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La vita da grandi, opera prima di Greta Scarano, che ne ha firmato anche la sceneggiatura assieme a Tieta Madia e Sofia Assirelli, è ispirato alla storia vera dei fratelli riminesi Margherita e Damiano Tercon, da molti conosciuti come “I Terconauti”, che raccontano in chiave ironica e culturale la sindrome di Asperger con cui Damiano convive da sempre. Il film ha come protagonisti Matilda De Angelis e l’esordiente Yuri Tuci.
È stato realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e il supporto del Comune di Rimini. La cittadina romagnola è anche il set principale in cui è ambientata l’opera. Tra i luoghi delle riprese anche Bologna e Roma, dove Irene (Matilda De Angelis) vive la propria vita prima che la madre le chieda di tornare per qualche giorno nella città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar (Yuri Tuci).
“Nel film viene affrontata la questione della disabilità, ma per me era fondamentale che non fagocitasse tutto il racconto, esattamente come per il protagonista, la cui disabilità è solo una delle tante caratteristiche che lo definiscono come persona – si legge nelle note di regia. – Abbiamo trattato temi come quello dell’accudimento di persone con disabilità e il tema del ‘dopo di noi’ che tormenta le famiglie che vivono questa condizione, cercando di affrontarli con delicatezza, ma allo stesso tempo con grande franchezza; la stessa franchezza che caratterizza il rapporto tra i due fratelli, cosa che rende il racconto genuino e privo di qualsiasi forma di retorica”.
La vita da grandi, opera prima di Greta Scarano, che ne ha firmato anche la sceneggiatura assieme a Tieta Madia e Sofia Assirelli, è ispirato alla storia vera dei fratelli riminesi Margherita e Damiano Tercon, da molti conosciuti come “I Terconauti”, che raccontano in chiave ironica e culturale la sindrome di Asperger con cui Damiano convive da sempre. Il film ha come protagonisti Matilda De Angelis e l’esordiente Yuri Tuci.
È stato realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission e il supporto del Comune di Rimini. La cittadina romagnola è anche il set principale in cui è ambientata l’opera. Tra i luoghi delle riprese anche Bologna e Roma, dove Irene (Matilda De Angelis) vive la propria vita prima che la madre le chieda di tornare per qualche giorno nella città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar (Yuri Tuci).
“Nel film viene affrontata la questione della disabilità, ma per me era fondamentale che non fagocitasse tutto il racconto, esattamente come per il protagonista, la cui disabilità è solo una delle tante caratteristiche che lo definiscono come persona – si legge nelle note di regia. – Abbiamo trattato temi come quello dell’accudimento di persone con disabilità e il tema del ‘dopo di noi’ che tormenta le famiglie che vivono questa condizione, cercando di affrontarli con delicatezza, ma allo stesso tempo con grande franchezza; la stessa franchezza che caratterizza il rapporto tra i due fratelli, cosa che rende il racconto genuino e privo di qualsiasi forma di retorica”.
Groenlandia, Halong, Rai Cinema
Irene vive la sua vita a Roma, quando sua madre le chiede di tornare per qualche giorno a Rimini, la città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar. Una volta insieme, Irene scopre che Omar ha le idee chiarissime sul suo futuro: non ha nessuna intenzione di vivere con lei quando i loro genitori non ci saranno più ed è pronto a tutto per realizzare i sogni della sua vita: vuole sposarsi, vuole fare tre figli perché 3 é il numero perfetto e vuole diventare un cantante rap famoso. Ma perché tutte queste cose accadano, Omar deve prima di tutto diventare autonomo. Con Irene inizia così un tenero e toccante corso intensivo per diventare "adulto". Nella loro casa piena di ricordi, Irene e Omar affrontano insieme paure e speranze e scoprono che per crescere, a volte, bisogna essere in due.