Carmelo “Mimì” Mardocheo (Giancarlo Giannini) vive a Catania con la moglie Rosalia (Agostina Belli): qui è stato girato gran parte del film, anche alcune scene ambientate nelle zone più periferiche di Torino. Sono invece nel capoluogo piemontese il Mercato di Porta Palazzo in Piazza della Repubblica, dove Mimì conosce Fiore (Mariangela Melato) e inizia a corteggiarla; il Parco del Valentino in cui viene rifiutato la prima volta e passeggia sconsolato (in un fotogramma si nota l’Arco di Trionfo); piazza San Carlo, che i due attraversano finalmente innamorati.
Tornato a Catania per la sua presunta lealtà alla mafia, Mimì inizia una doppia vita, districandosi tra moglie e amante. Tuttavia quando, in una cava di Augusta (SR), gli amici gli comunicano il tradimento della moglie, Mimì non può restare indifferente e decide di vendicarsi compromettendo Amalia (Elena Fiore) moglie dell’uomo che ha ingravidato Rosalia. Il corteggiamento per le strade di Catania tocca via dei Crociferi e, quando finalmente Amalia cede, il loro primo appuntamento avviene nei pressi del Chiostro di Levante del Monastero dei Benedettini in piazza Dante. Dopo una corte serrata, Mimì riesce a sedurre la donna trascinandola in un capanno a Priolo Gargallo (SR) lungo l’istmo che collega la terra le saline all'isola di Thapsos.
Carmelo “Mimì” Mardocheo (Giancarlo Giannini) vive a Catania con la moglie Rosalia (Agostina Belli): qui è stato girato gran parte del film, anche alcune scene ambientate nelle zone più periferiche di Torino. Sono invece nel capoluogo piemontese il Mercato di Porta Palazzo in Piazza della Repubblica, dove Mimì conosce Fiore (Mariangela Melato) e inizia a corteggiarla; il Parco del Valentino in cui viene rifiutato la prima volta e passeggia sconsolato (in un fotogramma si nota l’Arco di Trionfo); piazza San Carlo, che i due attraversano finalmente innamorati.
Tornato a Catania per la sua presunta lealtà alla mafia, Mimì inizia una doppia vita, districandosi tra moglie e amante. Tuttavia quando, in una cava di Augusta (SR), gli amici gli comunicano il tradimento della moglie, Mimì non può restare indifferente e decide di vendicarsi compromettendo Amalia (Elena Fiore) moglie dell’uomo che ha ingravidato Rosalia. Il corteggiamento per le strade di Catania tocca via dei Crociferi e, quando finalmente Amalia cede, il loro primo appuntamento avviene nei pressi del Chiostro di Levante del Monastero dei Benedettini in piazza Dante. Dopo una corte serrata, Mimì riesce a sedurre la donna trascinandola in un capanno a Priolo Gargallo (SR) lungo l’istmo che collega la terra le saline all'isola di Thapsos.
Euro International Film
David di Donatello 1972: Migliore attore protagonista a Giancarlo Giannini – David speciale a Mariangela Melato / Nastro d'argento 1973: Migliore attore protagonista a Giancarlo Giannini – Migliore attrice protagonista a Mariangela Melato
Il catanese Mimì, sposato con Rosalia, perde il lavoro per non aver votato il candidato spalleggiato dalla mafia locale ed è costretto a emigrare a Torino dove inizia una relazione con la comunista Fiore.