con gli esterni coperti di graffiti.
Cosa amiamo nell’amare una persona? A cosa ci leghiamo? Alla dimensione spirituale del suo esistere, alle parole scambiate, ai ricordi, a quello che pensiamo di sapere dell’altro? O piuttosto a una dimensione più materica, corporea, al mistero che attiene a ciò che i corpi riescono a trasmettersi anche mentre si parla d’altro? All’esplorazione del rapporto corpo-coscienza (o corpo-anima) e al mistero di cosa sopravvive quando il corpo fisico perde di sostanza è dedicata opera seconda di Piero Messina, Another End.
Il film è girato tra Roma e Parigi che danno corpo a una metropoli senza nome, un non-luogo asettico e futuristico dominato da luce fredda, con enormi grattacieli di vetro e passerelle sospese, a rappresentare un’alterità tecnologica dominante che incombe sul muoversi nel mondo dei protagonisti, che – per contrasto – continuano a spostarsi in vecchie carrozze della metropolitana, vivono in case dall’aspetto tradizionale, frequentano locali notturni con gli esterni coperti di graffiti.
Gli occhi svuotati di Sal sembrano vivere solo di ricordi da quando ha perduto Zoe, l’amore della sua vita. Ricordi, come frammenti di uno specchio infranto che non è possibile ricomporre. Sua sorella Ebe, che guarda al fratello con crescente preoccupazione, gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia che promette di alleviare il dolore del distacco riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato. È così che Sal ritrova Zoe ma nel corpo di un’altra donna. Un corpo sconosciuto in cui lui misteriosamente riconosce la moglie. Ciò che si era spezzato sembra improvvisamente ricomporsi. Ma è una gioia fragile, effimera, insidiosa. Può l’amore davvero sopravvivere come un segreto custodito nei corpi?
Desideri essere cancellato? Scrivi a: info@italyformovies.it
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