“La coscienza è paura, l’incoscienza è coraggio”
Alberto Moravia
Cattiva coscienza è una commedia romantica fantastica in cui un elemento fantasioso – le Coscienze esistono e vivono una dimensione parallela alla nostra dalla quale, a distanza, si occupano di noi – viene inserito in una storia contemporanea che parla di sentimenti.
Solo l’innamoramento può spegnere la voce di una Coscienza. Con questo presupposto parte questa storia: alla vigilia delle nozze Filippo (Scicchitano) si scopre innamorato di Valentina (Matilde Gioli). La sua coscienza Otto (Francesco Scianna) farebbe di tutto per mantenere il suo primato di Coscienza migliore d’Italia, ma il suo “protetto” sembra non volerlo più seguire, e per non perdere la promozione decide di scendere sulla Terra e per la precisione a Roma, dove si sono svolte per intero le riprese del film. La porta di accesso per il mondo degli umani è il bagno chimico di uno dei tanti cantieri della Metro C.
Solo quando prova a vivere da umano Otto si rende conto in prima persona del valore degli errori e dell’esperienza. E che tra giudicare e vivere c’è una grossa differenza.
“La coscienza è paura, l’incoscienza è coraggio”
Alberto Moravia
Cattiva coscienza è una commedia romantica fantastica in cui un elemento fantasioso – le Coscienze esistono e vivono una dimensione parallela alla nostra dalla quale, a distanza, si occupano di noi – viene inserito in una storia contemporanea che parla di sentimenti.
Solo l’innamoramento può spegnere la voce di una Coscienza. Con questo presupposto parte questa storia: alla vigilia delle nozze Filippo (Scicchitano) si scopre innamorato di Valentina (Matilde Gioli). La sua coscienza Otto (Francesco Scianna) farebbe di tutto per mantenere il suo primato di Coscienza migliore d’Italia, ma il suo “protetto” sembra non volerlo più seguire, e per non perdere la promozione decide di scendere sulla Terra e per la precisione a Roma, dove si sono svolte per intero le riprese del film. La porta di accesso per il mondo degli umani è il bagno chimico di uno dei tanti cantieri della Metro C.
Solo quando prova a vivere da umano Otto si rende conto in prima persona del valore degli errori e dell’esperienza. E che tra giudicare e vivere c’è una grossa differenza.
La coscienza di un uomo è il suo bene più prezioso. Quello che gli uomini non sanno, però, è che le loro coscienze abitano un mondo parallelo al nostro. E se le cose da noi non vanno granché bene, non è che di là, nel Mondo Altro, si stia meglio. Le coscienze sono scoraggiate, demotivate, inascoltate. Tutte, tranne una. Otto è la migliore coscienza d’Italia perché Filippo, il suo ‘protetto’, lo segue ciecamente, garantendogli punteggi clamorosi. Almeno finché, alla vigilia del suo matrimonio, Filippo si scopre represso, e decide di disobbedire alla sua coscienza, perché si è innamorato di un’altra, una ragazza di nome Valentina, che gli ha fatto perdere la testa. Otto non ha altra scelta che scendere sulla Terra per farlo tornare in sé e non perdere la meritata promozione. Peccato che, da vicino, il confine tra Bene e Male sia molto più difficile da vedere: fare gli Esseri Umani è un lavoro complicatissimo, soprattutto se c'è di mezzo l'amore.