Roma, 1961 di notte. Una veduta ravvicinata delle sculture di ponte Sant’angelo, il rintocco delle campane, sullo sfondo l’imponente mole di Castel Sant’Angelo, un misterioso cadavere. Tutto in bianco e nero. È questo l’incipit della serie Netflix Ripley, personaggio che, dopo aver ispirato alcuni film, diventa protagonista di una serie tv.
Questa trasposizione televisiva è infatti il remake del film del 1999 Il talento di Mr Ripley di Anthony Minghella con Matt Damon nei panni dell’ambiguo protagonista, ma il romanzo omonimo del 1955 da cui è tratto aveva ispirato nel 1960 anche il film Delitto in pieno sole, diretto da René Clément ed interpretato da Alain Delon.
Tom Ripley, protagonista del ciclo di romanzi di Patricia Highsmith editi in Italia da Bompiani, ha in questo caso il volto di Andrew Scott. Come nelle precedenti versioni, anche la serie Ripley è stata girata in diverse località italiane.
Tra queste, appunto, il centro di Roma è protagonista del quarto episodio intitolato, non a caso, La dolce vita. Qui Ripley è sotto mentite spoglie e, per paura di essere rintracciato, cambia più volte alloggio. Uno di questi è un hotel in cima alla scalinata di via della Cordonata ai cui piedi si trova la famosa fontana delle tre cannelle, celebre location del film I soliti ignoti (Mario Monicelli, 1958). Si stabilirà poi in un appartamento in via di Monserrato, proprio di fronte alla Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli.
Uno dei luoghi più frequentati da Ripley è piazza di Pietra, dove più volte si siede ai tavolini di un bar a leggere il giornale. A pochi minuti di passeggiata si trova piazza della Minerva, da cui si può ammirare uno scorcio del Pantheon. A Trinità dei Monti si ferma ad una cabina pubblica per una telefonata ad un conoscente camorrista per trattare un affare. Tra i luoghi percorsi da Ripley anche il lungotevere e una piazza Venezia in notturna in cui il Vittoriano è illuminato da un grosso albero di Natale sulle note di Silent Night.
Un tragitto su una Cinquecento è il pretesto per ammirare gli eterni fori imperiali e il Colosseo, prima di arrivare al parco degli Acquedotti. La polizia ritroverà un cadavere lungo la via Appia antica.
La sua ossessione per Caravaggio porta l’ambiguo protagonista ad ammirare le tre tele dedicate a San Matteo racchiuse nella Cappella Contarelli della Chiesa di San Luigi dei Francesi (in realtà si tratta della Chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli) e il dipinto “Davide con la testa di Golia”, custodito, nella realtà, nella galleria Borghese. Alcuni ambienti sono stati ricostruiti in studio a Cinecittà.
A settembre 2021 la produzione era sbarcata ad Anzio, coinvolgendo, in particolare, il tratto di costa di ponente della cittadina laziale. Qui sono state ricostruite le scene ambientate a Sanremo. Nel terzo episodio ritroviamo Ripley ad osservare dal molo Innocenziano, il braccio di cemento incompiuto sotto la Villa Imperiale, alcuni bagnanti che si divertono a inventare coreografie in spiaggia: sullo sfondo il faro di Capo d’Anzio.
A gennaio 2022 è stata la volta di Venezia. Il set è stato allestito in piazza San Marco e sotto gli archi del caffè Florian tra un centinaio di comparse acconciate secondo la moda dei primi anni Sessanta, ma la produzione ha sostato in laguna per circa un mese. Si è girato principalmente in interni di palazzi, tra la zona dei Nomboli a San Polo e campo San Maurizio, San Samuele, l’Accademia, Ca’ Widmann, l’hotel Danieli, il canal Grande, la zona dei Frari, la stazione di Santa Lucia.
Nella serie si vedono anche le isole dell’arcipelago campano, in particolare Capri, con set a Villa Torricella, sontuosa dimora che affaccia sulla baia di Marina Grande: il tempietto circolare con vista panoramica dove più volte Ripley sosta con il suo amico Dickie (Johnny Flynn) è parte della villa che nella finzione scenica si troverebbe ad Atrani. Il piccolo borgo fa bella mostra di sé dopo un pericoloso viaggio tra tornanti a strapiombo sul mare della costiera amalfitana: il vecchio bus su cui viaggia Ripley, appena sbarcato in Italia da New York, finalmente arriva a destinazione sotto la monumentale Collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente, che domina il golfo di Salerno. Le fatiche di Tom non sono finite: per raggiungere Dickie Greenleaf, l’obiettivo del suo viaggio, dovrà percorrere in salita una quantità infinita di gradini al termine dei quali, tuttavia, si gode di una vista impagabile sull’infinito.
Nelle riprese sono stati coinvolti anche il borgo di Maiori, il porto di Pozzuoli e soprattutto Napoli. Nella città partenopea si è girato ad ottobre 2021 coinvolgendo il rione Sanità, tra vico Cimitile e via Fonseca, due stradine dello storico quartiere Stella; via dei Tribunali, nel tratto dei porticati, l'incrocio con vico Fico a Purgatorio, dove si trova la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, nel cui ipogeo molte nicchie contengono resti umani del periodo della peste o del colera, le cosiddette “anime pezzentelle”; sono stati allestiti set anche a Monteoliveto, in piazza Santa Maria la Nova e a Capodimonte tra il tondo di Capodimonte e corso Amedeo di Savoia. Lo storico palazzo Sanfelice, nel cuore del rione Sanità, è nella serie, anche un rumoroso e poco ospitale albergo di Palermo.
Le riprese hanno infine coinvolto diversi scorci della stessa Palermo. Dal Santuario del monte Pellegrino (dove Ripley continua la sua ricerca delle opere di Caravaggio) al centro storico cittadino il capoluogo siciliano ha fatto bella mostra delle sue bellezze più caratteristiche: la Cattedrale, piazza San Francesco, i Quattro Canti, piazza Borsa, lo storico mercato cittadino della Vucciria, piazza Meli, l'Oratorio di San Lorenzo. Una curiosità: qui era presente un’altra opera di Caravaggio: la “Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi”, ma il dipinto fu trafugato e mai più ritrovato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969. Ripley ha potuto ammirarlo perché la serie è ambientata prima del clamoroso furto.
Roma, 1961 di notte. Una veduta ravvicinata delle sculture di ponte Sant’angelo, il rintocco delle campane, sullo sfondo l’imponente mole di Castel Sant’Angelo, un misterioso cadavere. Tutto in bianco e nero. È questo l’incipit della serie Netflix Ripley, personaggio che, dopo aver ispirato alcuni film, diventa protagonista di una serie tv.
Questa trasposizione televisiva è infatti il remake del film del 1999 Il talento di Mr Ripley di Anthony Minghella con Matt Damon nei panni dell’ambiguo protagonista, ma il romanzo omonimo del 1955 da cui è tratto aveva ispirato nel 1960 anche il film Delitto in pieno sole, diretto da René Clément ed interpretato da Alain Delon.
Tom Ripley, protagonista del ciclo di romanzi di Patricia Highsmith editi in Italia da Bompiani, ha in questo caso il volto di Andrew Scott. Come nelle precedenti versioni, anche la serie Ripley è stata girata in diverse località italiane.
Tra queste, appunto, il centro di Roma è protagonista del quarto episodio intitolato, non a caso, La dolce vita. Qui Ripley è sotto mentite spoglie e, per paura di essere rintracciato, cambia più volte alloggio. Uno di questi è un hotel in cima alla scalinata di via della Cordonata ai cui piedi si trova la famosa fontana delle tre cannelle, celebre location del film I soliti ignoti (Mario Monicelli, 1958). Si stabilirà poi in un appartamento in via di Monserrato, proprio di fronte alla Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli.
Uno dei luoghi più frequentati da Ripley è piazza di Pietra, dove più volte si siede ai tavolini di un bar a leggere il giornale. A pochi minuti di passeggiata si trova piazza della Minerva, da cui si può ammirare uno scorcio del Pantheon. A Trinità dei Monti si ferma ad una cabina pubblica per una telefonata ad un conoscente camorrista per trattare un affare. Tra i luoghi percorsi da Ripley anche il lungotevere e una piazza Venezia in notturna in cui il Vittoriano è illuminato da un grosso albero di Natale sulle note di Silent Night.
Un tragitto su una Cinquecento è il pretesto per ammirare gli eterni fori imperiali e il Colosseo, prima di arrivare al parco degli Acquedotti. La polizia ritroverà un cadavere lungo la via Appia antica.
La sua ossessione per Caravaggio porta l’ambiguo protagonista ad ammirare le tre tele dedicate a San Matteo racchiuse nella Cappella Contarelli della Chiesa di San Luigi dei Francesi (in realtà si tratta della Chiesa di Santa Maria la Nova a Napoli) e il dipinto “Davide con la testa di Golia”, custodito, nella realtà, nella galleria Borghese. Alcuni ambienti sono stati ricostruiti in studio a Cinecittà.
A settembre 2021 la produzione era sbarcata ad Anzio, coinvolgendo, in particolare, il tratto di costa di ponente della cittadina laziale. Qui sono state ricostruite le scene ambientate a Sanremo. Nel terzo episodio ritroviamo Ripley ad osservare dal molo Innocenziano, il braccio di cemento incompiuto sotto la Villa Imperiale, alcuni bagnanti che si divertono a inventare coreografie in spiaggia: sullo sfondo il faro di Capo d’Anzio.
A gennaio 2022 è stata la volta di Venezia. Il set è stato allestito in piazza San Marco e sotto gli archi del caffè Florian tra un centinaio di comparse acconciate secondo la moda dei primi anni Sessanta, ma la produzione ha sostato in laguna per circa un mese. Si è girato principalmente in interni di palazzi, tra la zona dei Nomboli a San Polo e campo San Maurizio, San Samuele, l’Accademia, Ca’ Widmann, l’hotel Danieli, il canal Grande, la zona dei Frari, la stazione di Santa Lucia.
Nella serie si vedono anche le isole dell’arcipelago campano, in particolare Capri, con set a Villa Torricella, sontuosa dimora che affaccia sulla baia di Marina Grande: il tempietto circolare con vista panoramica dove più volte Ripley sosta con il suo amico Dickie (Johnny Flynn) è parte della villa che nella finzione scenica si troverebbe ad Atrani. Il piccolo borgo fa bella mostra di sé dopo un pericoloso viaggio tra tornanti a strapiombo sul mare della costiera amalfitana: il vecchio bus su cui viaggia Ripley, appena sbarcato in Italia da New York, finalmente arriva a destinazione sotto la monumentale Collegiata di Santa Maria Maddalena Penitente, che domina il golfo di Salerno. Le fatiche di Tom non sono finite: per raggiungere Dickie Greenleaf, l’obiettivo del suo viaggio, dovrà percorrere in salita una quantità infinita di gradini al termine dei quali, tuttavia, si gode di una vista impagabile sull’infinito.
Nelle riprese sono stati coinvolti anche il borgo di Maiori, il porto di Pozzuoli e soprattutto Napoli. Nella città partenopea si è girato ad ottobre 2021 coinvolgendo il rione Sanità, tra vico Cimitile e via Fonseca, due stradine dello storico quartiere Stella; via dei Tribunali, nel tratto dei porticati, l'incrocio con vico Fico a Purgatorio, dove si trova la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, nel cui ipogeo molte nicchie contengono resti umani del periodo della peste o del colera, le cosiddette “anime pezzentelle”; sono stati allestiti set anche a Monteoliveto, in piazza Santa Maria la Nova e a Capodimonte tra il tondo di Capodimonte e corso Amedeo di Savoia. Lo storico palazzo Sanfelice, nel cuore del rione Sanità, è nella serie, anche un rumoroso e poco ospitale albergo di Palermo.
Le riprese hanno infine coinvolto diversi scorci della stessa Palermo. Dal Santuario del monte Pellegrino (dove Ripley continua la sua ricerca delle opere di Caravaggio) al centro storico cittadino il capoluogo siciliano ha fatto bella mostra delle sue bellezze più caratteristiche: la Cattedrale, piazza San Francesco, i Quattro Canti, piazza Borsa, lo storico mercato cittadino della Vucciria, piazza Meli, l'Oratorio di San Lorenzo. Una curiosità: qui era presente un’altra opera di Caravaggio: la “Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi”, ma il dipinto fu trafugato e mai più ritrovato nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969. Ripley ha potuto ammirarlo perché la serie è ambientata prima del clamoroso furto.
Showtime, Netflix
Tom Ripley, un truffatore che cerca di sopravvivere nella New York dei primi anni '60, è assunto da un uomo benestante per recarsi in Italia e cercare di convincere il figlio girovago a tornare a casa. Accettando l'incarico Tom entra in una complessa realtà fatta di inganni, truffe e omicidi.