Il giocatore si muoverà in varie città italiane del gioco: partirà da Firenze per spostarsi a Monteriggioni, San Gimignano, Forlì e si recherà poi a Venezia per scoprire che, in Città del Vaticano, Rodrigo Borgia (il papa spagnolo) possiede il potentissimo Frutto dell’Eden. La rappresentazione delle location rende giustizia all’immenso patrimonio storico-artistico italiano; come per tutti i capitoli della serie, a un dettagliatissimo lavoro grafico fanno da contraltare alcune imprecisioni storiche, che tuttavia non inficiano il godimento dell’esperienza videoludica (vedi l’insediamento di Savonarola a Palazzo Pitti, senza nessun fondamento storico). A Firenze è possibile compiere le proprie missioni passando per Piazza della Signoria, luogo tristemente noto nel Rinascimento per essere stato deputato alle esecuzioni pubbliche. Si notano le varie particolarità di Santa Maria Novella e della piazza antistante; gli archi ribassati che sostengono uno dei centri della vita fiorentina del ‘400, il Ponte Vecchio (sebbene nel gioco compaiano costruzioni che sarebbero state edificate sul ponte molto tempo dopo); infine Santa Maria del Fiore, l’edificio più alto presente in tutto il gioco. Vi sono altre imprecisioni storiche (come l’assenza del Battistero di San Giovanni di epoca precedente agli anni in cui è ambientato il videogame) che tuttavia non inficiano la bellezza della città d’arte più famosa del Rinascimento.
La resa dei dettagli è altrettanto mirabile a Venezia. È possibile muoversi per le calli veneziane, attraverso i moli, le gondole e i principali luoghi d’interesse storico-artistico. Tra i più celebri meritano una nota le ricostruzioni della Basilica di San Marco, che è esplorabile sia all’interno, con le sue preziose decorazioni provenienti da diverse parti d’Oriente, che all’esterno, arrampicandosi persino sulle cupole. È presente un errore nella ricostruzione, che vede l’assenza dei quattro cavalli in bronzo sulla facciata principale della Basilica. Proprio accanto all’edificio religioso si trova il Palazzo Ducale, luogo esplorabile dall’interno in un’unica occasione nel gioco (ci si introduce grazie a una macchina di Leonardo da Vinci) e infine la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, con il suo alto campanile scalabile. Significativa infine la ricostruzione della tradizione del Carnevale di Venezia, attento focus sul folclore cittadino.
A Forlì è possibile attraversare la cittadina con le sue imponenti mura e andare a cavallo nei dintorni. A San Gimignano, tra le varie torri, è riconoscibile la Torre del Diavolo. Villa Auditore non si trova realmente all’interno del borgo di Monteriggioni (SI), sebbene il sindaco abbia dichiarato che una magione molto simile si trovi poco lontana dalle mura cittadine (quelle sì presenti nel gioco). La piazza e la chiesa di Santa Maria Assunta, che nella realtà si trovano subito all’entrata del borgo, nella finzione sono confinate a est.
Durante la missione finale è possibile percorrere alcune strade di Roma, città esplorabile in maniera più completa nel capitolo successivo della serie.
Il giocatore si muoverà in varie città italiane del gioco: partirà da Firenze per spostarsi a Monteriggioni, San Gimignano, Forlì e si recherà poi a Venezia per scoprire che, in Città del Vaticano, Rodrigo Borgia (il papa spagnolo) possiede il potentissimo Frutto dell’Eden. La rappresentazione delle location rende giustizia all’immenso patrimonio storico-artistico italiano; come per tutti i capitoli della serie, a un dettagliatissimo lavoro grafico fanno da contraltare alcune imprecisioni storiche, che tuttavia non inficiano il godimento dell’esperienza videoludica (vedi l’insediamento di Savonarola a Palazzo Pitti, senza nessun fondamento storico). A Firenze è possibile compiere le proprie missioni passando per Piazza della Signoria, luogo tristemente noto nel Rinascimento per essere stato deputato alle esecuzioni pubbliche. Si notano le varie particolarità di Santa Maria Novella e della piazza antistante; gli archi ribassati che sostengono uno dei centri della vita fiorentina del ‘400, il Ponte Vecchio (sebbene nel gioco compaiano costruzioni che sarebbero state edificate sul ponte molto tempo dopo); infine Santa Maria del Fiore, l’edificio più alto presente in tutto il gioco. Vi sono altre imprecisioni storiche (come l’assenza del Battistero di San Giovanni di epoca precedente agli anni in cui è ambientato il videogame) che tuttavia non inficiano la bellezza della città d’arte più famosa del Rinascimento.
La resa dei dettagli è altrettanto mirabile a Venezia. È possibile muoversi per le calli veneziane, attraverso i moli, le gondole e i principali luoghi d’interesse storico-artistico. Tra i più celebri meritano una nota le ricostruzioni della Basilica di San Marco, che è esplorabile sia all’interno, con le sue preziose decorazioni provenienti da diverse parti d’Oriente, che all’esterno, arrampicandosi persino sulle cupole. È presente un errore nella ricostruzione, che vede l’assenza dei quattro cavalli in bronzo sulla facciata principale della Basilica. Proprio accanto all’edificio religioso si trova il Palazzo Ducale, luogo esplorabile dall’interno in un’unica occasione nel gioco (ci si introduce grazie a una macchina di Leonardo da Vinci) e infine la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, con il suo alto campanile scalabile. Significativa infine la ricostruzione della tradizione del Carnevale di Venezia, attento focus sul folclore cittadino.
A Forlì è possibile attraversare la cittadina con le sue imponenti mura e andare a cavallo nei dintorni. A San Gimignano, tra le varie torri, è riconoscibile la Torre del Diavolo. Villa Auditore non si trova realmente all’interno del borgo di Monteriggioni (SI), sebbene il sindaco abbia dichiarato che una magione molto simile si trovi poco lontana dalle mura cittadine (quelle sì presenti nel gioco). La piazza e la chiesa di Santa Maria Assunta, che nella realtà si trovano subito all’entrata del borgo, nella finzione sono confinate a est.
Durante la missione finale è possibile percorrere alcune strade di Roma, città esplorabile in maniera più completa nel capitolo successivo della serie.
Il secondo capitolo della serie è ambientato durante il Rinascimento italiano. Il protagonista, Desmond Miles, vestirà i panni di Ezio Auditore, giovane di origini fiorentine che dovrà giocare la sua parte nell’eterno conflitto tra la setta degli Assassini e l’ordine dei Templari. Ezio incontrerà diversi personaggi storici che favoriranno la sua missione, tra cui Leonardo da Vinci e Machiavelli: particolarmente interessante il lavoro effettuato dagli sviluppatori per realizzare le famose macchine militari progettate dall’artista fiorentino (vedi il paracadute).