Storia della bambina perduta, che chiude la tetralogia dell’Amica geniale tratta dai romanzi di Elena Ferrante, si svolge in un arco temporale che va dagli anni Ottanta fino al primo decennio degli anni Duemila. La serie HBO-Rai Fiction ha due nuovi volti per le due protagoniste: Alba Rohrwacher veste i panni di Elena e Irene Maiorino quelli di Lila, Fabrizio Gifuni è invece Nino Sarratore da adulto.
Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e “rinascite”. Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l’altro allo scontro con i potenti fratelli Solara). Attraverso le prove che la vita pone loro davanti, scopriranno in se stesse e nell’altra sempre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d’amicizia. Intanto, la storia d’Italia e del mondo si srotola sullo sfondo e anche con questa le due donne e la loro amicizia si dovranno confrontare.
Napoli resta il set principale, tra la collina di Posillipo, in via Petrarca dove un appartamento con vista sul golfo è l'appartamento di Elena, e luoghi ricorrenti del centro storico della città come piazza del Plebiscito e piazza Mercato, il lungomare Francesco Caracciolo, piazza Dante, largo San Marcellino, nel cuore dei Decumani, dove ha sede l’università Federico II.
Non può mancare il rione Luzzatti, che abbiamo inparato a conoscere nelle precedenti stagioni a proposito del quale scrive la regista: "Il rione, negli anni 80 diventa colorato. Eppure, la sensazione che si ha, guardandolo, è che sia sempre stato così. C’è molta naturalezza nella sua trasformazione e tutto si lega al passato. Con la macchina da presa ho unito quello che è il mio stile fluido di simbiosi costante con i personaggi, di una certa libertà di movimento e di ciak molto lunghi (che è come amo girare), a dei momenti di sospensione e di racconto minimalista per andare a sottolineare atmosfere diverse".
Riprese anche a Caserta, in un tratto di corso Trieste che comprende piazza Dante e le zone limitrofe alla Reggia, Torino e Firenze.
Storia della bambina perduta, che chiude la tetralogia dell’Amica geniale tratta dai romanzi di Elena Ferrante, si svolge in un arco temporale che va dagli anni Ottanta fino al primo decennio degli anni Duemila. La serie HBO-Rai Fiction ha due nuovi volti per le due protagoniste: Alba Rohrwacher veste i panni di Elena e Irene Maiorino quelli di Lila, Fabrizio Gifuni è invece Nino Sarratore da adulto.
Le due protagoniste Lina (o Lila) ed Elena (o Lenù) sono ormai adulte, con alle spalle delle vite piene di avvenimenti, scoperte, cadute e “rinascite”. Ambedue hanno lottato per uscire dal rione natale, una prigione di conformismo, violenze e legami difficili da spezzare. Elena è diventata una scrittrice affermata, ha lasciato Napoli, si è sposata e poi separata, ha avuto due figlie e ora torna a Napoli per inseguire un amore giovanile che si è di nuovo materializzato nella sua nuova vita. Lila è rimasta a Napoli, più invischiata nei rapporti familiari e camorristici, ma si è inventata una sorprendente carriera di imprenditrice informatica ed esercita più che mai il suo affascinante e carismatico ruolo di leader nascosta ma reale del rione (cosa che la porterà tra l’altro allo scontro con i potenti fratelli Solara). Attraverso le prove che la vita pone loro davanti, scopriranno in se stesse e nell’altra sempre nuovi aspetti delle loro personalità e del loro legame d’amicizia. Intanto, la storia d’Italia e del mondo si srotola sullo sfondo e anche con questa le due donne e la loro amicizia si dovranno confrontare.
Napoli resta il set principale, tra la collina di Posillipo, in via Petrarca dove un appartamento con vista sul golfo è l'appartamento di Elena, e luoghi ricorrenti del centro storico della città come piazza del Plebiscito e piazza Mercato, il lungomare Francesco Caracciolo, piazza Dante, largo San Marcellino, nel cuore dei Decumani, dove ha sede l’università Federico II.
Non può mancare il rione Luzzatti, che abbiamo inparato a conoscere nelle precedenti stagioni a proposito del quale scrive la regista: "Il rione, negli anni 80 diventa colorato. Eppure, la sensazione che si ha, guardandolo, è che sia sempre stato così. C’è molta naturalezza nella sua trasformazione e tutto si lega al passato. Con la macchina da presa ho unito quello che è il mio stile fluido di simbiosi costante con i personaggi, di una certa libertà di movimento e di ciak molto lunghi (che è come amo girare), a dei momenti di sospensione e di racconto minimalista per andare a sottolineare atmosfere diverse".
Riprese anche a Caserta, in un tratto di corso Trieste che comprende piazza Dante e le zone limitrofe alla Reggia, Torino e Firenze.
Fandango, The Apartment, Fremantle, Wildside, in collaborazione con Rai Fiction, HBO Entertainment
Le due amiche “geniali” Elena e Lila sono ormai adulte. Elena è una scrittrice affermata, si è sposata, ha avuto due figlie, si è separata ed è tornata a Napoli, attratta da un amore giovanile. Lila, invece, è rimasta ancorata alla sua città, immersa nei complessi legami familiari e nelle trame oscure della camorra, ma ha saputo reinventarsi come imprenditrice informatica.