Alfonso fa lo scienziato: ogni giorno saluta la foto della madre, esce dalla propria abitazione al Cimitero di Ponticelli a Napoli e va a studiare le sue cellule. Fin quando non arriva la lettera di licenziamento e, su consiglio di un amico, decide di rivolgersi ad un politico locale per una raccomandazione. Questi lo aiuta in cambio di un favore: recarsi in Vico Lungo Pontecorvo e consegnare un pacco. Ma l’imprevisto è in agguato e, per un tragicomico equivoco, Alfonso è costretto a nascondersi tra una comunità di srilankesi, in un alloggio fatiscente sul tetto di un palazzo del quartiere Avvocata. Qui vive da poco Gayan, appena arrivato in Italia e che nello Sri Lanka era un famoso giocatore di cricket. In una scena lo vediamo allenarsi sul Pontile nord di Bagnoli.
Alfonso fa lo scienziato: ogni giorno saluta la foto della madre, esce dalla propria abitazione al Cimitero di Ponticelli a Napoli e va a studiare le sue cellule. Fin quando non arriva la lettera di licenziamento e, su consiglio di un amico, decide di rivolgersi ad un politico locale per una raccomandazione. Questi lo aiuta in cambio di un favore: recarsi in Vico Lungo Pontecorvo e consegnare un pacco. Ma l’imprevisto è in agguato e, per un tragicomico equivoco, Alfonso è costretto a nascondersi tra una comunità di srilankesi, in un alloggio fatiscente sul tetto di un palazzo del quartiere Avvocata. Qui vive da poco Gayan, appena arrivato in Italia e che nello Sri Lanka era un famoso giocatore di cricket. In una scena lo vediamo allenarsi sul Pontile nord di Bagnoli.
Acaba Produzioni, Istituto Luce Cinecittà
I destini di Alfonso, scienziato napoletano appena licenziato, e Gayan, ex campione di cricket srilankese appena arrivato a Napoli, si incrociano quando sono costretti a condividere un alloggio abusivo sul tetto di un palazzo nel quartiere srilankese nel quale Alfonso si è nascosto per sfuggire ad una banda di malavitosi.