Roma e una comunità di recupero ai piedi delle Dolomiti altoatesine: sono questi i due mondi antitetici che rappresentano simbolicamente il conflitto interiore del protagonista interpretato da Andrea Carpenzano, diviso tra Nic, un ragazzo pieno di talento e estremamente sensibile, e Lovely Boy, il suo alter ego cantante, dal carattere eccessivo e strafottente.
Le Dolomiti sono il luogo in cui Nic si rifugia per sfuggire al caos e al rumore della capitale. Inserendosi in una comunità di recupero ospitata allo Stammer, un polveroso albergo di montagna in disuso da più di 15 anni, il giovane tenta a fatica di ritrovarsi, condividendo quella grande solitudine che si porta dentro con altre persone che come lui sono cadute nel baratro della droga. Tra le location altoatesine del film, il paesino di Gudon, nei dintorni di Chiusa, in valle Isarco ad una trentina di chilometri da Bolzano, i dintorni della vecchia stazione di Merano, dove Nic vorrebbe prendere il treno per tornare a casa.
Roma ritorna impetuosa nei continui flashback in cui riaffora, scena dopo scena, la storia della veloce ascesa e altrettanto rapida caduta di Lovely Boy, tra gergo giovanile (“RIP Botta”), messaggi vocali, le storie social, i balletti su TikTok e soprattutto le musiche originali firmate da Paco Martinello, a comporre un genere musicale, che, come afferma lo stesso protagonista, non ha un nome e non è rap, perché al contrario del rap non ha contenuti.
In una vallata verde con vista sul cosiddetto “serpentone”, complesso abitativo del quartiere Corviale oggi simbolo di degrado nella periferia sud-ovest della capitale, si stanno svolgendo le riprese del videoclip che lancia verso il successo la XXG, band formata da Nic e dall’amico Borneo. Roma è anche il “cupolone” della Basilica di San Pietro, di fronte a Nic che passeggia mentre ascolta il vocale con cui la sua ragazza gli rivela di essere incinta.
Lo sguardo inespressivo e alterato dalle droghe di Nic lascia intravedere tutta la sua disperazione mentre passa in rassegna i fori imperiali, i mercati di Traiano, il Vittoriano e i palazzi di piazza Venezia. Il ragazzo entra persino in una chiesa, e si lascia inquietare dagli affreschi al suo interno, prima di raggiungere il ponte della Scienza, che collega il lungotevere Vittorio Gassman all'area del gazometro, e buttarsi di sotto tra gli sguardi attoniti dei passanti.
Roma e una comunità di recupero ai piedi delle Dolomiti altoatesine: sono questi i due mondi antitetici che rappresentano simbolicamente il conflitto interiore del protagonista interpretato da Andrea Carpenzano, diviso tra Nic, un ragazzo pieno di talento e estremamente sensibile, e Lovely Boy, il suo alter ego cantante, dal carattere eccessivo e strafottente.
Le Dolomiti sono il luogo in cui Nic si rifugia per sfuggire al caos e al rumore della capitale. Inserendosi in una comunità di recupero ospitata allo Stammer, un polveroso albergo di montagna in disuso da più di 15 anni, il giovane tenta a fatica di ritrovarsi, condividendo quella grande solitudine che si porta dentro con altre persone che come lui sono cadute nel baratro della droga. Tra le location altoatesine del film, il paesino di Gudon, nei dintorni di Chiusa, in valle Isarco ad una trentina di chilometri da Bolzano, i dintorni della vecchia stazione di Merano, dove Nic vorrebbe prendere il treno per tornare a casa.
Roma ritorna impetuosa nei continui flashback in cui riaffora, scena dopo scena, la storia della veloce ascesa e altrettanto rapida caduta di Lovely Boy, tra gergo giovanile (“RIP Botta”), messaggi vocali, le storie social, i balletti su TikTok e soprattutto le musiche originali firmate da Paco Martinello, a comporre un genere musicale, che, come afferma lo stesso protagonista, non ha un nome e non è rap, perché al contrario del rap non ha contenuti.
In una vallata verde con vista sul cosiddetto “serpentone”, complesso abitativo del quartiere Corviale oggi simbolo di degrado nella periferia sud-ovest della capitale, si stanno svolgendo le riprese del videoclip che lancia verso il successo la XXG, band formata da Nic e dall’amico Borneo. Roma è anche il “cupolone” della Basilica di San Pietro, di fronte a Nic che passeggia mentre ascolta il vocale con cui la sua ragazza gli rivela di essere incinta.
Lo sguardo inespressivo e alterato dalle droghe di Nic lascia intravedere tutta la sua disperazione mentre passa in rassegna i fori imperiali, i mercati di Traiano, il Vittoriano e i palazzi di piazza Venezia. Il ragazzo entra persino in una chiesa, e si lascia inquietare dagli affreschi al suo interno, prima di raggiungere il ponte della Scienza, che collega il lungotevere Vittorio Gassman all'area del gazometro, e buttarsi di sotto tra gli sguardi attoniti dei passanti.
Indigo Film, Vision Distribution, Sky Cinema
Nic, in arte Lovely Boy, è l'astro nascente della scena musicale romana. Tatuaggi in faccia, talento puro, completa strafottenza per il mondo, il giovane è proiettato verso una folgorante carriera ma rischia di essere risucchiato in una spirale di autodistruzione. Tenterà faticosamente di ritrovarsi in una comunità di recupero sulle Dolomiti.