L’apertura del film è su una Napoli nitida, il Vesuvio sullo sfondo e vedute panoramiche dalle ville di Posillipo. La Napoli dei concerti affollati, locali alla moda e ristoranti di pesce, della villa di via Petrarca dove vive il cantante Tony Pisapia, quella dello stadio San Paolo stracolmo di gente (le riprese furono effettuate prima dell’inizio di una vera partita di campionato), dove Antonio Pisapia entra dagli spogliatoi dopo una sfuriata del mister, segna in semirovesciata e fa vincere la sua squadra. Per l’ultima volta, perché un infortunio in allenamento metterà fine alla sua carriera.
La stessa Napoli assiste inerme al declino dei due personaggi: Antonio vuole fare l’allenatore, ma il suo ex presidente non lo vuole, Tony, dopo aver tentato inutilmente di rientrare nel giro, cerca di rilevare il ristorante di uno dei pochi amici rimastigli, Salvatore a Mare, a Bacoli.
Il mare è sempre presente: all’inizio del film quando Tony e il fratello fanno pesca subacquea, e in varie scene, al porto e sulla spiaggia: in una di queste, memorabile, Tony è sulla spiaggia di Mergellina, all’altezza di via Caracciolo e rivolto ai pescatori commenta amaramente “la vita è na strunzata”.
Ritroverà una sua dimensione in carcere, dove viene rinchiuso dopo aver vendicato il suo omonimo Antonio, il carcere di Nisida (NA).
L’apertura del film è su una Napoli nitida, il Vesuvio sullo sfondo e vedute panoramiche dalle ville di Posillipo. La Napoli dei concerti affollati, locali alla moda e ristoranti di pesce, della villa di via Petrarca dove vive il cantante Tony Pisapia, quella dello stadio San Paolo stracolmo di gente (le riprese furono effettuate prima dell’inizio di una vera partita di campionato), dove Antonio Pisapia entra dagli spogliatoi dopo una sfuriata del mister, segna in semirovesciata e fa vincere la sua squadra. Per l’ultima volta, perché un infortunio in allenamento metterà fine alla sua carriera.
La stessa Napoli assiste inerme al declino dei due personaggi: Antonio vuole fare l’allenatore, ma il suo ex presidente non lo vuole, Tony, dopo aver tentato inutilmente di rientrare nel giro, cerca di rilevare il ristorante di uno dei pochi amici rimastigli, Salvatore a Mare, a Bacoli.
Il mare è sempre presente: all’inizio del film quando Tony e il fratello fanno pesca subacquea, e in varie scene, al porto e sulla spiaggia: in una di queste, memorabile, Tony è sulla spiaggia di Mergellina, all’altezza di via Caracciolo e rivolto ai pescatori commenta amaramente “la vita è na strunzata”.
Ritroverà una sua dimensione in carcere, dove viene rinchiuso dopo aver vendicato il suo omonimo Antonio, il carcere di Nisida (NA).
L’ascesa e il declino di due uomini le cui vite procedono in parallelo, accomunate solo dal nome: Antonio Pisapia, calciatore costretto a ritirarsi per un infortunio all’apice della carriera e Tony Pisapia, cantante di successo caduto in disgrazia dopo un’accusa, da cui è assolto, di violenza su una minorenne.