Quando di Walter Veltroni, tratto dal suo omonimo libro, racconta del tempo che passa, in particolare quando, per ragioni non dipendenti dalla nostra volontà, siamo costretti a saltarne una parte. È quello che accade a Giovanni, che, nell’estate del 1984, a San Giovanni (Roma), durante il dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer, entra in coma per l’asta di una bandiera finita tragicamente sulla sua testa. Il suo sonno dura ben 31 anni, ma al risveglio, nel 2015, il mondo che aveva lasciato non c’è più, è cambiato tutto: non ci sono più il Pci, la Dc, c’è stato Berlusconi, è caduto il muro di Berlino, non esiste l’Urss, l’euro ha sostituito la lira… E cosa ne è dei suoi genitori, della ragazza che amava, dei suoi amici di un tempo? Come un bambino cinquantenne, Giovanni (Neri Marcorè) deve imparare a muoversi in questa nuova dimensione, accettando anche la perdita dei vecchi legami e la scoperta di nuovi.
Ad aiutarlo ci sono Giulia (Valeria Solarino), una giovane e tormentata suora che si è presa cura di lui negli ultimi anni della sua degenza, e Leo (Fabrizio Ciavoni), un ragazzo problematico affetto da mutismo selettivo. Grazie a loro Giovanni, oltre che a riprendere le normali funzioni vitali, troverà il modo di riuscire a comprendere la sua nuova esistenza e ad affrontare il passato, che ritornerà nelle sembianze di Francesca, la figlia avuta nella sua precedente vita.
Roma, con il parco del Colosseo, simbolo dei suoi monumenti millenari, è lo sfondo naturale nel quale Giovanni vive la sua storia mentre la Storia gli passa accanto. In particolare è all’interno della Domus Aurea, il cui ingresso si trova nel parco del Colle Oppio, che Giovanni ha un incontro chiarificatore e liberatorio con quella figlia che non ha mai conosciuto.
Al parco archeologico di Vulci, nel viterbese, in particolare nello scenario del lago del Pellicone, Giovanni ritrova un pezzo del suo passato.
Tra le location coinvolte anche l’ospedale Carlo Forlanini, l’Antonello Colonna Resort di Labico e la residenza San Berbardo a Roma Eur.
Quando di Walter Veltroni, tratto dal suo omonimo libro, racconta del tempo che passa, in particolare quando, per ragioni non dipendenti dalla nostra volontà, siamo costretti a saltarne una parte. È quello che accade a Giovanni, che, nell’estate del 1984, a San Giovanni (Roma), durante il dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer, entra in coma per l’asta di una bandiera finita tragicamente sulla sua testa. Il suo sonno dura ben 31 anni, ma al risveglio, nel 2015, il mondo che aveva lasciato non c’è più, è cambiato tutto: non ci sono più il Pci, la Dc, c’è stato Berlusconi, è caduto il muro di Berlino, non esiste l’Urss, l’euro ha sostituito la lira… E cosa ne è dei suoi genitori, della ragazza che amava, dei suoi amici di un tempo? Come un bambino cinquantenne, Giovanni (Neri Marcorè) deve imparare a muoversi in questa nuova dimensione, accettando anche la perdita dei vecchi legami e la scoperta di nuovi.
Ad aiutarlo ci sono Giulia (Valeria Solarino), una giovane e tormentata suora che si è presa cura di lui negli ultimi anni della sua degenza, e Leo (Fabrizio Ciavoni), un ragazzo problematico affetto da mutismo selettivo. Grazie a loro Giovanni, oltre che a riprendere le normali funzioni vitali, troverà il modo di riuscire a comprendere la sua nuova esistenza e ad affrontare il passato, che ritornerà nelle sembianze di Francesca, la figlia avuta nella sua precedente vita.
Roma, con il parco del Colosseo, simbolo dei suoi monumenti millenari, è lo sfondo naturale nel quale Giovanni vive la sua storia mentre la Storia gli passa accanto. In particolare è all’interno della Domus Aurea, il cui ingresso si trova nel parco del Colle Oppio, che Giovanni ha un incontro chiarificatore e liberatorio con quella figlia che non ha mai conosciuto.
Al parco archeologico di Vulci, nel viterbese, in particolare nello scenario del lago del Pellicone, Giovanni ritrova un pezzo del suo passato.
Tra le location coinvolte anche l’ospedale Carlo Forlanini, l’Antonello Colonna Resort di Labico e la residenza San Berbardo a Roma Eur.
La giovane vita di Giovanni va in pausa nell’estate del 1984 a San Giovanni, durante il dolore collettivo per la morte di Enrico Berlinguer, per colpa dell’asta di una bandiera finita tragicamente sulla sua testa. Dopo 31 anni si risveglia dal coma, ed è come una nuova rinascita, da adulto. Tutto è cambiato, il mondo che aveva lasciato non c’è più: la sua famiglia, la ragazza, il partito tanto amato, tutto in questa nuova epoca è stravolto.