Maria e Giorgio (Iazua Larios e Fabio Troiano) vivono in un quartiere dormitorio della periferia torinese. Lei è una giovane donna di origini messicane e cattolica praticante, baby-sitter per una coppia di industriali, Andreas e Laura Brandt (Bruno Todeschini e Ursina Lardi), nella cui fabbrica lavora come guardiano Giorgio, quarantenne inasprito da anni e anni di precarietà economica. Nonostante l’incompatibilità dei loro orari di lavoro, Maria e Giorgio sono una coppia unita, la spalla l’una dell’altro; apparentemente, la solidità del loro matrimonio non può esser minata nemmeno dall’impossibilità di diventare genitori a causa della sterilità di lui.
Nonostante questo, Maria rimane incinta ma decide di nasconderlo al marito nel tentativo di preservare la loro relazione. i silenzi e le reticenze che ne conseguono incrinano inevitabilmente il rapporto di coppia, finendo al contrario per allontanarli l’uno dall’altra. A peggiorare le cose l’imminente fallimento della fabbrica e il timore condiviso di perdere il posto di lavoro, che spingono entrambi a cercare un sostegno altrove: Maria nel conforto di padre Salvatore (Alessio Lapice), giovane sacerdote affascinato dal suo candore e dalla “miracolosa” gravidanza; Giorgio, dopo un’iniziale ostilità, nell’affetto di Arlette (Christina Rosamilia), sex worker transessuale che bazzica nei dintorni della fabbrica.
Il regista svizzero Luc Walpoth inscrive il suo Peripheric Love in un contesto sociale che Torino forse rappresenta meglio di altre città italiane, quello della classe operaia, dell'immigrazione, delle differenze di classe, e parla di paure e di desideri inespressi in un mondo in cui chi sta nel basso della scala sociale è forzatamente precario, instabile, cittadino a metà. Durante le sei settimane di riprese nel capoluogo piemontese e dintorni, si è girato, tra l’altro, presso il mercato di Porta Palazzo, la Chiesa di Santa Pelagia, la fabbrica OSLA di Pianezza e presso le case popolari di via Farini.
La troupe ha girato anche a Bogliasco, borgo ligure della città metropolitana di Genova, coinvolgendo la spiaggia sotto il locale Stella Maris, alcune vie e piazze e la stazione.
Maria e Giorgio (Iazua Larios e Fabio Troiano) vivono in un quartiere dormitorio della periferia torinese. Lei è una giovane donna di origini messicane e cattolica praticante, baby-sitter per una coppia di industriali, Andreas e Laura Brandt (Bruno Todeschini e Ursina Lardi), nella cui fabbrica lavora come guardiano Giorgio, quarantenne inasprito da anni e anni di precarietà economica. Nonostante l’incompatibilità dei loro orari di lavoro, Maria e Giorgio sono una coppia unita, la spalla l’una dell’altro; apparentemente, la solidità del loro matrimonio non può esser minata nemmeno dall’impossibilità di diventare genitori a causa della sterilità di lui.
Nonostante questo, Maria rimane incinta ma decide di nasconderlo al marito nel tentativo di preservare la loro relazione. i silenzi e le reticenze che ne conseguono incrinano inevitabilmente il rapporto di coppia, finendo al contrario per allontanarli l’uno dall’altra. A peggiorare le cose l’imminente fallimento della fabbrica e il timore condiviso di perdere il posto di lavoro, che spingono entrambi a cercare un sostegno altrove: Maria nel conforto di padre Salvatore (Alessio Lapice), giovane sacerdote affascinato dal suo candore e dalla “miracolosa” gravidanza; Giorgio, dopo un’iniziale ostilità, nell’affetto di Arlette (Christina Rosamilia), sex worker transessuale che bazzica nei dintorni della fabbrica.
Il regista svizzero Luc Walpoth inscrive il suo Peripheric Love in un contesto sociale che Torino forse rappresenta meglio di altre città italiane, quello della classe operaia, dell'immigrazione, delle differenze di classe, e parla di paure e di desideri inespressi in un mondo in cui chi sta nel basso della scala sociale è forzatamente precario, instabile, cittadino a metà. Durante le sei settimane di riprese nel capoluogo piemontese e dintorni, si è girato, tra l’altro, presso il mercato di Porta Palazzo, la Chiesa di Santa Pelagia, la fabbrica OSLA di Pianezza e presso le case popolari di via Farini.
La troupe ha girato anche a Bogliasco, borgo ligure della città metropolitana di Genova, coinvolgendo la spiaggia sotto il locale Stella Maris, alcune vie e piazze e la stazione.
Maria, immigrata di origini messicane, è incinta, benché Giorgio non potrebbe avere figli perché sterile. Decide allora di nascondere la gravidanza al marito per paura che dubiti della sua fedeltà. In preda a sospetto e nostalgia, finiscono entrambi per ricercare affetto altrove. Ma il mistero di un evento inspiegabile sarà l’occasione per esplorare le profondità dei loro sentimenti. Là dove solo la fiducia dell’uno nell’altra impedirà loro di perdersi.