Nei luoghi angusti di Buongiorno, notte, il film in cui Marco Bellocchio ricostruisce i 55 giorni di prigionia del presidente Aldo Moro, le uniche finestre verso l’esterno sono la televisione, attraverso la quale scorrono immagini di repertorio e si percepiscono le trattative tra terroristi, Stato e Chiesa, e lo sguardo dimesso di una donna schiva (Maya Sansa), che ha scelto di far parte della lotta armata mentre continua a vivere la sua monotona vita di impiegata del ministero.
Le note psichedeliche dei Pink Ployd, in particolare di Shine on you crazy diamond, accompagnano i momenti più drammatici del film, la sfilata dei politici e del papa dopo il triste epilogo e soprattutto la liberatoria scena onirica del finale, in cui uno spaesato Aldo Moro (interpretato da Roberto Herlitzka) vaga incredulo in una piazza anonima sotto la pioggia. Nessun dubbio che sia a Roma: a renderla riconoscibile la mole inconfondibile del Palazzo della Civiltà Italiana anche conosciuto come il Colosseo Quadrato, che si staglia alle sue spalle.
Nei luoghi angusti di Buongiorno, notte, il film in cui Marco Bellocchio ricostruisce i 55 giorni di prigionia del presidente Aldo Moro, le uniche finestre verso l’esterno sono la televisione, attraverso la quale scorrono immagini di repertorio e si percepiscono le trattative tra terroristi, Stato e Chiesa, e lo sguardo dimesso di una donna schiva (Maya Sansa), che ha scelto di far parte della lotta armata mentre continua a vivere la sua monotona vita di impiegata del ministero.
Le note psichedeliche dei Pink Ployd, in particolare di Shine on you crazy diamond, accompagnano i momenti più drammatici del film, la sfilata dei politici e del papa dopo il triste epilogo e soprattutto la liberatoria scena onirica del finale, in cui uno spaesato Aldo Moro (interpretato da Roberto Herlitzka) vaga incredulo in una piazza anonima sotto la pioggia. Nessun dubbio che sia a Roma: a renderla riconoscibile la mole inconfondibile del Palazzo della Civiltà Italiana anche conosciuto come il Colosseo Quadrato, che si staglia alle sue spalle.
David di Donatello 2004: Miglior attore non protagonista a Roberto Herlitzka / Nastro d'argento 2004: Miglior attore protagonista a Roberto Herlitzka
I 55 giorni del sequestro di Aldo Modo visti dalla prospettiva della terrorista Chiara, che passa dall’entusiasmo della lotta armata ai dubbi sui feroci metodi distruttivi dei sui compagni combattenti.
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