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Un gruppo di Nonostante vaga tra gli ambienti interni ed esterni di un ospedale, che coincidono con un palazzo adibito ad uffici della Regione Lazio di via del Serafico 127 a Roma.
Si tratta di anime sospese che assistono i propri corpi in coma ma non disdegnano di vivere una sorta di vita parallela, osservando, non visti, il mondo che li circonda e interessandosene quasi con distacco. Non hanno nomi, sembrano non provare alcuna emozione, se non quella per i loro simili che da un momento all’altro dovranno inevitabilmente lasciare questa condizione: potranno svegliarsi, ma “tornare” rappresenta un dispiacere perché “quando torni è come se non fosse successo niente”; o potranno lasciarsi travolgere da quel vento irresistibile che li porterà dalla parte opposta, nel regno dei morti.
“Com’è possibile innamorarsi in questo stato di sospensione?” Si domanda Lui, il protagonista interpretato da Valerio Mastandrea, anche regista alla sua opera seconda. Se lo chiede quando tra le anime sospese arriva Lei (Dolores Fonzi) che lo travolgerà al punto da non avere più riparo dalle proprie emozioni, costringendolo ad affrontarle. Fino ad ora la sua “non” vita si aggirava tra i dintorno dell’ospedale, una pista di atletica (in via Antonio Beccadelli 167) e qualche gita al mare sul litorale laziale (le riprese tra settembre e novembre 2023 tra Fregene e Maccarese nel comune di Fiumicino).
A Fregene, presso il cosiddetto Villaggio dei Pescatori, Lui porta Lei a conoscere il padre. Presso la diga del Salto (provincia di Rieti), i due innomorati si ritrovano da soli in mezzo alla natura.
Un gruppo di Nonostante vaga tra gli ambienti interni ed esterni di un ospedale, che coincidono con un palazzo adibito ad uffici della Regione Lazio di via del Serafico 127 a Roma.
Si tratta di anime sospese che assistono i propri corpi in coma ma non disdegnano di vivere una sorta di vita parallela, osservando, non visti, il mondo che li circonda e interessandosene quasi con distacco. Non hanno nomi, sembrano non provare alcuna emozione, se non quella per i loro simili che da un momento all’altro dovranno inevitabilmente lasciare questa condizione: potranno svegliarsi, ma “tornare” rappresenta un dispiacere perché “quando torni è come se non fosse successo niente”; o potranno lasciarsi travolgere da quel vento irresistibile che li porterà dalla parte opposta, nel regno dei morti.
“Com’è possibile innamorarsi in questo stato di sospensione?” Si domanda Lui, il protagonista interpretato da Valerio Mastandrea, anche regista alla sua opera seconda. Se lo chiede quando tra le anime sospese arriva Lei (Dolores Fonzi) che lo travolgerà al punto da non avere più riparo dalle proprie emozioni, costringendolo ad affrontarle. Fino ad ora la sua “non” vita si aggirava tra i dintorno dell’ospedale, una pista di atletica (in via Antonio Beccadelli 167) e qualche gita al mare sul litorale laziale (le riprese tra settembre e novembre 2023 tra Fregene e Maccarese nel comune di Fiumicino).
A Fregene, presso il cosiddetto Villaggio dei Pescatori, Lui porta Lei a conoscere il padre. Presso la diga del Salto (provincia di Rieti), i due innomorati si ritrovano da soli in mezzo alla natura.
HT Film, Damocle, Tenderstories, Rai Cinema
Un uomo trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. È ricoverato da un po' ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Si sta davvero bene lì dentro e anche se qualche compagno di reparto si sente intrappolato, per lui ci si può sentire anche liberi come da nessun'altra parte. Quella preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. È una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condizione soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare, vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando. Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Quell'incontro gli servirà ad accettare che, se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c'è alcun riparo possibile.