In pieno stile sorrentiniano, in questa serie tv nulla è lasciato al caso, e l'estetica gioca un ruolo fondamentale in ogni fotogramma.
La fiction è ambientata in Vaticano, ma, viste le restrizioni della sede papale in materia di set audiovisivi, è stato necessario riprodurne gli ambienti in altre location, lavoro piuttosto difficile a causa della notorietà dei luoghi di ambientazione. Impossibile ad esempio ambientare altrove Cappella Sistina, poiché qualunque inesattezza sarebbe stata sotto gli occhi di tutti. Si è scelto dunque di ricostruirla a Cinecittà in scala reale (circa 40 metri per 15 e oltre 5 metri di altezza), stessa sorte capitata alla facciata di San Pietro. A rendere tutto più credibile ha contribuito un sapiente lavoro di post produzione.
Per il resto delle scene è stato invece possibile giocare con altre location: gli interni di San Pietro sono quelli della Chiesa dei Santi Luca e Martina, realizzata a partire dal 1635 nei pressi dei fori imperiali e del foro romano ai piedi del Campidoglio.
Palazzo Braschi, nel cuore rinascimentale di Roma, tra piazza Navona e corso Vittorio Emanuele II, ha ospitato gli appartamenti papali e il famoso bagno di papa Belardo. Tra le scene più curiose girate qui, il surreale colloquio tra Pio XIII e il Premier, a cui presta il volto Stefano Accorsi. L'attuale conformazione in stile barocco-neoclassico del palazzo, oggi sede del Museo di Roma, è frutto dei vari adattamenti che si sono susseguiti dal 1435, anno di inizio della sua costruzione. Lo scalone d'onore barocco è stato set della vestizione del papa. A Palazzo Venezia è stato invece ricostruito il palazzo apostolico.
Il confessionale che vediamo in tante scene è stato allestito in una stanza di Sant’Anselmo all’Aventino, chiesa neo romanica di fine Ottocento.
Non esiste un luogo unico per rappresentare i giardini vaticani, ricostruiti tra Villa Medici, complesso architettonico del XVI secolo che si trova al Pincio, Villa Piccolomini, Villa Doria Pamphilj (compreso il Casino dell’Algardi), Orto Botanico, nei pressi del Gianicolo, Villa Lante a Bagnaia (VT). L’eliporto vaticano è stato invece allestito nel quartiere romano dell'Olgiata, con l'aggiunta di piante e sfondi. La residenza estiva di Castel Gandolfo è in realtà Villa Doria Pamphilj (la piscina sul cui fondale il papa prega si trova invece all'Olgiata).
Tra le location reali, l'hotel Mediterraneo in via Cavour, meta della fuga notturna di Lenny con l’amico di sempre cardinale Andrew Dussolier, e la spiaggia di Passoscuro, dove sono state girate le scene di un colloquio tra suor Mary e il cardinale Voiello.
Sul finire della stagione, la produzione fa incursione a Venezia dove papa Belardo tiene uno storico discorso alla folla in piazza San Marco. Sempre a Venezia, a Palazzo Labia nella sala degli affreschi del Tiepolo, il premier Stefano Accorsi terrà una conferenza stampa.
In pieno stile sorrentiniano, in questa serie tv nulla è lasciato al caso, e l'estetica gioca un ruolo fondamentale in ogni fotogramma.
La fiction è ambientata in Vaticano, ma, viste le restrizioni della sede papale in materia di set audiovisivi, è stato necessario riprodurne gli ambienti in altre location, lavoro piuttosto difficile a causa della notorietà dei luoghi di ambientazione. Impossibile ad esempio ambientare altrove Cappella Sistina, poiché qualunque inesattezza sarebbe stata sotto gli occhi di tutti. Si è scelto dunque di ricostruirla a Cinecittà in scala reale (circa 40 metri per 15 e oltre 5 metri di altezza), stessa sorte capitata alla facciata di San Pietro. A rendere tutto più credibile ha contribuito un sapiente lavoro di post produzione.
Per il resto delle scene è stato invece possibile giocare con altre location: gli interni di San Pietro sono quelli della Chiesa dei Santi Luca e Martina, realizzata a partire dal 1635 nei pressi dei fori imperiali e del foro romano ai piedi del Campidoglio.
Palazzo Braschi, nel cuore rinascimentale di Roma, tra piazza Navona e corso Vittorio Emanuele II, ha ospitato gli appartamenti papali e il famoso bagno di papa Belardo. Tra le scene più curiose girate qui, il surreale colloquio tra Pio XIII e il Premier, a cui presta il volto Stefano Accorsi. L'attuale conformazione in stile barocco-neoclassico del palazzo, oggi sede del Museo di Roma, è frutto dei vari adattamenti che si sono susseguiti dal 1435, anno di inizio della sua costruzione. Lo scalone d'onore barocco è stato set della vestizione del papa. A Palazzo Venezia è stato invece ricostruito il palazzo apostolico.
Il confessionale che vediamo in tante scene è stato allestito in una stanza di Sant’Anselmo all’Aventino, chiesa neo romanica di fine Ottocento.
Non esiste un luogo unico per rappresentare i giardini vaticani, ricostruiti tra Villa Medici, complesso architettonico del XVI secolo che si trova al Pincio, Villa Piccolomini, Villa Doria Pamphilj (compreso il Casino dell’Algardi), Orto Botanico, nei pressi del Gianicolo, Villa Lante a Bagnaia (VT). L’eliporto vaticano è stato invece allestito nel quartiere romano dell'Olgiata, con l'aggiunta di piante e sfondi. La residenza estiva di Castel Gandolfo è in realtà Villa Doria Pamphilj (la piscina sul cui fondale il papa prega si trova invece all'Olgiata).
Tra le location reali, l'hotel Mediterraneo in via Cavour, meta della fuga notturna di Lenny con l’amico di sempre cardinale Andrew Dussolier, e la spiaggia di Passoscuro, dove sono state girate le scene di un colloquio tra suor Mary e il cardinale Voiello.
Sul finire della stagione, la produzione fa incursione a Venezia dove papa Belardo tiene uno storico discorso alla folla in piazza San Marco. Sempre a Venezia, a Palazzo Labia nella sala degli affreschi del Tiepolo, il premier Stefano Accorsi terrà una conferenza stampa.
La storia dell’immaginario ed eccentrico Papa Pio XIII, l’americano Lenny Berardo, che con i suoi comportamenti dispotici e imprevedibili sconvolgerà il cattolicesimo dentro e fuori dal Vaticano.