L’ambientazione del film tratto tratto dall'omonimo romanzo Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol è volutamente anonima: un non-luogo mai nominato tra pianure del Nord e città medievali ritrovato dalla produzione in Emilia-Romagna. Tra le location scelte, il centro storico di Pieve di Cento (BO), il Giardino del Gigante, opera d’arte ambientale, inserita in un’area di verde pubblico del comune di Cento (FE) dove Gio compie la sua prima passeggiata da solo sotto il rigido controllo della sua famiglia, e Bologna. Del capoluogo emiliano si riconoscono Piazza Maggiore, Piazza Santo Stefano, i Giardini Margherita, il Liceo Da Vinci, il Museo Paleontologico Capellini, il Museo del gelato Carpigiani di Anzola.
L’ambientazione del film tratto tratto dall'omonimo romanzo Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol è volutamente anonima: un non-luogo mai nominato tra pianure del Nord e città medievali ritrovato dalla produzione in Emilia-Romagna. Tra le location scelte, il centro storico di Pieve di Cento (BO), il Giardino del Gigante, opera d’arte ambientale, inserita in un’area di verde pubblico del comune di Cento (FE) dove Gio compie la sua prima passeggiata da solo sotto il rigido controllo della sua famiglia, e Bologna. Del capoluogo emiliano si riconoscono Piazza Maggiore, Piazza Santo Stefano, i Giardini Margherita, il Liceo Da Vinci, il Museo Paleontologico Capellini, il Museo del gelato Carpigiani di Anzola.
Jack fin da piccolo desiderava un fratello maschio con cui giocare e quando i suoi genitori gli hanno raccontato che Gio, suo fratello, sarebbe stato un bambino “speciale”, nel suo immaginario diventa un supereroe. Con il passare del tempo Jack scopre la sindrome di Down e Gio diventa un segreto da non svelare.