La cittadina siciliana di Agromonte, dove Pietro Germi ambienta questa graffiante commedia tratta dal romanzo di Giovanni Arpino Un delitto d'onore, non esiste nella realtà: il film è infatti girato a Ispica, nel ragusano. Il regista racconta due situazioni di arretratezza legislativa dell’Italia dell’epoca: l’impossibilità di divorziare e l’esistenza del delitto d’onore. La storia ruota attorno alla Chiesa di San Barlomeo, in corso Umberto I, sulla cui scalinata passano in vari momenti i protagonisti. Di fronte alla chiesa, in via Foscolo, si trova anche il bar con i tavolini esterni dove gli abitanti di Agromonte scoprono dai giornali il gesto di Fefè (Marcello Mastroianni). Il campanile della chiesa è ben visibile nella scena del funerale del padre di Angela (Stefania Sandrelli). L’obelisco all’incrocio tra corso Umberto I e via Matteotti fu invece inserito appositamente per il film. In alcune scene, tra cui quella in cui Fefè segue di nascosto le tracce di Carmelo Patanè (Leopoldo Trieste), potenziale amante della moglie o quando corre con la pistola in mano per via Dante per compiere il delitto d’onore, spicca la facciata di un’altra chiesa, la Basilica della Santissima Annunziata. Le scene al mare, con la moglie di Fefè immersa nella sabbia, furono girate sulla spiaggia di Santa Maria del Focallo e nei pressi della grande duna chiamata Maccone Bianco, dove sorge un parco naturalistico.
Una parte del film è ambientata e girata a Catania. Fefè infatti ha voglia di rivedere Angela e deve fare un acquisto importante, così, dopo la prima scena che mostra una panoramica su piazza Duomo, con la fontana dell’Elefante, ritroviamo il barone al tavolino di un bar del porto di Ognina mentre immagina il suo delitto e offre del vino ad un avvocato.
La cittadina siciliana di Agromonte, dove Pietro Germi ambienta questa graffiante commedia tratta dal romanzo di Giovanni Arpino Un delitto d'onore, non esiste nella realtà: il film è infatti girato a Ispica, nel ragusano. Il regista racconta due situazioni di arretratezza legislativa dell’Italia dell’epoca: l’impossibilità di divorziare e l’esistenza del delitto d’onore. La storia ruota attorno alla Chiesa di San Barlomeo, in corso Umberto I, sulla cui scalinata passano in vari momenti i protagonisti. Di fronte alla chiesa, in via Foscolo, si trova anche il bar con i tavolini esterni dove gli abitanti di Agromonte scoprono dai giornali il gesto di Fefè (Marcello Mastroianni). Il campanile della chiesa è ben visibile nella scena del funerale del padre di Angela (Stefania Sandrelli). L’obelisco all’incrocio tra corso Umberto I e via Matteotti fu invece inserito appositamente per il film. In alcune scene, tra cui quella in cui Fefè segue di nascosto le tracce di Carmelo Patanè (Leopoldo Trieste), potenziale amante della moglie o quando corre con la pistola in mano per via Dante per compiere il delitto d’onore, spicca la facciata di un’altra chiesa, la Basilica della Santissima Annunziata. Le scene al mare, con la moglie di Fefè immersa nella sabbia, furono girate sulla spiaggia di Santa Maria del Focallo e nei pressi della grande duna chiamata Maccone Bianco, dove sorge un parco naturalistico.
Una parte del film è ambientata e girata a Catania. Fefè infatti ha voglia di rivedere Angela e deve fare un acquisto importante, così, dopo la prima scena che mostra una panoramica su piazza Duomo, con la fontana dell’Elefante, ritroviamo il barone al tavolino di un bar del porto di Ognina mentre immagina il suo delitto e offre del vino ad un avvocato.
Galatea Film, Lux Film, Vides Cinematografica
Premio Oscar 1963: Miglior sceneggiatura originale a Pietro Germi, Ennio De Concini e Alfredo Giannetti / Golden Globe 1963: Miglior film straniero (Italia) – Miglior attore in un film commedia a Marcello Mastroianni / Nastro d'argento 1962: Miglior soggetto originale a Pietro Germi, Alfredo Giannetti e Ennio De Concini – Migliore sceneggiatura a Pietro Germi, Alfredo Giannetti e Ennio De Concini – Miglior attore protagonista a Marcello Mastroianni / Festival di Cannes 1962: Prix de la meilleure comédie a Pietro Germi
Ad Agromonte, in Sicilia, il barone Fefè Cefalù, sposato da 12 anni con l’assillante Rosalia, escogita un delitto d’onore per liberarsi della moglie e sposare la cugina sedicenne Angela, di cui è innamorato.