Luca, interpretato da Peppino Mazzotta, tiene un corso di cinematografia all’interno di un carcere, dove un gruppo di detenuti è invitato a collaborare nella realizzazione di un saggio su un reato da loro commesso. Luogo cardine delle riprese è Codigoro (FE), dove l’ex carcere di via Resistenza è stato il set principale, oltre a piazza Libertà e altri luoghi pubblici del territorio comunale.
È negli ambienti angusti del carcere che il camionista Beppe (Francesco di Leva) è chiamato a fare i conti con l’inspiegabile delitto da lui commesso, diventato oggetto del saggio, e con i familiari della vittima (interpretata da Maria Roveran). La messa in scena del delitto di Beppe diventa per il gruppo di detenuti l’occasione di trovare riscatto nel lavoro di squadra. Così l’incontro casuale di un gruppo di esclusi permette loro di poter immaginare un nuovo futuro.
Il film è stato girato anche nel parco del Delta del Po, presso Stazione Foce a Comacchio, tra la zona Darsena e il centro storico di Ravenna e a Bologna.
Luca, interpretato da Peppino Mazzotta, tiene un corso di cinematografia all’interno di un carcere, dove un gruppo di detenuti è invitato a collaborare nella realizzazione di un saggio su un reato da loro commesso. Luogo cardine delle riprese è Codigoro (FE), dove l’ex carcere di via Resistenza è stato il set principale, oltre a piazza Libertà e altri luoghi pubblici del territorio comunale.
È negli ambienti angusti del carcere che il camionista Beppe (Francesco di Leva) è chiamato a fare i conti con l’inspiegabile delitto da lui commesso, diventato oggetto del saggio, e con i familiari della vittima (interpretata da Maria Roveran). La messa in scena del delitto di Beppe diventa per il gruppo di detenuti l’occasione di trovare riscatto nel lavoro di squadra. Così l’incontro casuale di un gruppo di esclusi permette loro di poter immaginare un nuovo futuro.
Il film è stato girato anche nel parco del Delta del Po, presso Stazione Foce a Comacchio, tra la zona Darsena e il centro storico di Ravenna e a Bologna.
La passione per il lavoro spinge Luca, documentarista prestato temporaneamente all’insegnamento in una struttura carceraria, a ricostruire, per il saggio di fine corso, l’inspiegabile delitto del camionista Beppe. Durante la lavorazione dell’episodio i detenuti coinvolti nel laboratorio ritrovano un senso nel lavoro compiuto, mentre Luca, ripercorrendo a ritroso gli avvenimenti, incontra la rete dei legami familiari che ruotano attorno all’accaduto. Sarà l’occasione per conoscere meglio se stesso e cercare una soluzione alla sua crisi.