Il film di Cristina Comencini tratto dal libro Il treno dei bambini di Viola Ardone riporta alla luce una storia dimenticata del secondo dopoguerra, quando decine di migliaia di bambini poverissimi di Napoli e altre città del centro-sud Italia venivano accolti da famiglie contadine emiliane. Quella raccontata è la storia di Amerigo (Christian Cervone), delle sue due madri e delle fratture insanabili che la guerra provoca negli individui.
Questa storia parte da Napoli, rappresentata da una delle sue aree più iconiche, piazza del Gesù, in pieno centro storico. Tra le location anche Salerno nella parte alta del suo nucleo più antico che è via Tasso: qui attraverso manifesti che ricordano la vittoria della Repubblica al referendum istituzionale, botteghe con insegne di antichi mestieri, baracche di legno e comparse in abiti d’epoca, la città ha fatto un salto nel tempo di quasi 80 anni, per ritrovarsi fiondata nel secondo dopoguerra. Riprese anche a Nocera Inferiore (SA) presso la storica ex caserma Tofano.
Il racconto tocca anche l’Emilia, dove le riprese si sono svolte tra la pianura reggiana, in particolare a Poviglio (RE), e quella parmense, tra San Girolamo di Guastalla e Roccabianca (PR).
I set hanno interessato per circa due settimane, tra novembre e dicembre del 2023, anche la Toscana. In particolare alcune scene sono state girate a Pistoia, dove troupe e cast hanno occupato il centro storico, l’edificio denominato “cattedrale”, dell’area ex Breda di via Pertini e il vicino deposito dei rotabili storici della Fondazione FS. Per due giorni il set si è spostato all’interno della palestra "Terzilio Bizzarri" in via Bindi al parco di Monteoliveto. Più a sud, è stata coinvolta la Val d’Orcia, nel comune di Montalcino dove si è girato presso l’antica linea ferroviaria tra le stazioni di San Giovanni d’Asso, Monte Amiata e Sant’Angelo Cinigiano.
Riprese anche a Torino, in piazza Castello e al teatro Regio.
Il film di Cristina Comencini tratto dal libro Il treno dei bambini di Viola Ardone riporta alla luce una storia dimenticata del secondo dopoguerra, quando decine di migliaia di bambini poverissimi di Napoli e altre città del centro-sud Italia venivano accolti da famiglie contadine emiliane. Quella raccontata è la storia di Amerigo (Christian Cervone), delle sue due madri e delle fratture insanabili che la guerra provoca negli individui.
Questa storia parte da Napoli, rappresentata da una delle sue aree più iconiche, piazza del Gesù, in pieno centro storico. Tra le location anche Salerno nella parte alta del suo nucleo più antico che è via Tasso: qui attraverso manifesti che ricordano la vittoria della Repubblica al referendum istituzionale, botteghe con insegne di antichi mestieri, baracche di legno e comparse in abiti d’epoca, la città ha fatto un salto nel tempo di quasi 80 anni, per ritrovarsi fiondata nel secondo dopoguerra. Riprese anche a Nocera Inferiore (SA) presso la storica ex caserma Tofano.
Il racconto tocca anche l’Emilia, dove le riprese si sono svolte tra la pianura reggiana, in particolare a Poviglio (RE), e quella parmense, tra San Girolamo di Guastalla e Roccabianca (PR).
I set hanno interessato per circa due settimane, tra novembre e dicembre del 2023, anche la Toscana. In particolare alcune scene sono state girate a Pistoia, dove troupe e cast hanno occupato il centro storico, l’edificio denominato “cattedrale”, dell’area ex Breda di via Pertini e il vicino deposito dei rotabili storici della Fondazione FS. Per due giorni il set si è spostato all’interno della palestra "Terzilio Bizzarri" in via Bindi al parco di Monteoliveto. Più a sud, è stata coinvolta la Val d’Orcia, nel comune di Montalcino dove si è girato presso l’antica linea ferroviaria tra le stazioni di San Giovanni d’Asso, Monte Amiata e Sant’Angelo Cinigiano.
Riprese anche a Torino, in piazza Castello e al teatro Regio.
1946. Amerigo ha otto anni e non si è mai allontanato da Napoli e da sua madre Antonietta. Il suo mondo, fatto di strada e povertà, però sta per cambiare. A bordo di uno dei “treni della felicità” passerà l’inverno al nord, dove una giovane donna, Derna, lo accoglierà e si prenderà cura di lui. Accanto a lei Amerigo acquista una consapevolezza che lo porta ad una scelta dolorosa che cambierà per sempre la sua vita. Gli serviranno molti anni per scoprire la verità: chi ti ama non ti trattiene, ma ti lascia andare. Un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due Madri.